lunedì 15 giugno 2015

I TEATRI DI BRESCIA



Il CTB Teatro Stabile di Brescia è nato nel 1974 per iniziativa del Comune di Brescia e della Provincia di Brescia, cui si è affiancata nel 1991 la Regione Lombardia.
Il CTB Teatro Stabile di Brescia fa parte dei diciassette teatri stabili pubblici italiani ed ha una particolarità che condivide solo con un altro teatro stabile, quello di Catania, quella, in pratica, di agire in una regione nella quale esiste un altro stabile, che nel nostro caso è il Piccolo Teatro di Milano. È un'eccezione questa che chiarisce il bisogno di teatro della regione Lombardia. Nato da una compagnia che aveva raggiunto un livello di qualità nazionale, il CTB Teatro Stabile di Brescia si è dato uno statuto di Teatro Stabile Pubblico nel 1994 e da allora ha svolto continuativamente e con successo la sua attività a Brescia e in provincia.
L'anno di fondazione è il 1974 dall'attività della Compagnia della Loggetta e l'apporto creativo della regista Mina Mezzadri. Gli esordi del CTB sono affidati all'azione teatrale e di pensiero di Massimo Castri che è direttore del neonoato stabile fino al termine degli anni Ottanta. Le sue regie di Pirandello e Ibsen – prodotte dal CTB – sono tappe fondamentali nella storia del teatro di regia italiano della seconda metà del Novecento e forniscono al teatro bresciano l'occasione per costruire una propria identità a livello nazionale. Contestualmente alla presenza come direttore artistico, Massimo Castri chiama al CTB registi come Nanni Garella, e Cesare Lievi, fondatore col fratello Daniele, scenografo, del Teatro dell'Acqua di Gargnano. I fratelli Lievi mettono in scena per il CTB Torquato Tasso e Clavigo di Goethe, un'anticipazione della storia recente dello stabile bresciano. Il testimone a fine anni ottanta poi passa a Sandro Sequi che promuove un'eclettica apertura a diverse posizioni stilistiche. Sequi, regista raffinato e colto, caratterizzato da uno stile neobarocco e di respiro europeo, chiama a collaborare con lo stabile registi come Roman Viktiuk che realizza lo sconcertante l'intenso Play Strindberg di Friedrich Dürrenmatt, José Caldas, Cherif, Federico Tiezzi, Nanni Garella, Mina Mezzadri. La direzione artistica di Sequi propone cicli dedicati al teatro russo, al teatro francese e al teatro inglese con scambi internazionali che anticipano la necessità di un'apertura dello stabile ai fermenti europei.
Con la stagione 1996/1997 Cesare Lievi assume la direzione artistica del CTB e si pone in una posizione di continuità nei confronti della storia dello stabile ma anche con la consapevolezza che agire in uno scenario di rinnovamento dei testi e della drammaturgia di matrice europea sia necessario per restituire al teatro il suo ruolo etico.
Dal 2 luglio 2010 la direzione del CTB Teatro Stabile di Brescia è affidata ad Angelo Pastore, già consulente del CTB dal 2000, si è occupato di programmazione teatrale a partire dagli anni Ottanta, iniziando la sua carriera allo stabile di Torino e successivamente al Franco Parenti di Milano mentre dal 2009 ha assunto l'incarico di direttore del teatro Quirino di Roma pur mantenendo la sua collaborazione con il teatro bresciano. Consulente artistico dalla stessa stagione, Franco Branciaroli, attore e regista poliedrico conosciuto e applaudito dal pubblico bresciano nelle passate stagioni di prosa.
Il CTB Teatro Stabile produce, ogni stagione, spettacoli che vengono rappresentati in sede - nella sala del teatro Sociale e nella più piccola del teatro Santa Chiara – per poi essere venduti e inseriti nei circuiti di programmazione nazionale e talvolta anche internazionale grazie al livello culturale e artistico ormai generalmente riconosciutogli. Nella programmazione però non manca la realtà locale, le sue tradizioni, la sua lingua e i suoi artisti, curando la messa in scena d'importanti testi di autori dialettali contemporanei. Accanto all'attività produttiva il CTB - Teatro Stabile di Brescia, organizza, all'interno di tre diverse rassegne, l'ospitalità di spettacoli di vario genere: teatro classico, teatro contemporaneo. Si dedica, inoltre, ad attività culturali ormai fortemente radicate nella città quale le letture di poesie, conferenze, incontri e dibattiti svolti nel foyer del Teatro.

