sabato 6 agosto 2016

CAGLIOSTRO

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Giuseppe Balsamo nacque a Palermo il 2 giugno 1743, figlio di Pietro Balsamo, un venditore palermitano di stoffe, e di Felicita Bracconeri, fu battezzato l'8 giugno 1743 con i nomi di Giuseppe, Giovanni Battista, Vincenzo, Pietro, Antonio e Matteo.

Viene descritto tarchiato,scuro di capelli,esuberante e fanfarone,dedito alla truffa. Molto abile,ingegnoso,anche ingenuo e vive alla giornata.

Presi l'abito di novizio a 15 anni presso il Seminario di San Rocco, a Caltagirone, sembra mostrare interesse per il laboratorio speziale del convento,di cui diventa assistente e acquisisce i rudimenti di botanica, medicina,farmacia e alchimia che forse lo misero nelle condizioni di  divenire, in seguito, un guaritore.

Dopo rocambolesche avventure truffaldine, per le quali fuggirà a Roma, sposa nel 1768 Lorenza Feliciani, 14enne, figlia di un fonditore.

Balsamo o Cagliostro: due nomi per la stessa persona? Facendosi gioco dell’equivoco originale che confondeva il conte di Cagliostro con lui, attuò in Europa una serie di truffe, ricattando lo stesso Alessandro e sua moglie. Fu Balsamo a cadere nelle mani dell’Inquisizione,a Roma,e divenne un loro prezioso ‘strumento’docile per screditare il capo della Massoneria Egiziana (qual’era diventato Cagliostro).

Fu abilmente inviato in tutta Europa a combinare pasticci, fu volutamente calcata la mano sulla ‘confusione’tra i due personaggi, attribuendo ad Alessandro tutte le calunnie e le infamie del processo tenutosi,poi,a Roma, cose che in realtà aveva compiuto Giuseppe Balsamo.

Di Alessandro di Cagliostro non si conosce il luogo di nascita,egli diceva Medina,nel 1749.
Sposato a Roma, nel 1770 con Serafina (Feliciani?) parlava francese, italiano, portoghese, latino,arabo; ed era una figura fresca, tinta chiara, piacevole, bella, ha scelto il nome Cagliostro ignorando il suo.

Secondo lo scrittore Pier Carpi, Alessandro, conte di Cagliostro, sarebbe stato il figlio illegittimo di un principe portoghese il quale, durante le persecuzioni in occasione della cacciata dei Gesuiti, presagendo che la vita del bambino fosse in pericolo,lo avrebbe affidato a Pietro Balsamo, mercante di Palermo (dietro forte compenso). Questi,lo avrebbe ‘spacciato’per suo figlio, salvandolo da morte sicura;lo portò con sé a Palermo e fu facile far credere a tutti che fosse suo figlio, in quanto la moglie aveva partorito, nello stesso periodo,un bambino che fu chiamato Giuseppe. Crebbero insieme ma mentre Alessandro avrebbe seguito il suo destino Iniziatico, incontrandosi col suo maestro Althotas e viaggiando (conosceva molte lingue),Giuseppe Balsamo fu un truffatore fin dall’infanzia.

E' a Londra, nel 1776 che  l'identità di Giuseppe Balsamo "confluisce" con quella di Alessandro Conte di Cagliostro. Il personaggio inizia ad essere conosciuto come un valente guaritore e aderisce alla loggia massonica l' "Esperance" e viene Iniziato il 12 Aprile 1777. In breve tempo acquista fama di medico - chimico, mago, chiaroveggente: egli usava un approccio terapeutico di non facile decifrazione ma che riscuoteva un certo effetto su varie patologie, da quelle infettive a quelle di altra origine come la calcolosi renale o certe forme tumorali. Creava cosmetici, lassativi , antidoti, pomate e questo sempre gli fece guadagnare la stima degli ammalati, specie i più poveri ai quali non chiese mai compensi. Da parte di alcuni medici che lo stimavano, venne chiesto all'Università di Parigi di riconoscere la sua professione con un attestato in piena regola ma le resistenze accademiche ebbero il soppravvento.  

Nel 1779 i suoi esperimenti di magia conquistano la stima della zarina Caterina II , che farà la sua fortuna economica. Intraprende viaggi in Polonia e in Austria; fino al  1782 esercita l'attività di guaritore a Strasburgo. Numerose le sue guarigioni: salva il segretario del Marchese De la Salle, guarisce il cavaliere di Langlais e predice la data precisa della morte dell'imperatrice Maria Teresa (1780). Nel 1785 Cagliostro è a Parigi come guaritore di corte al posto di Mesmer ed è famosissimo. Il popolo, la borghesia, i nobili, tutti smaniavano per conoscerlo spingendosi fino al fanatismo. Veniva chiamato " Divino Cagliostro " . Veniva raffigurato ovunque: sulle tabacchiere, sugli anelli, sulle bagattelle, perfino sui ventagli delle signore. Luigi XVI, dichiarava colpevole di lesa maestà chiunque facesse ingiuria a Cagliostro. In Francia Balsamo/Cagliostro aderisce alla Massoneria: a Bordeaux Cagliostro fonda la Massoneria Egizia assumendo il titolo di Gran Cofto e accettando - in contrasto con la tradizione massonica anglosassone- la presenza di donne alla cerimonia. A questo punto viene ipotizzato che la moglie Lorenza, iniziata, assuma il nome di Serafina. Cagliostro fù anche un profeta: predisse la nascita di un figlio maschio alla regina Maria Antonietta; nel 1776 con una " Lettera ai Francesi " previde la Rivoluzione Francese; previde la tragica fine di Luigi XVI, la distruzione della Bastiglia e la trasformazione del luogo dove sorgeva in un luogo di pubblico passaggio.



