martedì 14 luglio 2015

MANDELLO DEL LARIO



Mandello del Lario è un comune della provincia di Lecco.

Si ritiene che il suolo su cui sorge la cittadina sia formato dalla pianura alluvionale che il torrente Meria ha creato trasportando a valle, verso la foce, grandi quantità di detriti, massi, ciottoli e ghiaia.
Su questa pianura, circondata da fertili colli, alla fine del VII sec. a.C. si stabilirono i Celti (come confermato da reperti archeologici rinvenuti nei dintorni). Dopo la vittoria dei Romani sui Celti a Casteggio (PV) Mandello venne assoggettato dal condottiero romano Marco Claudio Marcello e, insieme ad altre località del lago, divenne un Pagus romano.
Nonostante il borgo sia di fondazione preromana, si ipotizza che il nome della cittadina sia di origine romana e che derivi dal nome «Mandella», di una famiglia aristocratica romana o dal nome proprio «Amandello».
Le prime menzioni scritte che riguardano Mandello risalgono all’epoca dei Longobardi dai quali fu classificata «corte regia», ossia terra di proprietà reale.
Nel 603 il papa Gregorio I, probabilmente a seguito di una contesa con il re longobardo Agilulfo, cedette al conte di Angera tutte le corti regie del Comitato di Milano, fra le quali figurava anche Mandello.
Successivamente Mandello divenne comune rurale dell’alto milanese, «feudo comitale e residenza dei Conti di Mandello» o «Mandelli» che trassero, come di consuetudine ai tempi, il cognome di famiglia dal nome del borgo.
Nel 1117, durante la guerra tra Como e Milano, i Mandellesi si schierarono con i Comaschi a fianco del papa Urbano II, contro i Milanesi appoggiati dall’imperatore Enrico IV. Nel 1126, nel corso della guerra durata ben 10 anni, il borgo di Mandello fu saccheggiato ed incendiato da parte dei Lecchesi e dei Milanesi.
Nel 1154 Federico Barbarossa, sulla via del ritorno verso la Germania dopo la sua prima discesa in Italia, affidò la custodia del paese e della Torre di Maggiana ad Alcherio Bertola, ricco signore del luogo fedelissimo alla causa imperiale.
Nel 1160, quando le città italiane pensarono a rendersi indipendenti dall’impero e si formarono i comuni, Mandello fu tra i primi borghi del lago ad accogliere la novità amministrativa e si costituì in Comune, con consoli, assemblee e magistrati propri.
Durante la lotta tra Visconti e Torriani Mandello, coerente con la sua posizione guelfa, parteggiò per questi ultimi.
Nel 1311 Mandello fu invaso dalle truppe di Cressone Crivelli ed a lui l’imperatore Enrico VII concesse in feudo Lecco e le zone limitrofe.
Nel 1336 Lecco e Mandello passarono sotto il governo di Azzone Visconti; sotto il suo dominio la vita pubblica conobbe un periodo di ordine e di buona amministrazione.
Sul finire del XIV secolo vennero promulgati ufficialmente gli statuti per il borgo e la sua popolazione; il primo podestà, Giovanni De Bombelli, fu eletto il 13 febbraio 1398. Nel 1429 il duca Filippo Maria Visconti concesse alla terra di Mandello alcuni privilegi che vennero confermati ed accresciuti da Francesco Sforza nel 1450.
Durante la guerra tra Milano e Venezia, Mandello resistette alla Repubblica Veneta che, nel 1453, aveva già occupato la Valsassina e minacciava anche Bellano e la riviera orientale del lago.
E’ in questo periodo che il borgo venne ulteriormente fortificato e fu concluso il vallo attorno all’abitato.
Il 23 ottobre 1537 l’imperatore Carlo V concesse il feudo di Mandello e riviera al senatore cremonese Francesco Sfondatri. Gli Sfondatri mantennero l’investitura fino al 1788, anno in cui i Serbelloni fecero domanda per ottenere il «Contado della Riviera» (a cui apparteneva anche Mandello), ma l’anno successivo le leggi napoleoniche abolirono ogni vincolo feudale.
