Adro è un comune situato ai piedi del Monte Alto (651 m s.l.m.), in Franciacorta a circa sei chilometri dal Lago d'Iseo, nella parte sudoccidentale della provincia di Brescia.
Da quanto è riportato dal Mazza (1986), le origine del toponimo sono incerte: Dante Olivieri sostiene che esso verrebbe dal latino ater ovvero atro (o nero, fosco, oscuro), mentre Paolo Guerrini ha suggerito la derivazione da acer, portando a dimostrazione la presenza antica di boschi di acero. In un documento dell'822 è chiamato Atro.
Le testimonianze più antiche di antropizzazione del comune di Adro sono dei reperti neolitici rinvenuti nella frazione di Torbiato. Ad un periodo successivo risalgono i ritrovamenti di tombe con corredi di epoca tardo imperiale (III secolo) e longobarda.
La notizia più antica del borgo di Adro è presente nel documento in cui viene citato come Atro, datato 10 aprile 822. In esso la Badessa Eremperga ha ceduto a un certo Rampergo un vico con corte.
Il castello fu edificato fra il XIII e XIV secolo: in atti del 1006 e del 1050 Adro è nominato come vicus e non come castrum. Sia sotto la dominazione dei Visconti, sia sotto quella di Venezia, Adro appartenne amministrativamente alla quadra di Palazzolo.
Durante la dominazione veneta del territorio (dal 1426 al 1797) nel borgo guadagnarono importanza i Bargnani, importanti nella vita del paese tra XVII e XVIII, ai quali successero i conti Dandolo.
Il paese, pregevole per caratteri naturali e paesaggistici, per edifici monumentali, chiese e prestigiose dimore è costituito dal capoluogo e dall'unica frazione di Torbiato.
Di tradizionale vocazione agricola, vi è un'importante e qualificata coltura della vite che fornisce vino pregevole, infatti sono numerose le cantine vitivinicole sul territorio.
Domina il paese di Adro l'alta torre in pietra viva, a merli ghibellini e larga base tetragonale, la quale con l'antico castello di cui rimangono i ruderi dell'ingresso del ponte levatoio, faceva parte del sistema difensivo medioevale. Chi si reca ad Adro può visitare il settecentesco Palazzo Bargnani-Dandolo, sede del Municipio, alla cui destra sorge la cosiddetta chiesetta Bargnani; la Parrocchiale eretta nel 1769, che conserva un trittico cinquecentesco della scuola del Romanino e decorazioni a stucco del 700; la quattrocentesca chiesetta di S. Maria in Favento dove si possono ammirare preziosi affreschi dei secoli XV e XVI; la cinqucentesca chiesa di S.Maria Assunta, primitiva parrocchiale posta in collina nell'antico castello con grandiosi affreschi absidali. A breve distanza dell'abitato si trova il Santuario della Madonna della Neve, notevole centro di intenso fervore religioso.
Oltre alle bellezze monumentali e grazie alla felice posizione geografica, a Adro è possibile praticare sport quali mountain bike, trekking, gite a cavallo fra le verdi colline di Franciacorta.
Il settore che assorbe il maggior numero di lavoratori è l'industria manifatturiera seguito dall'edilizia (23%) e dal commercio (9%); l'agricoltura è cresciuta negli ultimi anni a causa della vocazione vitivinicola del territorio e occupa una posizione di pregio nel panorama della produzione del Franciacorta. L'edilizia ricopre il 46% delle imprese artigiane in quanto la localizzazione del comune è nella zona urbanizzata della Lombardia.
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