domenica 19 luglio 2015

CORNA IMAGNA



Corna Imagna è un comune situato sul versante sinistro della valle Imagna.

Non sono molte le notizie storiche che riguardano il paese di Corna Imagna (viste le dimensioni ridotte): posto ai piedi del monte Resegone, in posizione defilata rispetto ai principale centri, ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con i propri abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro. Conseguentemente le attività principali sono sempre state quelle del pastore, dell’allevatore, del boscaiolo e del carbonaio, ovvero colui che trasformava la legna in carbone vegetale.

Il toponimo trova origine nella parlata locale, il dialetto bergamasco. Difatti il termine Corna sta ad indicare una roccia, per cui il significato sarebbe di paese costruito sulla roccia.

Le origini del paese dovrebbero comunque risalire al periodo medievale quando il territorio, fino ad allora scarsamente antropizzato, vide un incremento abitativo dovuto alle lotte tra guelfi e ghibellini.

Queste infatti costringevano alcuni esponenti dell'una o dell'altra fazione (nonostante la valle fosse considerata una sorta di feudo guelfo) ad abbandonare i propri luoghi d'origine e di trasferirsi in posti al riparo dalle persecuzioni avverse, tra cui appunto la zona di Corna Imagna.

Gli abitanti stessi infatti, cercarono quindi di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l’avvento della Repubblica di Venezia. Nel periodo della Serenissima il borgo si ritagliò un discreto spazio in ambito amministrativo, essendo posto a sede della gestione giuridica di tutti i paesi della valle, con il giusdicente residente proprio nel paese.

I secoli successivi non videro fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.

Si trovò quindi annessa alla Repubblica Cisalpina che, come riportato da documenti del tempo, requisì un buon numero di oggetti preziosi custoditi nella chiesa parrocchiale per sopperire alla mancanza di denaro dell'amministrazione.

La chiesa in questione, intitolata ai Santi Simone e Guida Taddeo, venne edificata nel corso del XVI secolo quando la parrocchia si rese autonoma dai paesi vicini. Questa tuttavia venne totalmente ricostruita nel 1927 su progetto dell'architetto Giulio Paleni. In essa sono custodite opere provenienti dal vecchio edificio di culto: tra queste vi sono dipinti ed affreschi di buon pregio, tra cui spicca quella del Chizzoletti.

Degna di nota è anche la secentesca chiesa di San Domenico in frazione Canito. Gioiello architettonico di Corna Imagna è Cà Berizzi. Si tratta di una dimora nobiliare del XVIII secolo appartenuta alla famiglia Berizzi, che sorge in posizione panoramica su un piccolo poggio protetto da un muro di recinzione in cui si apre il portone principale d'ingresso; il complesso è costituito da un'abitazione padronale, una chiesetta privata con piccolo campanile a vela e una serie di edifici funzionali alla destinazione prevalentemente agricola del sito, tra cui una bella casa colonica e una stalla-fienile.



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