Agli inizi dell'Ottocento vari avvenimenti storici vengono a toccare la realtà mandellese. Nel 1802 La Repubblica Cisalpina diventa Repubblica italiana. Nel 1805 La Repubblica italiana diventa Regno d'Italia. Nel 1809 avviene l'annessione di Abbadia, Linzanico e Rongio, seguiti da Olcio e Somana nel 1812. Nel 1814 avviene la restaurazione austriaca in Lombardia. Un anno più tardi, tutte le recenti unioni comunali vengono annullate. Nel 1821 il governo austriaco autorizzò le prime elezioni municipali a Mandello per l'appena istituito Consiglio comunale. Nel 1824 il governo austriaco inizia l'apertura della statale dello Spluga-Colico-Lecco, come strada di grande interesse militare, i lavori della quale termineranno nel 1832. Nel 1826 viene varato il primo piroscafo a vapore che naviga sul lago e che porta il nome di Lario. Nel 1839 a Giorgio Enrico Falck sr. (1802-1886) ingegnere meccanico, "si deve tecnicamente il primo impianto di laminazione italiano", a Dongo. Avanzano i moti risorgimentali italiani. Il 22 maggio 1848 i mandellesi si uniscono a una grossa colonna di volontari di Lecco che partono per la Valtellina col preciso scopo di proteggere il passo dello Stelvio; sono della partita alcuni componenti della famiglia Pini "gente solida", a Mandello fin dal 1300. Nel 1850 circa, la Badoni&Co. di Castello, Mandello e Bellano si pone alla testa dell'industria siderurgica italiana. Nello stesso anno, Carlo Ferrario fonda l'azienda che è sicuramente la più antica industria mandellese che si possa annoverare; ancora oggi produce fusi per la torcitura che per la loro altissima qualità sono conosciuti ed esportati in tutto il mondo. Nel 1859 diversi esponenti mandellesi, fra i quali i Confalonieri ed i Pini, partecipano a tutte le battaglie risorgimentali. Nello stesso periodo la famiglia Keller, di origine svizzera, gestisce lo stabilimento omonimo, ora vellutificio Redaelli. Nelle immediate vicinanze della Madonna di Debbio è attiva "una immane rupe di bel granito persichino dalla quale furono tagliate le otto colonne che in Como adornano il tempio del Crocifisso della S.Annunciata e ne sostengono le cupole". I vari componenti della famiglia Pini si distinguono nei moti risorgimentali. In questo periodo Mandello è prettamente agricola e gli annuari della diocesi di Como certificano che il numero dei bovini è di circa 1100 unità al giorno d'oggi si è ridotto ad una decina di capi. Mandello fu il primo comune lariano su cui sventolò la bandiera italiana. Le famiglie Badoni e Falck operano industrialmente in Mandello. Enrico II Falck, l'azienda del quale assurge a livello europeo, viene eletto senatore della repubblica italiana. Negli anni tra il 1860-66 cittadini mandellesi partecipano alla conclusione dei movimenti risorgimentali. 1860 - 61 Re d'Italia: Vittorio Emanuele II. Gli abitanti mandellesi sono 3118. 1862: Enrico Falck (1827-1878) sposa Irene Rubini Falck che resterà vedova con i piccoli Luigia, Giorgio e Camilla. Il 24 novembre dello stesso anno, il Consiglio Comunale delibera il toponimo del paese in "Mandello del Lario", delibera approvata l'8 febbraio 1863 con R.D. Nel 1871 gli abitanti mandellesi sono 3250. Nel 1877 è in attività la torcitura Panizza. Nel 1881 gli abitanti mandellesi sono 3498. Nel 1879 si delibera il progetto per la linea ferroviaria Lecco-Colico; nel 1885 si realizza la linea ferroviaria Colico – Sondrio. Il 14 dicembre 1888 nasce a Mandello Alfredo Lanfranconi, padre del P.I.M.E. che il 1º luglio 1937 sarà nominato vicario apostolico, poi dal 1º gennaio 1955 vescovo di Taungngu in Birmania (+ 26 novembre 1959). Del 1893 è l'installazione in Mandello del Velluttificio Redaelli (già Keller) che nella sua attività secolare diventerà noto per la varietà, qualità e ricchezza dei prodotti. Il 1º agosto 1894 entra in funzione la linea ferroviaria Bellano-Colico. Nello stesso periodo sono operanti i filatoi di Carugati e Ferrario e la filanda dei Semenza e Ravasi. Nel 1895 Antonio Carcano, proveniente da Maslianico, dove nel 1880 aveva iniziato la lavorazione dello stagno, si trasferisce a Mandello in località Maglio, nel comune di Somana. Ed utilizza l'alluminio per la lavorazione di carte metallizzate. Attualmente la ACM-Carcano Antonio S.p.a. per i suoi standard qualitativi ha una clientela di portata mondiale. Nel 1899 nasce il cavaliere di Vittorio Veneto Vincenzo Zucchi, storico mandellese che pubblica cinque versioni dell'"Oppidum Mandelli" negli anni 1931, 1946, 1959, 1979, 1990, (+ 1993).

