giovedì 18 giugno 2015

IL MUSEO NAVALE A CARAVAGGIO



Il Museo navale Ottorino Zibetti è un Museo Navale ad ingresso gratuito che sorge nel centro civico e culturale dell'ex convento quattrocentesco di San Bernardino, nelle vicinanze del centro storico di Caravaggio.
Voluto come devoto omaggio della sig.ra Giuseppina Bietti, alla memoria del coniuge scomparso Ottorino Zibetti, espertissimo modellista navale, attento collezionista e cultore del mare e di "cose marinare", il museo è stato inaugurato alla presenza delle massime autorità, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'Arma e di un folto pubblico, il 5 Novembre 1978.

Tra i "pezzi" di particolare rilievo si notano : l'elica del siluro del M.A.S. X15, con il quale il comandante Luigi Rizzo ha affondato il mattino del 10 giugno 1918.
La corazzata Austriaca "Santo Stefano", un lembo della "tenda rossa" ed alcuni frammenti della navicella del dirigibile "Italia" del generale Umberto Nobile avuti in dono dal radiotelegrafista del rompighiaccio russo "Krassin", il comando macchina della corvetta Baionetta che il 9 settembre 1943 ha portato in esilio Vittorio Emanuele III con il nome di conte di Pollenzo, due bandierine di segnalazione del cacciatorpediniere "Luca Tarigo" protagonista dell'ultimo conflitto bellico di una eroica e toccante vicenda, dono del comandante Giovanni Martinelli, un vetustissimo sestante inglese, un raro ed ormai introvabile "ferro" da gongola, una ruota di timone del XVI secolo, innumerevoli bozzelli originali, uno scafandro in rame e bronzo datato 1890 ed un modello di motoscafo da competizione dono del sig. Piero Guerra.

Successivamente donazioni quali lo stupendo e fedele modello della nave scuola "Amerigo Vespucci", dono del sig. Gerolamo Soliveri, una parte della catena dell'ancora dell'incrociatore " Garibaldi", dono dell'associazione Marinai d'Italia, Gruppo di Treviglio a mezzo del suo presidente comm. Francesco Volpe, un modello di "sciabecco alla polacca" la nave sulla quale ha fatto naufragio Michelangelo Merisi nel 1610, dono del modellista Carlo Cavalli, un "rezzaglio" singolare rete da pesca lanciata a ruota, dono del dott. Antonio Bavaro, una "Lucia" barca tipica del Lario dono del sig. Mario Perazzi, un modello di fregata spagnola dono del "Mobilificio Costa",due bandierine di segnalazione del cacciatorpediniere "Luca Tarigo", dono del comandante Giovanni Martinelli, due anfore vinarie provenienti da Aquileia, dono del Duca d'Aosta al colonnello medico Giuseppe Zibetti nel 1916, modelli di sommergibili e rimorchiatori della marina tedesca ed olandese, dono del sig. Valter Zibetti, un "harpoceras falcifer", fossile marino del giurassico inferiore, rinvenuto in Germania, dono di Roberto ed Enrico Robecchi, ed altri, dono di don Pierino Crispiatico, introvabili strumenti nautici e fotografie dono del dott. Pepi Merisio, coralli, spugne, gorgonie, animali marini, conchiglie, dono della dott.ssa Elisabetta Demurtas Arrigoni, numerose medaglie, crest, posters di navi celebri, dono dell'ammiraglio di squadra Giuseppe De Giovanni, assai vicino al Museo, motori marini italiani ed esteri dono dei Sigg. Donato Montemitro, Mario Paloschi e Romano Gilardo, un prezioso cimelio del glorioso sommergibile "Sciré" che ha violato ripetutamente le basi navali di Gibilterra e di Alessandria d'Egitto, dono del sottocapo Giovanni Cortesi del gruppo A.N.M.I. di Ospitaletto (Brescia) hanno arricchito il nucleo originario rendendone necessario l'ampliamento.



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