mercoledì 27 gennaio 2016

VALDIDENTRO

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Valdidentro è un comune sparso facente parte della Comunità Montana Alta Valtellina.

La Valdidentro, bagnata dal torrente Viola Bormina, si apre ad occidente di Bormio e si divide, dopo Semogo, in due rami: la val Viola e la valle Foscagno che porta al passo omonimo dal quale si raggiunge Livigno. Il comune, il più esteso dell'intera Regione Lombardia, è diviso in frazioni: Premadio, Pedenosso, Isolaccia, Semogo. Raggiungibile percorrendo la Strada statale 301 del Foscagno che da Livigno porta a Bormio.

Abitata sin dall'anno mille la Valdidentro si trova tra il sud ed il nord delle Alpi.
Il paese in origine si è sviluppato grazie all'economia agricolo-pastorale ed ai commerci che transitavano tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia con l'Impero tedesco.
Numerosi sono i reperti storici che testimoniano il passato di questa area geografica: la chiesa di Pedenosso che sorge sulla roccia come segno di fortificazione, la chiesa San Gallo nella frazione Premadio e le Torri di Fraele che segnano il confine tra la Valdidentro e la Val San Giacomo. Esse sono due e sono poste tra il Monte delle Scale (2521 m s.l.m.) ad est e la Cima Plator ( 2910 m s.l.m.) ad ovest.

Sino alla prima guerra mondiale vi erano intorno ad esse trincee in parte ancora visibili specialmente lungo il sentiero che porta al picco della croce sul Monte Scale.

La Valdidentro è una delle Perle delle Alpi, situata nel cuore della Valtellina, tra il comune di Bormio e la zona extradoganale di Livigno, a pochi passi dalla Svizzera.

Grazie alla sua posizione e alla ricchezza dell'ambiente naturale, la vallata è la meta ideale per vacanze sia estive che invernali, per soggiorni a misura di famiglia, come per gli allenamenti in altura oppure per rigenerarsi mentalmente e fisicamente presso i centri termali dei Bagni Nuovi e Bagni Vecchi.

La località è inserita nell'ambiente incontaminato del Parco Nazionale dello Stelvio, dove non sarà difficile avvistare cervi, stambecchi, aquile e gipeti. Un'occasione unica per gli appassionati sarà quella di ammirare esemplari di flora e fauna peculiari dell'ambiente alpino.

A occidente di Bormio, insinuandosi tra i calcari che culminano nella cima Reit ed il gruppo della cima Piazzi, la Valdidentro si allunga fino ai confini con la Svizzera e con il comune di Livigno. Appena superato il borgo principale dell’Alta Valle si incontra sulla destra, sopra la piana verdeggiante dove si adagia solitaria la vetusta chiesa di S. Gallo con il suo svettante campanile, la strada che porta al passo dello Stelvio, sul cui originario tracciato si edificarono gli stabilimenti termali denominati Bagni Nuovi, poco sotto ai più antichi Bagni Vecchi. In essi si praticarono e si praticano saluberrime cure con le acque termali che sgorgano dalle rocce, acque forse già celebrate da Plinio nella Naturalis historia, certamente da Aurelio Cassiodoro nel VI secolo che ne consigliò l’uso terapeutico per la podagra.
Anticamente, prima della costruzione dello stradone dello Stelvio, che avvenne a partire dal 1820, sul territorio di Valdidentro transitavano i mercanti bormini sulle strade “regali” di Umbrail e Fraele con i loro carichi di vino, acquistato in Valtellina, o di sale minerale acquistato alle miniere di Hall, nei pressi di Innsbruck. Ancora troneggiano sull’antico percorso di Fraele le due torri, un tempo inserite in un sistema di fortificazioni più complesso edificato intorno al 1390, che serviva a sbarrare l’entrata nel Bormiese a torme di razziatori nordici.
A caratterizzare la Valdidentro sono gli estesissimi pascoli che costituirono nei secoli passati una enorme risorsa economica per le migliaia di capi bovini e ovini che vi venivano condotti nei mesi estivi, sia allevati in loco che provenienti dalla pianura lombarda. Accanto all’allevamento, un’altra importante risorsa fu quella legata allo sfruttamento delle miniere di ferro ubicate oltre i 2500 metri di altitudine soprattutto sulle montagne che coronano la val Fraele. L’attività siderurgica è testimoniata sin dal XIII secolo ed è durata fino al 1875, quando furono abbandonati gli opifici di Premadio. La val Fraele è ora invasa da due enormi dighe che alimentano le centrali idroelettriche a valle. Lo sfruttamento dell’energia idraulica risale al 1895 con la costruzione di una prima, piccola centrale che dava corrente ai Bagni, nel 1920 si costruì, poco sotto la chiesa di S. Gallo una centrale che serviva all’illuminazione di Bormio, quindi Rasin pochi anni dopo, per arrivare alle centrali di Premadio ultimate negli anni ’50 del secolo scorso e recentemente aggiornate nella tecnologia. 
Dopo il congresso di Vienna, quando il Contado di Bormio fu definitivamente assegnato alla Lombardia, la Valdidentro fu divisa in due distinti comuni, il primo riuniva le due contrade di Isolaccia e di Semogo, il secondo quelle di Premadio e di Pedenosso. Il conte Guicciardi ne propose però l’accorpamento in un unico ente che riunisse tutte le vicinanze di quella che, nell’antico regime, era denominata “vallata a Cruce Toii intus”.            
Un triste capitolo nella storia di Valdidentro fu quello della stregoneria: un paese, quello di Semogo, fu decimato nel 1630-32 a causa di inquietanti credenze, secondo le quali ogni evento naturale dannoso alle persone, alle cose o agli animali veniva attribuito a nefande conventicole di adoratori del demonio che vagavano a cavallo di bastoni per riunirsi in sacrileghe orge dove bimbi innocenti venivano immolati in onore di Satana.

Dal 1º gennaio 2011 Valdidentro, per la sua attenzione a favorire il turismo sostenibile e la mobilità dolce, fa parte dell'associazione internazionale Alpine Pearls che raggruppa 27 località alpine appartenenti a sei nazioni differenti (Svizzera, Germania, Austria, Italia, Francia e Slovenia).

Oltre ai bagni nelle acque termali, la località offre anche impianti di risalita e piste sciistiche ubicate, per l'esattezza, nelle frazioni di Isolaccia e Pedenosso (la pista Viola è sede di varie competizioni di sci di fondo e biathlon, anche a livello nazionale, grazie anche al poligono di tiro di recente costruzione). A Valdidentro sono state organizzate alcune gare valide per la Coppa del Mondo di sci di fondo 2009.

Sono presenti numerose aree sportive, nelle diverse frazioni del comune: ad Isolaccia sono disponibili un campo da calcio, uno di bocce e alcuni campi di tennis dove durante i mesi invernali è possibile pattinare sul ghiaccio. A Semogo sono presenti un campo di calcio in sintetico, un campo di pallavolo/basket e un campo di bocce; a Pedenosso (località Pradelle) ci sono un campo di calcio e uno di pallavolo. A Premadio (loc. Planecc) è disponibile un'area verde attrezzata con un campo di calcio nelle adiacenze.

Una lunga pista ciclabile lungo il fiume Viola Bormina permette di attraversare tutto il comune, andando in mountain bike dalla frazione Semogo (presso l'area sportiva) alla frazione di Oga Valdisotto, passando per Isolaccia e Pedenosso.









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