All'inizio del XX secolo Mandello conta 3619 abitanti. Nel 1901 Clemente Gaddi nasce a Somana di Mandello; sarà vescovo di Nicosia, eletto arcivescovo titolare di Darni (con diritto di successione all'Siracusa), quindi vescovo di Bergamo con titolo arcivescovile ad personam (+ 1993). Nel 1902 sulla linea ferroviaria Lecco-Sondrio transita il primo elettrotreno d'Europa. Il 22 maggio 1905 nasce Ambrogio De Battista, che si consacrerà alla missione con il P.I.M.E. e verrà elevato all'ordine episcopale in India il 13 dicembre 1951, divenendo vescovo il 19 marzo 1952 della diocesi di Vijayawada. Si dimetterà il 23 gennaio 1971 per motivi di salute e, di lì a pochi mesi, morirà il 15 dicembre. Nel 1906 inizia l'attività la pluripremiata fabbrica di grattugie Cantoni, tutt'oggi esistente ma in forma minore. Padre Ambrogio Poletti del P.I.M.E. (1905 - 1973), nato a Somana, nel corso della sua missione in Hong Kong è detto "Portinaio della Cina" e "re dei nuovi territori" locali. Nel 1911 gli abitanti mandellesi sono 3770 e nel 1921 sono 3859. Nel febbraio 1921 nasce la Moto Guzzi. Il tecnico Carlo Guzzi, di origine milanese, realizza un prototipo di motocicletta con motore orizzontale. La società mandellese assurge a fama mondiale per le sue circa 3400 vittorie rendendo celebre il nome di Mandello in tutto il mondo e questo non solo per le prestigiose moto, ma anche per le vittorie olimpiche ed intercontinentali nel canottaggio, nell'alpinismo ed in molteplici altre attività sportive. Nel 1930 circa, Giorgio Enrico Falck jr. II (1866-1947) sviluppa l'azienda a livello europeo. Sarà Senatore del Regno d'Italia. Nel 1927 avvengono le annessioni di Olcio, Somana e Rongio. Milano in quel periodo conta un milione di abitanti, Mandello 4600 circa. Nel 1931 gli abitanti mandellesi sono 4638 e nel 1935 è operante in paese il cinema teatro Odeon. Nel 1936 gli abitanti mandellesi sono 5099. Dal 1939 al 1945 si svolge il secondo conflitto mondiale che coinvolge anche il centro abitato di Mandello con la presenza di truppe straniere e tragici episodi fra il centro abitato e le propaggini delle Grigne. Alla cessazione del conflitto, i mandellesi riprendono con vigore le loro attività. Nel 1940 nasce Dante Lafranconi. Sarà vescovo di Savona e Noli ed attualmente di Cremona. Nello stesso anno inizia l'attività il cinema teatro Sociale. Nel 1946 l'ing. Luigi Buzzi, nel verificarsi del "miracolo italiano", fonda la CEMB, che nei decenni si afferma a livello mondiale nella produzione di macchine equilibratrici impiegate in tutti i campi dell'industria e nell'aerospaziale. È contemporanea la creazione da parte dell'ingegner Arturo Gilardoni della "Gilardoni raggi X". Entrata in vigore il 1º gennaio 1948 la Costituzione della Repubblica Italiana, Enrico Falck II (1899-1953), laureato in Scienze agrarie, viene eletto Senatore della Repubblica italiana. La sua disponibilità nei riguardi della nostra cittadina è proverbiale tanto che ".......elargisce, a Mandello, il carbon fossile per l'asilo centrale e quello di Tonzanico; per il ricovero parrocchiale, per la Casa della maternità e per la San Vincenzo....". Nelle olimpiadi di Londra 1948 lo storico "4 senza" della Canottieri Moto Guzzi vince il titolo olimpionico; nello stesso periodo, in paese sorge il cinema teatro Astoria, oggi denominato Cinema Teatro Comunale Fabrizio De Andrè. Nel 1951 gli abitanti mandellesi sono 6550 e, nel rapporto tra cittadinanza e attività produttive, la Mandello industriale risulta essere il primo comune a livello nazionale. Nello stesso anno la cittadina viene raggiunta dal metanodotto. Nel 1956 il dottor Vittorino Gilardoni fonda la Gilardoni Cilindri. A Melbourne, in quell'estate australe (22 novembre – 8 dicembre), il glorioso "4 con" della Canottieri Moto Guzzi composto dagli operai Trincavelli, Vanzini, Winkler, Sgheiz e da Stefanoni al timone vince il titolo Olimpico. Nel 1961 gli abitanti mandellesi sono 8122, e nel territorio comunale sono operanti 350 imprese. Nel luglio dello stesso anno i mandellesi Gigi Alippi e Annibale Zucchi, guidati da Riccardo Cassin, unitamente ad altri tre alpinisti conquistano il monte Mckinley (6168 m), in Alaska. Nell'agosto 1962 il mandellese Pier Lorenzo Acquistapace è presente nella prima cordata italiana, che vince la parete nord dell'Eiger (3970 m), nella Jungfrau in Svizzera. Nel 1971 gli abitanti mandellesi sono 9321 che nel 1981 salgono a 9791 e nel 1991 a 9895. Nel 1992 nasce la nuova Provincia di Lecco e Mandello figura fra le prime cinque cittadine più popolate.

