venerdì 1 maggio 2015

IL LAGHETASCH DI BREBBIA

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Lo stagno del "Laghetàsc" è un'area umida estremamente rilevante, che si contraddistungue per la presenza di castagneti e querceti, cui si affiancano le conifere originarie delle paludi dell'America Settentrionale. In quest'area tranquilla vivono indisturbati il picchio rosso, l'allocco e lo scoiattolo. Bella zona per passeggiate a piedi e in mountain bike.

Il sentiero che circonda il Laghetàsc fa parte delle “Vie Verdi del Verbano”. Si può raggiungere, provenendo sia da Brebbia che da Ispra, percorrendo un sentiero attraverso boschi.

Si è formato a seguito delle depressioni che si sono formate tra un rilievo e l’altro, di origine glaciale.
Dal momento che il terreno è argilloso qui l’acqua non viene assorbita completamente e ristagna, dando luogo alla classica torbiera. In passato si sono trovati alcuni resti di palafitte come è successo anche a Mombello e sul Lago di Varese. Ma questa è una torbiera particolare perchè, oltre ai salici ed ai canneti, in mezzo all’acqua si ergono in tutta la loro altezza diversi esemplari di Taxodium Distichum, detti anche Cipressi Calvi delle Paludi o Tassodi. Per la loro maestosità e bellezza sono stati classificati come monumenti naturali dalla Provincia di Varese. Si tratta di una specie non endemica ma di origini americane, introdotta dal proprietario (l’area è ancora oggi privata ma ad accesso libero) tanti anni fa, che qui si è evidentemente trovata bene. Il tassodio è una conifera particolare perchè vive nell’acqua ed è caduca, dunque perde le foglie d’inverno, e da qui si capisce perché l’aggettivo “calvo” del nome. D’autunno si tinge di tutte le tonalità del rosso e del giallo prima di perdere la sua chioma. Il fusto massiccio è scanalato alla base ed assomiglia alla zampa di un elefante, la base del tronco forma strutture a contrafforte, gli pneumatofori, che permettono la circolazione dell’aria anche all’interno delle radici che sono sott’acqua, sono dunque i “polmoni” dell’albero. Il tronco conserva anche una certa somiglianza con quello del Tasso, di cui si conserva un esemplare monumentale al Parco di Villa Augusta a Varese. Si tratta di un albero che difficilmente si trova in Italia mentre invece è molto diffuso sulle sponde del Mississipi e del Missouri negli USA. In primavera sulle sponde del laghetto si sente il fragoroso gracidare delle rane che fa intuire l’esistenza di un variegato mondo sommerso, sotto le calme acque paludose.




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