sabato 11 luglio 2015

MOGGIO



Moggio è un comune che si trova nell'altopiano della Valsassina, a 890 m s.l.m.; è l'ultimo paese della strada provinciale 64 nella provincia di Lecco, prima del passo Culmine di San Pietro (1.300 m s.l.m. circa), che conduce nell'adiacente Val Taleggio.

Cinto dal possente abbraccio delle cime Zuccone Campelli (mt. 2161), Zucco di Maesimo (mt. 1649), Corna Grande (mt. 2089) e dal massiccio delle Grigne, si trova Moggio, nota località turistica che con un paesaggio di incantevole equilibrio è ideale punto di arrivo per una piacevole vacanza.

Offre un paradiso di aria pura e natura incontaminata, dove non si trascura certo il divertimento, boschi odorosi, visioni di monti che si alzano da prati in fiore, soste in riva a ruscelli di acque cristalline. Qui potrete trovare tranquille passeggiate familiari lungo quieti sentieri e mulattiere ed escursioni verso le più alte cime del Sodadura, dei Campelli, delle Grigne, del Pizzo Tre Signori alla ricerca di infinite specie d'erba, fiori e animali.

Non vi sono documenti antecedenti il 1200 che attestino l'origine di Moggio. Sembra però che, pur mancando notizie riguardanti le epoche remote, numerose testimonianze archeologiche reperite in Valsassina dimostrino come già parecchi secoli prima dell'arrivo dei Romani, il territorio fosse occupato da insediamenti di popolazioni celtiche.
Le prime fonti scritte dettagliate, risalgono alla metà del Cinquecento quando, a seguito della visita pastorale del Cardinal Borromeo, fu istituita la Parrocchia di San Francesco, rendendo Moggio autonomo dalla parrocchia di Cremeno. Sempre in quest'epoca accanto alle tradizionali occupazioni di mandriano e casaro, fiorivano le attività artigianali; queste realtà lavorativa determinò un benessere economico locale. Nel Seicento sembra che Moggio, per la sua particolare posizione isolata, sia stato risparmiato dai saccheggi dei Lanzichenecchi ma non dalla peste e dalle conseguenti carestie che devastarono il territorio valsassinese. La tenacia degli abitanti permise di ricostruire il paese in tempi brevi.
Le profonde trasformazioni succedutesi a partire dalla seconda metà dell'Ottocento portarono ad un progressivo mutamento del borgo storico ormai largamente urbanizzato per la presenza stagionale dei villeggianti e resero marginale l'antico rapporto di dipendenza dall'agricoltura e dalla pastorizia. La fine della seconda guerra mondiale segnò per Moggio una svolta epocale. Fin dai prima anni Cinquanta si verificò il fiorente sviluppo turistico e di edilizia per i villeggianti che ha portato alla configurazione attuale del paese. L'inaugurazione della funivia nel 1962 lo consacrò come paese a spiccata vocazione turistica.

Splendida località situata sopra l'abitato di Moggio, Artavaggio rappresenta una sorta di balcone panoramico sui monti del lecchese, dal maestoso complesso delle Grigne fino al Resegone annoverato anche dal Manzoni nei Promessi Sposi.
Raggiungibile attraverso i numerosi sentieri immersi nel bosco o per mezzo della funivia, recentemente riaperta e ammodernata, offre ai turisti la possibilità di splendide escursioni tra prati fioriti nella stagione estiva o tra paesaggi imbiancati nella stagione invernale .

È anche possibile imparare a sciare o divertirsi con bob e slittino su piste dedicate, regalando a tutti, ma in modo particolare ai bambini, magiche giornate piene di divertimento e allegria, lontani dal caos, all'insegna della tranquillità. Sono presenti numerosi rifugi, alcuni dei quali recentemente ristrutturati, per soddisfare ogni esigenza.

Nel paese troviamo la Parrocchia di San Francesco d'Assisi e l'Oratorio di San Bartolomeo.

Al primo posto tra i prodotti tipici troviamo i prodotti lattiero caseari. Altri prodotti tipici sono i piccoli frutti di bosco e le loro trasformazioni. Per il prezioso contenuto di sali minerali e di vitamine sono particolarmente indicati nella più genuina alimentazione. Nella caccia ai sapori locali non può mancare la tappa del miele, realizzato in molteplici variazioni di gusti a seconda delle località e del periodo di produzione.

Tra le diverse attività commerciali non vi è alcuna industria. Nei boschi sopra il paese era presente una miniera, ma venne fatta saltare dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale perché pensavano fosse un rifugio usato dai partigiani. Del forno di mattoni in località Piede Grosso (Pé gròss) non rimangono nemmeno le fondamenta.

Moggio è al giorno d'oggi soprattutto una località turistica. Il paese, che nei periodi lavorativi conta circa 500 abitanti, in estate e nel periodo natalizio arriva a contare quasi 2000 persone. Negli anni ottanta era molto attiva la funivia che porta ai Piani di Artavaggio, località sciistica meta di villeggianti per lo più dei paesi tra Lecco e Milano. Chiusa nel 2000, dopo sei anni di inattività, il 15 luglio 2006, la rinnovata funivia venne inaugurata dall'allora sindaco Umberto Locatelli.



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