Nel 1992 viene fondato in paese, presso il bar di piazza Roma, il S.U.S.G.I. (Sheffield United Supporter's Group Italia), che riunisce quasi una sessantina di tifosi dell'omonima squadra di calcio inglese dei Blades. L'iniziativa è riconducibile a Mark Fletcher (1964-2002), un inglese trasferitosi a Mandello, dove ha portato la passione per la sua squadra del cuore.

Nel giugno 1996 viene inaugurato il Centro Diurno Anziani, intitolato a Giorgio e Irene Falck.

Uno storico locale, il cavaliere di Vittorio Veneto Vincenzo Zucchi, ha scritto un libro intitolato "Oppidum Mandelli", che racconta dettagliatamente la storia del paese dalle origini fino ai giorni nostri.

Il 24 settembre 2001 il Consiglio comunale, dopo aver attentamente esaminato una petizione formulata da circa 1.300 cittadini contrari all'ipotesi, da il via libera allo svincolo sulla Superstrada (Strada Statale 36), con ingresso e uscita nella frazione di Maggiana. Dell'opera se ne parlava sin dagli anni Ottanta. Il costo dei lavori, 600 milioni di lire, è accollato interamente alla società Agip, che avrebbe costruito un'area di servizio rifornimento. All'epoca, si parlava di realizzare l'opera in un paio di anni (2003). A oggi l'opera è quasi a metà e, comunque, non completata.

Nel 2004 la Moto Guzzi entra a far parte del gruppo Piaggio e, l'anno successivo, Daniele Bandiera ne diventa l'amministratore delegato. Sempre nel 2005 viene a mancare, all'età di 94 anni, l'ingegner Giulio Cesare Carcano, autore del famoso "Otto cilindri" e del motore bicilindrico a V trasversale di 90°, il twins, quello che, con le dovute modifiche culminate nell'8 valvole con camme in testa, è montato tutt'oggi sulle Moto Guzzi.

Nel 2006 viene fondato l'Archivio Comunale della Memoria Locale, con sede presso la Struttura n.3 del Comune (nei locali sotto il Centro Diurno Anziani), che nel maggio 2013 diventa ufficialmente associazione e organizzazione di volontariato. Attualmente il presidente è la professoressa Simonetta Carizzoni, che coordina l'ACML sin dalla nascita.

Nel novembre 2009 viene inaugurata la casetta dell'acqua, in via Fratelli Pini Garibaldini, dietro la piazza del Municipio.

Nel settembre 2010 è stato inaugurato il Torchio di Somana, con rivalorizzazione dell'antico edificio. A fine settembre 2010 viene inaugurata la nuova mensa delle scuole medie Alessandro Volta, in via Risorgimento: può ora ospitare 169 ragazzi in contemporanea.

Il 12 febbraio 2011 vengono inaugurate le nuove sale polifunzionali presso il Lido comunale, che diventeranno, nel giro di poco tempo, l'una un luogo adibito per mostre e l'altra il luogo di allenamento per gli atleti della Canottieri Moto Guzzi.

Il 30 aprile 2011 viene inaugurata la nuova sede del Gruppo Amici Luzzeno (GAL), che viene affidata in concessione per 30 anni, e del nuovo parcheggio, sopra alla sede stessa.

