venerdì 7 agosto 2015

IRMA



Irma è un comune dell'alta Val Trompia. Dal 1927 al 1955 fece parte del comune di Bòvegno. È il comune meno popoloso della provincia di Brescia.

L'origine del nome è dovuto alla posizione isolata della città. Irma, infatti, potrebbe essere la trasformazione dal latino di erema con il passaggio da e a i, che significa “eremo”, luogo isolato o appartato.

Irma sorge sulla costa di una valletta laterale nell'Alta Valle Trompia.

Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il comune risultava appartenere alla Valle Trompia; nel 1493 contava 430 anime (Medin 1886), mentre all’inizio del secolo XVII contava 90 fuochi e 470 anime (Da Lezze 1610). Nel 1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune vi erano 12 consoli, 3 ragionati, notaio, giusdicenti, ministrale, squadradori, camparo, massaro (Sabatti 1979).

Nel 1764 vi erano 280 anime (Descrizione generale 1764).

Venne incluso nel cantone del Mella per effetto della legge del 1 maggio 1797. Con legge 2 maggio 1798 il comune fu diviso in due comuni autonomi: Irma e Magno S. Lorenzo.

Inserito nel distretto delle Miniere per effetto della legge del 2 maggio 1798, venne incluso nel distretto delle Armi ai sensi della legge del 12 ottobre dello stesso anno; con la legge del 13 maggio 1801 venne incorporato nel distretto I, di Brescia, per fare poi parte del cantone VI di Bovegno del distretto I di Brescia con la legge dell’8 giugno 1805. Venne concentrato in Pezzaze a partire dal 1 gennaio 1810. Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 213 abitanti, venne classificato nella terza classe dalla citata legge 8 giugno 1805.

Tra il 1810 e l 1816 Irma viene concentrato nel comune denominativo di Pezzaze con Pezzoro inserito nel cantone VIII di Bovegno del distretto I di Brescia.

Venne incluso nel distretto VII di Bovegno per effetto della legge del 12 febbraio 1816 fino al 23 giugno 1853 quando il distretto fu soppresso ed il comune venne unito al distretto di Gardone (Val Trompia).
 
Irma è una gradevole località, nel cui cuore sorge la Chiesa Parrocchiale della fine del XVII secolo, dedicata alla SS. Trinità.

Molto sentita è la festa della Santa Croce che si festeggia in questo paese.

Interessante  l’aspetto geologico.Il suolo montuoso e costituito da calcari e dolomiti del Muschel Kalk che possono essere usati come calce e offrono grandi varietà di marmi grigi, scuri, variegati e picchiettati. Vi si trovano anche porfidi e serpentini.

La fonte di San Carlo è così chiamata perché secondo la tradizione si vuole che San Carlo, in visita Pastorale nella Valtrompia, si spostava a dorso. La tradizione vuole che S. Carlo stanco del viaggio si sia fermato all’uscita dell’abitato di Irma ove sgorgava dell’acqua fresca e qui si sia riposato e dissetato, da qui poi la denominazione di fonte di San Carlo. Questa fonte già nell’Ottocento è stata oggetto di attenzione di studiosi che ne hanno evidenziato le sue caratteristiche curative, tanto che più volte gli amministratori di Irma hanno pensato di ricavarne una fonte di acqua minerale. La località è rinomata in tutta la zona e nel periodo estivo è luogo frequentatissimo sia degli escursionisti sia dai villeggianti che Irma trascorrono le ferie e che qui trovano calma serenità e refrigeri nelle calde giornate d’estate. In effetti, è un luogo, che inspiegabilmente riesce a trasmettere un senso di quiete interiore e porta alla riconciliazione con se stessi.



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