martedì 26 maggio 2015

LA CHIESA DI SANTA RITA A LEGNANO



La chiesa di Santa Rita (o chiesa della Purificazione) si trova in corso Sempione, annesso all'istituto scolastico privato Barbara Melzi (già convento di suore Canossiane), in origine dedicato alla "Purificazione". In seguito è stato intitolato a Santa Rita.

La chiesa della Purificazione (oggi S. Rita) per tre secoli è stata utilizzata come Parrocchia.
Nel 1584 il cardinale Borromeo la confermò cappellania del rione Legnanello.
Quando il cardinale Sfrondati di Cremona,nel luglio del 1586, eseguì per conto di Papa Gregorio XIII un'inchiesta in seguito al trasferimento, avvenuto due anni prima, della Prepositura da Parabiago a Legnano, definì Legnanello "una contrada lunga solo un'archibugiata", come dire un tiro di schioppo, cioè circa trecento metri. È certo comunque che era uno dei due nuclei più antichi di Legnano fin dall'epoca romana ed è anche il rione che più di ogni altro ha conservato le sue tradizioni popolari e religiose, come la Festa della Purificazione o "della Candelora", solennizzata ogni anno il 2 febbraio.
A riprova delle origini antichissime di Legnanello sembra addirittura che questa festa abbia avuto inizio nell'anno 687, cioè da quando Papa Sergio I introdusse la cerimonia della benedizione e dell'offerta delle candele.
A sottolineare come fosse importante questo rione è prova anche una concentrazione di cinque tra chiese e cappelle in questi trecento metri rilevati dal Cardinale Sfrondati: S. Erasmo, il tempio annesso al monastero di Santa Caterina che si trovava all'inizio di via Lampugnani all'attuale angolo con via Diaz, la chiesa della Madonnina sorta nel 1643 su un precedente oratorio, e Santa Maria Annunciata (ubicata sul Sempione) tra palazzetto Corio e la via Lampugnani. La quinta è infine la chiesa di Santa Maria della Purificazione, certamente già esistente nel XVI secolo, sempre su corso Sempione, oggi all'angolo con via Barbara Melzi, chiesa oggi annessa al complesso monastico delle Canossiane.
Una bolla papale datata 15 dicembre 1541 attesta che Papa Paolo III concedeva ad Andrea Moroni i benefici già tenuti dal defunto Melchiorre Bossi, designandolo cioè rettore della "cappellania di Santa Maria della Purificazione in borgo di Legnano" (Archivio segreto del Vaticano - registro n° 1556, f. 204: 1540).
La chiesa a quell'epoca era già dedicata a Santa Maria della Purificazione, ma secondo Sutermeister ed altri studiosi, aveva avuto forse altra denominazione, quando in precedenza era solo una cappelletta di più modeste dimensioni. La bolla papale la indica dunque come cappellania di Santa Maria della Purificazione e dal 7 agosto 1584, per disposizione del cardinale Carlo Borromeo, fu elevata a sede di coadiutoria titolare, una funzione che durò fino al 13 agosto 1898, giorno in cui il cardinale Ferrari la eresse parrocchia autonoma, in attesa della costruzione della nuova chiesa del SS. Redentore di Legnanello, i cui lavori, iniziati nel 1901, furono condotti a termine l'anno successivo. La chiesa della Purificazione, in epoca più recente dedicata a Santa Rita, è di linee semplici ma aggraziate.
La facciata è caratterizzata da un bel portichetto a quattro colonne portanti ; completano il frontale del tempio una finestra centrale, che dà la luce alla navata interna, e due laterali rotonde, con decorazioni in stucco costituite da festoni floreali e di frutta, eseguite nel 1890 dai fratelli Daniele ed Elia Turri, quando la chiesa fu ristrutturata con rifacimento anche della facciata. Negli anni ottanta, in occasione di un nuovo restauro della chiesa, vennero tolte due statue che figuravano sulla sommità della facciata. L'interno della chiesa è ad unica navata. Nel presbiterio vi sono affreschi di G. Battista e Francesco Maria Lampugnani (sec. XVII), autori anche delle decorazioni della volta dell'abside; sulla parete laterale destra vi sono infine due dipinti di autore ignoto.
Un piccolo altare secondario, a destra entrando, è sormontato da un dipinto che ritrae Santa Rita, alla quale è stata dedicata recentemente la chiesa, la quale, oltre che in occasione della festa liturgica della santa, viene tenuta viva al culto dal gruppo di preghiera "Rinnovamento nello spirito", con riunioni settimanali.

La festa religiosa coincide con quella della contrada Legnarello. Sembra che la ricorrenza della Candelora fosse già festeggiata a Legnarello nel 687, quando la Chiesa cattolica istituì la festività. Fino al XIX secolo, la festa della Candelora era festeggiata sul sagrato della chiesa della Purificazione. Con la costruzione della chiesa del Santissimo Redentore, i festeggiamenti della solennità religiosa vennero trasferiti presso il nuovo edificio religioso.

Il 2 febbraio di ogni anno la Chiesa cattolica festeggia la Candelora conosciuta per la benedizione delle candele che sono il simbolo di Gesù Cristo "luce per illuminare le genti" e che vengono offerte all'altare dai fedeli. La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù, infatti si ricorda la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme, la quale era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. Una curiosità popolare legnanese vuole che, proprio davanti alla Chiesa della Purificazione o di Santa Rita a Legnano, nota per il dipinto cinquecentesco della "Purificazione" di Giovanni Francesco Lampugnani che in seguito all'erezione nel 1901 della Chiesa del S.S. Redentore fu spostata al suo interno, numerose spose dell'anno si confidassero reciprocamente dichiarando semplicemente: "Caru ti, se mi 'l savévu, mai pù sa maridévu" ovvero cara te, se l'avessi saputo, non mi sarei mai sposata. E' proprio davanti alla Chiesa di Santa Rita quindi, la Santa dei "casi impossibili", una delle più amate per la sua esistenza vissuta come sposa e madre, poi come vedova e monaca agostiniana, che si ricorda il detto legnanese "Caru mi, caru ti". Oggi la Candelora coincide anche con la Festa della Contrada di Legnarello molto sentita in città.



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