Ma all'apice della sua fortuna, arriva il primo tracollo: viene accusato di aver rubato la collana della Regina di Francia (valore 1.600.000 franchi)

In combutta con il cardinale di Rohan e viene rinchiuso nella Bastiglia per nove mesi. L'accusa era infondata ma una volta scarcerato fu costretto a lasciare la Francia e a trovare rifugio in Inghilterra. L'episodio aveva però gettato su di lui il discredito e per opera di alcune penne detrattrici - quali quelle di Thevenau de Morande - la sua fama viene minata. Inizia un peregrinare dall'Olanda alla Renania, alla Svizzera dove viene accolto bene. Nonostante ciò decide di rientrare in Italia e si reca a Genova, dove in veste di rappresentante della Loggia del Grande Oriente di Parigi presenzia alle sedute massoniche. Recatosi a Trento compie con successo delle guarigioni e il Vescovo Pier Virgilio Thunn gli fornisce delle commandatizie per rientrare a Roma. Qui nel 1789, a villa Malta, tenta di fondare una Loggia Massonica di rito Egizio ma i personaggi influenti non gli concedono il proprio favore e inizia il declino. Il 27 Dicembre 1789 Cagliostro viene arrestato e rinchiuso nelle carceri di Castel Sant'Angelo a Roma; la Santa Inquisizione lo accusa di eresia , di praticare la negromanzia, di aver formato società e conventicole e soprattutto lo condanna a morte per la sua attività massonica.

La pena viene trasformata poi nel carcere a vita, pena che sconterà dal 21 Aprile 1791 nella Fortezza della Rocca di San Leo, nei pressi di Pesaro.
Le autorità ecclesiastiche raccomandano ai secondini la massima cautela nel trattare con Cagliostro, del  quale si teme la fuga attraverso le sue arti magiche o per l'intervento dei suoi amici massoni.

Inizialmente viene rinchiuso nella cella del pozzetto, priva di ogni suppellettile e con condizioni igieniche pessime, tanto che il Tenente Sempronio Semproni di stanza a San Leo chiede- il 22 Luglio 1794 al cardinale Zelada -di poterlo trasferire in un' altra cella dalle condizioni igieniche migliori.

Nella cella dove presumibilmente morì, non presentava aperture e i il cibo veniva calato da una botola nel soffitto.Oggi vi è un accesso  ricavato nelle pietra, trasformato in porta. Inoltre, nel corridoio superiore, vi è un 'foro'dal quale i secondini potevano ispezionarlo costantemente.Dalla minuscola finestrella, Cagliostro poteva vedere il paese e la Pieve

La sua salute si fa precaria e anche se dopo il trasferimento ha un miglioramento continua a dire di non sentirsi bene. Nella sua cella vengono ritrovati dei graffiti che farebbero pensare a dei vaneggiamenti.

Della moglie, che sembra avesse avuto parte rilevante nel suo arresto, forse spinta dall'Inquisizione dietro vaghe promesse, non si ebbero più notizie certe. Anche se il cibo gli veniva fornito regolarmente, Cagliostro per poterlo assumere si costruì una rudimentale forchetta fatta con corteccia d'albero.

La chiesa cercherà di convertire Cagliostro a più riprese ma egli continuerà a definirsi non eretico ma scismatico. Come egli stesso aveva predetto, alle quattro del mattino del 27 Agosto 1795, Cagliostro muore per apoplessia, a 52 anni due mesi e 28 giorni. Curiosamente nel certificato e  nei libri parrochiali stilati dal parroco di San Leo, don Luigi Marini, è annotata la data del 26 Agosto. Ufficialmente viene tumulato il 28 Agosto alle ore 23, sul ciglio più estremo del monte di San Leo, a occidente, a metà strada tra i due edifici destinati alle sentinelle, il Palazzetto e il Casino. Ma altre fonti indicano che le cose non andarono affatto in questo modo. Secondo Gian Luigi Berti,in "La vera fine di Cagliostro"-Edizioni Mediamix, sulle tracce di un manoscritto inedito ritrovato casualmente,Balsamo/Cagliostro non sarebbe morto di apoplessia bensì per un colpo ricevuto in testa (un pugno) sferratogli da un frate cappuccino nel corso di un tentativo di evasione;il corpo inoltre sarebbe sepolto sotto la 'torretta'dell'invincibile Fortezza di San Leo. Un'altra leggenda lo vuole sepolto nelle catacombe dei Cappuccini a Palermo, presso il Convento omonimo, insieme ad altri 8000 corpi mummificati: si narra che il corpo del grande taumaturgo venne qui cercato, inutilmente, da NAPOLEONE. Il mito lo vorrebbe anche salpatocon l'aiuto dei massoni- a bordo di una mongolfiera atterrata su un terrazzamento del colle di San Leo dopo che il mago avrebbe simulato una morte apparente.



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