lunedì 27 aprile 2015

ARNETTA

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L’Arno, il cui ramo più noto è comunemente chiamato “Arnetta”, è tecnicamente denominato “torrente” proprio perché non ha un regime continuo, talvolta va in secca, ma nei boschi del varesotto costituisce comunque un “unicum”: ha una sua valle, ricca di ricordi e di storia del passato.

L'Arno (detto anche comunemente Arnetta) è un torrente che scorre in Lombardia, attraversando le province di Varese e di Milano, appartenente al bacino del Ticino.

L'Arno nasce presso la frazione Torre San Quirico di Varese, quasi al confine con Gazzada Schianno, e scorre in direzione nord-sud parallelo all'Autostrada A8. Nei suoi primi chilometri di corso l'Arno riceve il torrente Scironna (chiamato anche Scirona), alimentato dal Rubiaga, e il Riale della Trenca, alimentato dal Chiosetto. Successivamente il torrente bagna Albizzate, dove riceve le acque del Fosso Tenore, il suo secondo maggior tributario, che nasce nella zona di Sumirago.
L'Arno attraversa poi Solbiate Arno, Oggiona con Santo Stefano, dove riceve il Riale di Oggiona-Carnago, Cavaria con Premezzo, dove sono presenti alcune vasche di laminazione delle acque per evitare allagamenti a Cassano Magnago e Gallarate. Qui il torrente riceve il suo maggior tributario, il Sorgiorile, che nasce a Besnate nella zona dei fontanili, dalla confluenza di due rogge; una volta formatosi, il Sorgiorile bagna Besnate e la zona nord di Gallarate, passando a valle Crenna.
L'Arno prosegue bagnando Cardano al Campo, Samarate, Ferno e Lonate Pozzolo. A Lonate Pozzolo, nella frazione di Sant'Antonino Ticino, l'Arno costeggia il depuratore Sant'Antonino, uno dei maggiori della Lombardia, che purifica le acque dei comuni del Consorzio Arno Rile Tenore, comprendente anche Gallarate e Busto Arsizio ed il bacino del torrente Tenore con l'affluente Rile. Successivamente, incanalato, scorre fino a raggiungere le vasche di laminazione delle acque tra Castano Primo, Nosate e Lonate Pozzolo.

Il torrente Arno purtroppo se ai tempi era pescoso e addirittura ci si poteva fare il bagno ora anche con gli scarichi di molte ditte che si trovano lungo il suo percorso (una su tutte la Vibram, industria che produce suole di gomma per le scarpe e posta ad Albizzate) ma anche per i tanti rifiuti che purtroppo vi vengono gettati è diventato molto inquinato, sporco e puzzolente tanto che ormai anzichè i pesci non è difficile trovare grosse pantegante. Qualche depuratore è stato messo ma a nulla serve. Forse bisognerebbe anche sensibilizzare la gente innanzitutto a gettare i rifiuti dove vanno gettati e non nei fiumi e nei boschi. Riguardo agli scarichi delle industrie anche qui ci vorrebbe un controllo più mirato de vari enti e amministrazioni che si trovano sul territorio. Oltre a questi problemi il torrente, in particolare in questo ultimo anno 2014 è straripato più volte creando disagi lungo l'Autostrada A8 dei Laghi Milano - Varese e lungo la Statale che collega Gallarate a Varese all'altezza della rotonda di Castronno che porta in autostrada. Anche qui servirebbe una bella pulizia e una costruzione di argini più alti onde evitare altri problemi.

Fino al 2000 le acque del torrente spagliavano nelle campagne tra Castano Primo, Nosate, Vanzaghello e Lonate Pozzolo, creando una grave situazione di degrado ambientale. Tuttavia, negli ultimi anni, sono state create, al confine tra Lonate Pozzolo, Nosate e Castano Primo, le vasche di laminazione e spagliamento controllato delle acque, che si estendono su 28 ettari. Esse evitano lo spagliamento delle acque, evitando così gravi problemi ambientali al territorio di Castano Primo.

Purtroppo, a causa di alcuni malfunzionamenti, e all'inadeguatezza dell'impianto, il tratto che scorre sino al Ticino (unito al Marinone, canale scolmatore del sistema idrico Naviglio Grande-Canale Industriale) è costantemente utilizzato; ciò ha creato numerose proteste da parte degli ambientalisti, poiché l'acqua dell'Arno è assai più inquinata rispetto a quella del Ticino, rischiando così l'inquinamento del fiume azzurro.

A Gallarate l'Arno risulta molto inquinato e la presenza di topi e di rifiuti all'interno dell'alveo è elevatissima; nel gennaio 2013 l'Arnetta si è colorata di grigio presso Gallarate a causa di uno scarico abusivo.



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