La chiesa di Santa Chiara è una ex chiesa, oggi adibita a teatro, ha fatto parte di un complesso monasteriale, di origine medievale, dedicato a Santa Chiara.
All'interno della chiesa settecentesca, sono tuttora conservati affreschi datati al 1739 di Giovan Francesco Gaggini, tra cui spiccano Santa Chiara in Gloria, Speranza e San Francesco d'Assisi in adorazione della Santissima Trinità e Santi, dipinto nel medaglione verso l'ingresso.
Distrutta nel 1856, venne ricostruita in epoca moderna e adibita a teatro.
Il Teatro Santa Chiara oggi si compone di una piccola sala disposta su un unico piano da circa 150 posti a sedere. Fa parte del CTB Teatro Stabile di Brescia. Nel 1963 il Comune destinò il Santa Chiara come sede teatrale alla Compagnia della Loggetta diventata poi nel 1974 Centro Teatrale Bresciano e successivamente in Associazione CTB Teatro Stabile di Brescia.
L'inaugurazione del teatro Santa Chiara avvenne nell'estate del 1963 con I giganti della montagna di Pirandello, per la regia di Mina Mezzadri. Da allora il teatro è divenuto un punto di riferimento culturale importante per la città. La sala ha ospitato molti spettacoli prodotti dal CTB e firmati da registi, dalla Mina Mezzadri a Massimo Castri, da Nanni Garella a Federico Tiezzi, da Sandro Sequi a Cesare Lievi.

Il teatro Sociale, secondo per grandezza e capienza al teatro Grande fu fondato nel 1851 come teatro Guillaume ed è stato ricostruito due volte e la struttura attuale, in pieno stile liberty, risale al 1905. A lungo abbandonato nella seconda metà del Novecento, è stato recuperato alla fine del secolo e riaperto al pubblico nel 2000.
Nel 1817 Francesco Luigi Guillaume, sciolta la compagnia di spettacoli equestri itinerante che aveva costituito in gioventù in Francia, si stabilisce a Brescia. Undici anni dopo il suo arrivo in città, in società con il figlio Luigi, decide però di riprendere l'attività e, a questo scopo, richiede in affitto parte del soppresso convento di San Barnaba per l'estate del 1828. All'interno del chiostro maggiore, Guillaume costruisce un anfiteatro in legno dove poter rappresentare esercizi equestri e spettacoli di giocolieri: fondando il primo teatro brillante, borghese e popolare di Brescia, Francesco e suo figlio conquistano incredibilmente una larghissima fama. L'impianto in San Barnaba viene mantenuto fino al 1832.
Nel 1851, ceduta la compagnia, il figlio Luigi edifica, sotto la direzione dell'ingegnere Antonio Taeri, un primo teatro a tutti gli effetti a nord di via Moretto, nell'ortaglia del demolito convento degli Umiliati, cui faceva capo la chiesa di Santa Maria Maddalena, anch'essa atterrata quasi completamente. Il terreno era dell'Ospedale di San Luca, che ne deteneva la proprietà almeno dal 1847. Su questo primo teatro, completamente in legno, le notizie sono molto scarse: aveva sicuramente due ordini, dei camerini e una terrazza. Alcune modifiche vengono apportate nel 1862 dall'ingegnere Domenico Buizza.
Questa prima costruzione viene demolita nel 1873 e sostituita da un più ampio e dignitoso teatro progettato dal palermitano Luigi Valere, cognato del Guillaume. L'immagine della costruzione ci è tramandata dalla carta intestata della società teatrale che lo gestiva: si trattava di un teatro in legno e muratura, con quattro ordini di palchi più il loggione. Al suo interno si svolgevano opere, commedie, spettacoli equestri, vaudevilles, varietà e concerti, nello spirito di politeama che ha sempre contraddistinto questa sala. Nel 1884 vengono effettuati dei miglioramenti al foyer e alle scale e viene aperto un nuovo ingresso.
L'attività del teatro prosegue con alterne fortune fino al 1905, quando viene chiuso per motivi di sicurezza a causa della precaria staticità della struttura. Approfittando della chiusura, l'edificio viene acquistato dal conte Antonio Valotti che fonda una società per la sua ricostruzione. Su progetto dell'ingegnere Arnaldo Trebeschi, la vecchia sala viene demolita per erigere il teatro che ancora oggi si conserva. La nuova struttura in cemento armato, mostrata nella sua essenzialità, viene abbinata a decorazioni liberty. Il nuovo teatro, denominato Sociale, trae comunque l'eredità dalla precedente gestione, non potendo smentire il carattere originario del Guillaume e, quindi, costituendo a lungo in Italia sinonimo di teatro popolare "leggero", molto ricettivo nei confronti delle novità e dei gusti del pubblico medio, che al suo interno non doveva vergognarsi dei propri abiti non ricchi.
Nel 1954 viene bandito un concorso per la ristrutturazione del teatro, ma i lavori effettivi vengono avviati solamente alla fine del secolo, dopo più di vent'anni di abbandono e degrado. Il progetto di ristrutturazione viene affidato all'ingegnere Roberto Berlucchi, affiancato da Enrico Job e Cesare Lievi: al primo vengono affidati la decorazione liberty e l'arredo originale del teatro, che vengono integrati disegnando nuovi apparati come le appliques e il grande lampadario, interamente realizzato in ferro battuto lavorato a mano dal fabbro Sergio Bara, mentre al secondo l'organizzazione degli apparati di palcoscenico. Il teatro Sociale è stato riaperto al pubblico il 24 gennaio 2000 e da allora funziona regolarmente, presentando soprattutto stagioni di prosa e concerti di musica leggera o da camera.
La gestione del Teatro Sociale (e del Teatro Santa Chiara) è affidata al Teatro Stabile di Brescia, nato nel 1974 per iniziativa del Comune di Brescia e della Provincia di Brescia, cui si sarebbe affiancata nel 1991 la Regione Lombardia.

