mercoledì 29 aprile 2015

IL PRESEPE SOMMERSO

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Ogni anno per Natale, a Laveno Mombello viene posato nelle acque del Lago Maggiore il cosiddetto “presepe sommerso”, posizionato nell’area antistante la piazza Caduti del Lavoro, in pieno centro città.

Il "Presepe Sommerso di Laveno Mombello", prese avvio storicamente nel Natale del 1975, quando un gruppo di amici, con lo scomparso cav.Davide Sironi, che vestito da zampognaro suonava la piva, si ritrovarono alla vigilia della notte di Natale a Punta Granelli, una zona a lago posta appena fuori dal Comune di Laveno, in Castelveccana (La denominazione deriva dalla tragedia del lago, che vide nel 1930 un motoscafo Riva andare in fiamme e sparire nelle profondità con due giovani vittime a bordo i cugini Granelli, le cui salme non sono mai più state ritrovate ). Il luogo venne poi scelto da alcuni sommozzatori (in prevalenza svizzeri della Lugano sub) che frequentavano quelle rive e quelle profondità lacustri, quale palestra subacquea per il loro sport preferito. L'idea del Cristo degli Abissi, venne al veterano dei sub ticinesi, il lavenese Ovidio Garolla, di Mombello che coinvolse, oltre al Sironi i fratelli Rossi, il Brunelli, il pluri presidente della Pro Loco, il cav. Giuseppe Marchesotti. La zona, durante le cerimonie augurali natalizie, era rischiarata dalle luci alimentate dalle batterie d'auto messe a disposizione da Antonio Rossi (più avanti arrivarono i gruppi elettrogeni). Qui a punta Granelli in un'atmosfera suggestiva e con il suono della zampogna giungeva il parroco di Laveno che impartiva la benedizione alla piccola statua, circa 80 centimetri, del "Cristo degli Abissi" che nel Natale del 1975, venne posata per la prima volta, collocandola a qualche metro di profondità, in una grotta naturale nella roccia. Dopo la benedizione del parroco, che avveniva poco prima della messa di mezzanotte, ci si ritrovava sulla terrazza sovrastante, nei pressi della lapide che ricorda i cugini Granelli, per scambiarsi gli auguri di un Buon Natale e mangiare in compagnia una fetta di panettone accompagnato da spumante. Una cerimonia semplice questa che si è poi ripresa per diversi anni, ma che rimaneva aperta solo a pochi intimi. Per il gruppo di amici, caldeggiati dallo stesso Giuseppe Marchesotti e da Ovidio Garolla, decise di estendere la partecipazione ad altre persone. Venne di conseguenza fondata un'associazione campeggista dalla Pro Loco di Laveno e presieduta da Antonio Rossi, per realizzare un Presepe Sommerso da collocare nel golfo lavenese, ad una profondità da renderlo visibile a tutti, per questo si scelse l'area antistante la piazza Caduti del Lavoro, nel centro storico di Laveno, dove la presenza verso riva di alcuni massi permetteva di vincolare le piattaforme. Il primo Presepe Subacqueo venne inaugurato e calato nelle acque del golfo lavenese nel periodo natalizio del 1979 ed era composto di sole tre statue, quelle che ancora oggi rappresentano la Sacra Famiglia, seguì la benedizione del parroco. Fu subito successo e alle prime statue offerte da soci e Pro Loco, si unirono ben presto altre offerte dalla gente a da alcuni sponsor. Arrivarono così i Magi con un cammello, i pastori con gli agnelli sulle spalle, le massaie con i polli e i cesti, il viandante che scruta l'orizzonte, gli angeli e gli animali domestici. Da allora, anno dopo anno, la cerimonia si ripete con grande successo. Attualmente, il Presepe Sommerso lavenese è composto da 42 statue a grandezza quasi naturale, collocate su cinque piattaforme in metallo le cui dimensioni totali sono di 15 x 3,5 m. con un peso complessivo di circa 18 tonnellate. Le statue sono scolpite in pietra bianca di Vicenza, ad opera dello scultore Tancredi di Brendale, lo stesso che realizzò la statua di San Francesco.
Il San Francesco che custodisce dalla riva il presepe merita un ricordo speciale perchè segna un evento storico: fu collocato nel 1984 in occasione del 15° Congresso Nazionale dei Presepisti, circa 300 rappresentanti di varie associazioni di presepisti provenienti da tutta Italia, che in quell’anno si tenne proprio a Laveno. Il monumento è unico al mondo, rappresenta San Francesco d’Assisi in grandezza naturale nell’atto di posare Gesù Bambino nella mangiatoia ed è il primo ed unico monumento di San Francesco d’Assisi dichiarato ufficialmente con la dovuta autorizzazione ecclesiastica patrono degli amici del Presepio di tutte le latitudini innalzato dalla sezione di Laveno di fronte al lago. L’opera venne benedetta dal Vescovo Mons. Antonio Bossi e dal prevosto di Laveno Don Giordano Ronchi mentre Madrina della cerimonia era Alma Pizzi allora assessore alla cultura.

