domenica 17 maggio 2015

LA CHIESA DI SANTA MARIA A CANTU'

.


La chiesa di Santa Maria nell'antico monastero delle Benedettine fu sconsacrata nel 1798 per essere nuovamente restituita al culto nel 1839. Fino al 1700 la chiesa si affacciava sulla attuale via Manzoni in posizione di predominanza sull'agglomerato urbano adiacente, poiché libera su tre lati: il monastero era infatti collegato ad essa solo nella sua parte posteriore. Per tradizione storica attribuita a Pellegrino Tibaldi, Stefano Della Torre ne ricostruisce le reali vicende nel libro Cantù Nobilissima, dove è trascritto il brano che cita per esteso il nome dell'architetto chiamato a Cantù, Gerolamo Quadrio (una delle personalità di maggior rilievo a Milano, architetto capo della Fabbrica del Duomo).

Nel 1093 il Benedettino Adalberto da Cluny, che aveva già fondato a Pontida un monastero di monaci della sua riforma, volle istituirne un altro di monache a Cantù, da dedicare alla Beata Vergine.
A capo del Monastero pose come Priora Agnese di Borgogna alla quale, così come alle suore che continuano il suo insegnamento, la tradizione della lavorazione del prezioso merletto canturino.
Il Monastero fu riedificato nel 1690 e, nello stesso anno, fu annesso alla Chiesa di Santa Maria edificata al suo fianco (1665-1680) per cura degli ingegneri Gerolamo e Giovan Battista Quadrio.
L’imponente chiesa, a pianta centrale con otto colonne corinzie raggruppate in coppie, dove ancora riposano le reliquie della prima Priora Agnese, e il vicino Monastero subirono deplorevoli devastazioni durante la Repubblica Cisalpina (nel 1798 la stessa Repubblica soppresse anche l’Ordine delle Benedettine e la fabbrica fu trasformata in caserma); successivamente la chiesa fu comperata all’asta da Giacinto Galimberti e, dopo il ritorno degli Austriaci, fu restaurata e consacrata a cura del Prevosto Carlo Annoni.
Il convento invece divenne proprietà del demanio; acquistato dal Comune di Cantù all’inizio del sec. XX, è stato adibito ad uso uffici pubblici e aule scolastiche che si allineano ai lati del chiostro grande e di quello minore, splendido e intatto (pur bisognoso di urgenti restauri), di Santa Chiara.

Attribuita dalla tradizione a Pellegrino Tibaldi, è in realtà di costruzione seicentesca, su progetto di Gerolamo Quadrio (1625-1679), di cui costituisce una delle opere più importanti e meglio documentate. Il monastero di Santa Maria nei secoli XVII e XVIII possedeva estesi beni fondiari e godeva della protezione di famiglie della nobiltà milanese e comasca, da cui provenivano le monache che formavano una comunità numericamente consistente (nel 1665 le professe erano circa 51, nel 1721 erano 56). Questa favorevole congiuntura spiega la decisione di erigere una nuova chiesa, in sostituzione di quella più antica già riformata durante l'episcopato di Carlo Borromeo. Al 18 settembre del 1665 risale il capitolato fra le benedettine di Santa Maria di Cantù e il capomastro Giampietro Fontana per la costruzione della nuova chiesa, "conforme la misura e modelli dati dall'ingegniero Quadrio", incaricato altresì della supervisione del cantiere e dei periodici collaudi. Alla morte di Gerolamo Quadrio nel 1679 la fabbrica era ben avanzata, come risulta dalla data MDCLXXX apposta sulla parete anteriore del tamburo; al figlio di Gerolamo, Giovan Battista, subentrato al padre, spetta il disegno del portale di linea sobria, sormontato da una grande conchiglia da cui si dipartono due ghirlande, mentre la facciata rimase incompiuta; nell'ultima stima dei lavori, redatta da Giovan Battista il 23 maggio del 1683, la chiesa è definita "perfecionata".



LEGGI ANCHE : http://asiamicky.blogspot.it/2015/05/i-paesi-della-brianza-cantu.html



FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



Nessun commento:

Posta un commento


Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com