Il teatro Pala Banco è il principale teatro di Brescia per capienza con 1800 posti a sedere. Il primo Teatro Tenda nel 1981 era situato a nord della città, presso il campo fiera di via Oberdan e spostato nel 1983 a sud del quartiere di Brescia Due sul terreno dell'ex colonia estiva per bambini rachitici di Villa Paradiso, proprietà del Comune di Brescia. Il teatro fu riedificato nella forma attuale nel 2003.
Il nome "Pala Banco di Brescia" deriva dall'accordo di promozione dell'aprile 2013 con il Banco di Brescia. Le precedenti denominazioni erano "Teatro Tenda" e "Palatenda" fino al 2003 e "PalaBrescia" fino al 2013, nel 2011 e 2012 è stato anche denominato "Teatro di Brescia".
Il teatro ha ospitato oltre trenta stagioni spettacolari e di concerti dalla sua nascita nel 1981 ad oggi, nonché convegni, feste e manifestazioni religiose. Tra le prime attività della struttura citiamo la tappa della tournée di Fabrizio De André il 10 settembre 1981 e la prima tappa "fuori Roma" del popolare musical Forza venite gente nel 1982. Dal 2012 presso il Pala Banco di Brescia sono attivi corsi invernali di pattinaggio nella struttura stagionale del PalaGhiaccio di Brescia. Matel SpA gestisce, inoltre, la pista di pattinaggio natalizia che anima il centro storico della città (2012 Piazza Paolo VI, 2013 Piazza Rovetta, 2014 Piazza Vittoria). Dal 2014, a fianco della stagione teatrale e concertistica, è divenuta predominante l'attività di spazio per eventi, sfilate di moda, fiere e attività espositive.

Dal 2015 la struttura del PalaGhiaccio (1200mq) è divenuta permanente, d'inverno protegge la pista di pattinaggio su ghiaccio e in estate accoglie feste cittadine e eventi ludici. La tensostruttura si affianca a quella del Teatro e all'edificio del ristorante, inserita nel Parco della Ziziola.




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