Il 15 maggio 2011 ha fatto tappa in paese l'11ma edizione degli Special Olympics, i giochi olimpici per atleti diversamente abili, organizzati dall'assessorato allo Sport e dalla sezione Arcobaleno della Polisportiva Mandello. Nell'aprile 2012, il Consiglio comunale approva (con 17 voti su 20 e su proposta di 476 cittadini adulti) la nascita del registro telematico e cartaceo per il testamento biologico, primo Comune della Provincia di Lecco ad adottare un tale provvedimento.

Nell'aprile 2013 avviene un passaggio epocale: il Soccorso degli Alpini "Ten. Gildo Molteni" ha un nuovo presidente, Giancarlo Alippi, fino a quel momento vicepresidente. Lo storico presidente, il cavalier Luigi Conato lascia la presidenza, dopo 33 anni di onorato impegno a servizio dell'associazione mandellese, per assumere la carica di presidente onorario.

Il 7 aprile 2013 viene inaugurato, alla presenza di numerose autorità civili e di personaggi del mondo della vela, il nuovo parcheggio di Prà Magno e viene intitolato, come piazzale, alla memoria di Alfio Peraboni, campione olimpionico di vela, alla presenza della figlia.

Il 13 luglio 2011 una potente tromba d'aria è transitata sul paese, creando il panico e numerosi disagi: alcune piante abbattute, soprattutto sul lungolago, in particolare al Lido comunale; alcuni tetti scoperchiati dalle rispettive abitazioni; in alcuni punti del paese l'asfalto è stato sollevato, creando buche pericolose.

Il 17 luglio 2012 viene a mancare il professor Riccardo Zelioli, nato il 14 ottobre 1911, presidente della Carcano Antonio Spa, ma soprattutto riconosciuto in paese come noto filantropo e magnate, sempre dedito alle realtà culturali, sociali e sportive del paese, che non ha mai mancato di sostenere, anche economicamente, in tutti gli anni della sua prestigiosa presidenza.

Il 29 luglio 2013, a poco più di due anni di distanza, un'altra violenta tromba d'aria si abbatte a metà mattinata sul paese: un muro d'acqua e d'aria ha causato numerosi danni, soprattutto nella zona a lago. Uno dei secolari alberi, collocati in piazza Garibaldi (Gera), si è addirittura abbattuto su una macchina, parcheggiata: fortunatamente non c'era nessuno a bordo, perché i proprietari, due turisti, erano in un locale delle vicinanze.

Il 7 settembre 2014, con una cerimonia ben riuscita, viene intitolata la sala civica di Molina alla memoria di Giovanni Poletti, un giovane ventunenne mandellese che, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne ucciso, in quanto partigiano, in località Neri (tra Rongio e Luzzeno) il 25 agosto 1944 dai soldati nazifascisti. Oggi i suoi resti riposano nel cimitero di Somana. Il suo sacrificio venne poi ricordato con l'intitolazione anche della Brigata Cacciatori delle Grigne in 89ª Brigata Poletti.

Il 13 settembre 2014, alla presenza di numerose autorità civili (anche dei comuni limitrofi di Abbadia Lariana e Lierna) e militari, viene inaugurata la nuova autorimessa del Soccorso degli Alpini "Ten. Gildo Molteni".

Nel novembre 2014 la nota "Villa delle Rose", sulla Strada Provinciale 72, è divenuta "Villa Lario", con alcuni lavori di ristrutturazione e ampliamento della sala da pranzo.

Il 25 gennaio 2015 viene inaugurata una nuova via in frazione Somana, dedicata a don Giuseppe Peduzzi, storico parroco della frazione (1901-1954).

Il 7 marzo 2015 viene inaugurato il nuovo spazio comunale, nella frazione di Rongio, dedicato a don Lorenzo Milani: in esso è compreso un campo di calcio in erba sintetica e un’area attrezzata con un canestro per il gioco del basket.

Nella notte tra il 7 e l'8 luglio 2015 muore, all'età di 85 anni, il dottor Gianni Comini, storico medico di famiglia. Nel 1958 aveva contribuito attivamente alla costituzione della sezione locale dell'Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS), di cui è stato, fino alla morte, presidente onorario. L'Avis mandellese fu la prima sezione in Italia, proprio per decisione del dottor Comini, a rinunciare all'assegnazione delle medaglie al raggiungimento di un determinato traguardo.