Il blocco scultoreo che resta sempre visibile, nell'arco dell'anno, sulla piazza Caduti del Lavoro e che ricorda il 15° Congresso Nazionale dei Presepisti, che si svolse a Villa Frua a Laveno nel 1984. Di notte le statue del Presepio Sommerso, vengono illuminate da 24 potenti fari subacquei che le rendono visibili dalla terrazza prospiciente il lago. Poi al Presepe sommerso si è aggiunto un albero decorato e illuminato, che ancorato sul fondo del lago, tramite un cavo d'acciaio a circa 20 m. viene comandando da un argano a motore, che a intervalli fa riemergere e comparire nelle profondità del lago suggestivamente l'albero illuminato. Infine vi è stata l'aggiunta anche di una fontana galleggiante illuminata. La prima settimana di dicembre, con l'impiego delle potenti autogrù della ditta Ossola di Gavirate, avviene la posa delle piattaforme nel lago, con la collaborazione dei sommozzatori. Le piattaforme vengono così vincolate sul fondale e circondate da rami di alloro a corona, che hanno il compito di attutire il moto ondoso creato dai traghetti che vanno e vengono, collegando Laveno a Intra. La sera della vigilia di Natale alle ore 22, sul lungolago, si danno appuntamento gruppi di subacquei e molti fedeli, per assistere alla cerimonia della posa della statua del Gesù Bambino, che viene portata in processione con le fiaccole dalla Chiesa Parrocchiale dei SS Filippo e Giacomo, in genere dalle due ultime coppie di sposi dell'anno e personaggi lavenesi. In piazza Caduti del Lavoro la statua di Gesù Bambino viene affidata, dopo la benedizione del parroco, alle decine di sommozzatori che con le fiaccole accese la scortano sino alla greppia posta nel presepio sommerso, dove viene deposta. Quindi con le stesse fiaccole accendono il grande falò galleggiante.  La cerimonia continua con l'albero natalizio che emerge dal lago illuminato, con la stella cometa e la scritta di augurio di "Buona Natale" per tutti . Per i presenti vi è quindi lo scambio degli auguri e non manca del caldo vin brulè, distribuito nellle tradizionali brocchette in ceramica che restano a ricordo della manifestazione natalizia. E' consuetudine che i visitatori gettino una monetina in acqua come gesto propiziatorio o più semplicemente come apprezzamento all'iniziativa. I soldi che vengono raccolti servono per le spese della manifestazione.  Nella stessa località i sommozzatori, capitanati da Garolla, hanno eretto una cappella a memoria di tutti gli scomparsi del Verbano, molti dei quali riposano ancora nelle profondità del Verbano, senza una degna sepoltura.



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