giovedì 28 gennaio 2016

IL GHIACCIAIO DEI FORNI



Il ghiacciaio dei Forni è il più grande ghiacciaio vallivo italiano, cioè un ghiacciaio la cui lingua fluisce nella valle principale. Il ghiacciaio dei Forni è localizzato nel gruppo Ortles-Cevedale in alta Valtellina all'interno del settore lombardo del Parco nazionale dello Stelvio.

Le principali vette della zona dove insiste il ghiacciaio dei Forni sono anche chiamate le tredici cime e la loro ascensione concatenata, che richiede generalmente da due a più giorni di percorrenza, costituisce un noto richiamo per alpinisti allenati. Le principali cime da concatenare sono: monte Cevedale, monte Rosole, Palon de la Mare, monte Vioz, punta Taviela, cime di Peio, rocca Santa Caterina, punta Cadini, monte Giumella, monte San Matteo, punta Dosegù, punta Pedranzini, pizzo Tresero. Per la geologia del sito, sono predominanti le rocce metamorfiche: micascisti ricchi in quarzo, muscovite, clorite e albite (formazione delle "filladi di Bormio").

Il ghiacciaio attualmente si estende per poco più di 11 km². Negli ultimi 150 anni la superficie glaciale si è ridotta intensamente e la lingua è arretrata di circa 2 km. Lo spessore del ghiacciaio si è ridotto sulla lingua di ben 70 m nel periodo 1929-1998. La quantificazione della riduzione glaciale è possibile grazie al fatto che il ghiacciaio dei Forni è uno dei ghiacciai italiani monitorati da più lungo tempo (da fine '800) a cura dei volontari del Comitato glaciologico italiano, l'ente che da oltre 100 anni rileva le variazioni di lunghezza e superficie dei principali ghiacciai italiani.

Il Ghiacciaio dei Forni fa da cornice alla omonima valle dei Forni, che prende il via a pochi km dal centro di Santa Caterina di Valfurva. Le famose "tredici cime" fanno da contorno al ghiacciaio che incombe sulla valle.

Il sentiero di fondo valle, partenza ideale anche per passeggiate in quota, è percorribile sia a piedi che in mountainbike.

La valle è in gran parte attraversata dal Torrente Frodolfo, che proprio dal ghiacciaio prende il via, ed è caratterizzata da vasti boschi e pascoli d’alta quota. Nella valle numerose sono le specie di animali selvatici presenti e che i visitatori potranno osservare, a partire dalle tante marmotte coi loro caratteristici fischi di richiamo o dai rapaci che volteggiano nel cielo.

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