mercoledì 21 ottobre 2015

CERETTO


Ceretto Lomellina è un comune situato nella Lomellina occidentale, presso la riva destra dell'Agogna.

Appartenne nel medioevo ai Conti Palatini di Lomello, un ramo dei quali prese nome da Ceretto: nel 1311 era rappresentato dai conti palatini Bonifacio e Uberto, ma probabilmente questo ramo della casata si estinse nei decenni seguenti. Nel XV secolo il luogo infatti appare feudo dei Beccaria di Pavia (la città dominava il territorio di fatto dalla metà del XII secolo, e di diritto dal 1164), e successivamente dei Giorgi, sempre di Pavia. Nel 1637 fu infeudato ad Egidio de Roma, patrizio milanese, il cui nipote Gregorio ottenne di chiamarsi Orsini di Roma in virtù di una supposta discendenza dagli Orsini. Il feudo degli Orsini di Roma durò fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Ceretto, con tutta la Lomellina, entrò a far parte dei domini dei Savoia nel 1707, e nel 1859 fu incluso nella provincia di Pavia.



La parrocchia di San Pietro apostolo fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Nei registri delle rationes decimarum del 1322-1323 redatti per la diocesi pavese è annoverata una cappella di San Pietro in Ceretto (Chiappa Mauri 1972); Ceretto è attestata come parrocchia negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 dal vescovo di Pavia monsignor de Fossulanis (Toscani 1969).
Nel XVI secolo risultava essere alle dipendenze della matrice di Santa Croce di Mortara (Pezza 1923); il Pianzola ritiene che nel 1708 fosse anche collegiata (Pianzola 1917). Nel 1812 il parroco venne nominato rettore dal vescovo di Pavia, titolo confermato poi dopo il passaggio alla diocesi di Vigevano.
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano (Diocesi di Vigevano 1987); rimase inserita nel vicariato di Sant'Angelo (circolare Toppia 1819); nel sinodo del vescovo di Vigevano monsignor Pietro De Gaudenzi del 1876 è attestata come sede vicariale (Sinodo De Gaudenzi 1876).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di San Pietro apostolo era composta da 69 famiglie per un totale di 591 persone. I redditi della parrocchia assommavano a 500 lire milanesi più alcune offerte ed elemosine; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 775 lire piemontesi, date dalla rendita di 6 pertiche di terreno, e da un assegno sul debito pubblico. Nel territorio parrocchiale esisteva la cappella della Madonna delle Grazie. Era istituita in parrocchia una confraternita, ufficialmente senza titolo, ma anticamente denominata del Santissimo Sacramento (Visita Forzani 1845).
Nel 1971, la parrocchia di Ceretto Lomellina venne assegnata alla zona pastorale nord ovest, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Mortara, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).


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