martedì 17 novembre 2015

SUARDI

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Suardi è un comune situato nella Lomellina meridionale, nella pianura alluvionale presso la riva sinistra del Po.

Fino al 1863 (R.D. 15 marzo 1863, n.1211) il comune di Suardi si chiamò Borgofranco; ancora nel XVIII secolo era un grosso centro, costruito nel medioevo in base a un piano prestabilito: un grande rettangolo, con strade ortogonali, cinto da un fossato, di dimensioni quasi cittadine. Questo centro andò distrutto attorno al 1800 da una rotta del Po; il paese fu ricostruito, con pianta non ordinata, attorno all'antico monastero di Santa Maria delle Grazie, non lontano dalla frazione Santa Maria di Suardi (dal nome di una famiglia bergamasca proprietaria nel luogo), da cui il comune trasse il nuovo nome.

Borgofranco sorse come avamposto di Bassignana a nord del Po: era detto infatti anche Borgo di Bassignana; quest'ultima infatti, pur posta a sud del Po, apparteneva politicamente alla Lomellina (fino al 1713). Di Bassignana seguì prevalentemente le sorti. Nel 1436 fu infeudato a Inigo D'Avalos, ma nel 1456 fu concesso ad Andreotto Del Maino, di Pavia, restando ai suoi discendenti fino alla fine del feudalesimo (1797). Nel 1806 a Borgofranco furono temporaneamente uniti i soppressi comuni di San Martino La Mandria e Abbazia di Acqualunga, che poi furono invece aggregati rispettivamente a Gambarana e a Frascarolo.
E' prevalentemente un centro agricolo che vive di pioppicoltuura, coltivazione di cereali e riso.

La Chiesa Parrocchiale di S.Bartolomeo, al cui interno si può vedere l'Altare maggiore in marmo con tempietto della Parrocchiale di Borgofranco, l'Altare della Madonna delle Grazie con tavola della Madonna, bel lavoro in legno di stile classico del '500, il quadro di S.Anna proveniente dalla Chiesa di S.Maria di Zuardis.

Nei pressi di Suardi, in località Bric di San Martino, sono presenti interessanti rovine si strutture fortificate risalenti, con tutta probabilità, al periodo romano o tardo medioevale.

I ruderi si trovano vicino all'argine, in una zona densamente ricoperta di vegetazione.

Lungo i margini di tale area corrono, parzialmente sotterrati, i resti di una grossa muratura, composta da ciotoli di fiume frammisti a resti di tegole e mattoni romani.

Nei pressi di una delle estremità del recinto, che misura circa 20 metri di diametro, si conserva la base di una torre a pianta irregolare che si eleva, in alcuni suoi lati, di 2,50 metri dal piano di campagna, mentre lo spessore dei muri è di circa 1,60 metri.


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