Il vicariato foraneo di Mandello, antica sede plebana, è attestato stabilmente a partire dal XVII secolo. Nel 1651 e ancora nel 1758 la pieve di Mandello costituiva un unico vicariato comprendente le parrocchie di Mandello, Olcio, Lierna, San Lorenzo sopr'Adda (Abbadia Lariana), Crebbio e la viceparrocchia di Vassena, eretta in parrocchia nel corso del XVIII secolo (Ecclesiae collegiatae 1651; Ecclesiae collegiatae 1758); mentre nel 1794 nel vicariato e pieve di Mandello figuravano le parrocchie di Mandello, Olcio, Lierna, San Lorenzo sopr'Adda (Abbadia Lariana), Crebbio, Vassena (Ecclesiae collegiatae 1794).

Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la "pieve o sia vicariato" di Mandello comprendeva le parrocchie di Olcio, Lierna, San Lorenzo sopr'Adda (Abbadia Lariana), Crebbio, Vassena (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816). Il 13 agosto 1858, ad opera del vescovo Giuseppe Marzorati, fu eretta la parrocchia di Sant'Abbondio di Somana, con territorio smembrato dalla parrocchia di San Lorenzo di Mandello (Fondo parrocchie, Somana; Zucchi 1959). Nell'elenco delle parrocchie distribuite per vicariati collocato in appendice agli atti del sinodo celebrato nel 1904, sono indicate come appartenenti al vicariato di Mandello le parrocchie di Mandello, Abbadia sopra Adda (Abbadia Lariana), Crebbio, Lierna, Olcio, Somana, Vassena (Elenco delle parrocchie, 1905). Con decreto 16 novembre 1934 del vescovo Alessandro Macchi fu eretta all'interno del vicariato di Mandello la nuova parrocchia del Sacro Cuore di Mandello del Lario (decreto 16 novembre 1934 a) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1934).

Il vicariato foraneo di Mandello cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Como attuata nel 1968. Con il decreto 29 gennaio 1968 del vescovo Felice Bonomini, mediante il quale vennero abolite le vicarie fino ad allora esistenti, il territorio della diocesi di Como venne diviso in zone pastorali, comprendenti uno o più vicariati foranei; le parrocchie dell'antico vicariato di Mandello furono comprese nella zona pastorale X Grigne e nel vicariato di Mandello (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Il vicariato di Mandello, coincidente con la zona pastorale X delle Grigne, comprendeva le parrocchie di Abbadia Lariana; Crebbio; Lierna; Sacro Cuore, San Lorenzo di Mandello; Olcio; Somana (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). La struttura vicariale così delineata venne adeguata con il decreto 10 aprile 1984 del vescovo Teresio Ferraroni (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

Dal Giovedì Santo del 2011, che correva in data 21 aprile, il Vescovo di Como Diego Coletti ha ripristinato il XVII Vicariato - Vicariato di Mandello e abolito la zona pastorale X - Grigne.

L'attuale Consiglio Pastorale Vicariale (CPV) è in carica dal 2011 al 2016.

In passato era diffusa la coltivazione di olivi e viti, che ora rimane solo a livello personale e poco diffusa. Nella frazione di Maggiana, fino alla seconda metà del Novecento, veniva coltivato il gelso bianco per l'allevamento del baco da seta. La seta veniva lavorata nella filanda locale, che ora è una casa abitata. Con l'affermarsi delle fibre sintetiche, l'allevamento del baco da seta è andato scomparendo in tutta la regione e, con essa, anche la coltivazione del gelso.

Oggi l'economia del paese si basa soprattutto sull'industria, in particolare quella metalmeccanica e quella manifatturiera. Alcune di queste aziende sono note e rinomate in tutto il mondo.

Il Vellutificio Redaelli, che era nato nel 1893 e ha cessato l'attività nel 2012; lo stabilimento, dove lavoravano circa 80 dipendenti, è stato acquisito nel settembre 2012 dal gruppo veneto Marzotto e, a inizio febbraio 2013 viene annunciato che sull'area industriale ci sarà una modifica di destinazione uso; dalle ceneri dello stabilimento del vellutificio, nasceranno una piscina e un auditorium, che saranno edificati dalla Redaelli Spa; all'interno della villa, di proprietà della famiglia Redaelli, sarà invece costruito un albergo a cinque stelle
Il paese di Mandello del Lario ha ricevuto molti riconoscimenti sportivi mondiali grazie ai suoi atleti e olimpionici della Canottieri Moto Guzzi.

Secondo lo statuto comunale, il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Olcio, Maggiana, Moregallo, Piani Resinelli, Rongio e Somana.



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