martedì 9 febbraio 2016

SANT'APOLLONIA




“Per Sant’Apollonia il caldo e il freddo bisticciano”. Per cui per la giornata il proverbio ci fornisce un’immagine divertente dove il caldo ed il freddo, quasi personificati, pare s’azzuffino per stabilire chi dei due si debba imporre. Ciò nonostante non capiamo ancora se Sant’Apollonia porterà l’inizio della bella stagione: per il momento il caldo ed il freddo si contendono il primato e di fatto, in questi giorni, pare proprio essere così… .

Apollonia (Alessandria d'Egitto, 249 circa) è stata una martire cristiana, venerata dalla Chiesa cattolica come santa.

La tradizione vuole che le furono cavati i denti di bocca e per questo viene considerata patrona dei dentisti, igienisti dentali e odontotecnici. La memoria liturgica viene festeggiata il 9 febbraio.
La storia del martirio di Apollonia ci è giunta tramite il racconto da Eusebio di Cesarea (265-340), il quale riporta un brano della lettera del vescovo Dionigi di Alessandria († 265), indirizzata a Fabio di Antiochia, in cui si narrano gli avvenimenti dei quali era stato testimone. Tra il 248 ed il 249 in Alessandria d'Egitto scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani, eccitata da un indovino pagano. Apollonia, un'anziana donna cristiana non sposata che aveva aiutato i cristiani e fatto opera di apostolato, venne catturata tra gli altri e venne percossa al punto di farle cadere i denti. Secondo la tradizione popolare le furono divelti i denti con le tenaglie. Venne poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un'astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da sé tra le fiamme, dove morì, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione, temendo che le venisse violata la castità con lo stupro o che ulteriori torture prima del rogo le avrebbero fatto vacillare la fede. Il corpo della martire, secondo alcuni racconti, sarebbe stato ridotto in cenere. Alcune fonti dicono che morì durante il regno di Filippo l'Arabo, il presunto imperatore cristiano: se ciò è vero, Apollonia morì non dopo la primavera del 249.



Una Passio latina, invece, trasferisce questo martirio in Roma, durante il governo dell'imperatore Giuliano: ciò lo posticipa almeno al 331, ben ottantadue anni dopo.

Papa Pio VI, volendo mettere ordine nel culto delle reliquie, fece raccogliere in tutta Italia presunti denti di santa Apollonia, riempiendo uno scrigno di tre chili di peso buttato successivamente nel Tevere.

La sua festa si celebra sin dall'antichità il 9 febbraio.

A causa della tradizione secondo la quale le furono estirpati i denti, santa Apollonia è raffigurata nell'iconografia come una giovane vergine che tiene in mano una tenaglia che stringe un dente.

È stata tale la devozione per la santa martire Apollonia, protettrice dei denti e delle relative malattie, che dal Medioevo in poi si moltiplicarono i suoi denti-reliquie miracolosi, venerati dai fedeli e custoditi nelle chiese e oratori sacri dell’Occidente; al punto che papa Pio VI (1775-1799), che era molto rigido su queste forme di culto, fece raccogliere tutti quei denti che si veneravano in Italia, raccolti in un bauletto e pesanti circa tre kg e li fece buttare nel Tevere.


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