martedì 21 aprile 2015

LA FAMIGLIA BESOZZI

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E' fra le più nobili ed antiche famiglie milanesi, compresa come è nella matricola di Ottone Visconti, dalla quale si dovevano togliere gli ordini della Metropolitana. La tradizione assegna a questa casata il beato Alberto, fondatore dell'ordine monastico di S. Ambrogio ad Nemus, vissuto nella seconda metà del XII secolo.

Di probabile origine longobarda come fara indipendente, la famiglia dei da Besozzo, de Besutio nei documenti più antichi, fu di fatto padrona della sponda orientale del Lago Maggiore, della Valcuvia, di parte della Valtravaglia, del Gambarogno, del Locarnese e dell’alta valle del Ticino rappresentando per secoli un centro di potere politico. Durante il XII secolo, si divise in più rami. Nel 1164 a Locarno, come Capitanei, fu riconosciuta loro da Federico I una patente di nobiltà. Tale ramo si suddivise a sua volta negli Orelli, che furono i più importanti, i Rastelli, i Rusconi, i Magoria, i Gnosca, i Della Rocca, i Muralto e i Duni. Altri suoi esponenti si stabilirono nel Sottoceneri a Casoro, frazione di Barbengo, prendendo il nome di de Casulis, come pure di Capitanei de Premona (antico nome del comune di Barbengo).

La famiglia possedeva beni allodiali e feudi vescovili in Malcantone, in tutta la val Scairolo e a Barbengo, Agra, Poporino (frazione di Gentilino), Carabbia, Calprino, Morcote e Riva San Vitale. Ebbero molto probabilmente in possesso il castello di Barbengo e quello di Cuasso. Sebbene privi di un reale potere sovrano, il loro potere economico derivava dalle regalie che possedevano nel territorio (pedaggi, decime, diritti d'alpe, di pascolo, di pesca, di mercato, di caccia, di macinatura, ecc.) e dal possesso di numerosi beni fondiari (curtes, campi, boschi, pascoli, alpi), ma mai da un vero proprio potere giurisdizionale. Funzionali allo scontro tra guelfi e ghibellini appoggiarono i Visconti fino alla creazione del Ducato di Milano e furono dotati di una certa indipendenza politica scontrandosi spesso con la famiglia Torriani per il controllo dei territori orientali e con i conti del Seprio, cui non si assoggettarono mai, per i territori meridionali. Al termine di tali lotte però risultarono notevolmente indeboliti sia sul piano finanziario che su quello umano pertanto lentamente il loro potere declinò inesorabilmente per sparire del tutto già nel XV secolo. Da allora rimase come semplice famiglia nobile milanese. Nel XVI secolo Antonio Maria Besozzi fu bandito da Milano con l'accusa di eresia, nel 1544 si trasferì a Locarno dove viveva il ramo collaterale della famiglia, gli Orelli.



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