mercoledì 6 luglio 2016

LA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA

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La provincia di Monza e della Brianza è una provincia istituita l'11 giugno 2004, e divenuta operativa nel giugno 2009 con l'elezione del primo consiglio provinciale. La provincia di Monza e della Brianza è nata dallo scorporo di una porzione di territorio della allora provincia di Milano (ora Città Metropolitana).

Capoluogo della provincia è Monza, già residenza estiva del regno longobardo all'epoca di Teodolinda e Agilulfo e la popolazione complessiva dei 55 comuni inglobati è di oltre 858.000 abitanti. Con un'estensione di 405,49 km² è la terza provincia più piccola d'Italia, preceduta solo da quella di Prato e da quella di Trieste, ma la seconda, dopo la città metropolitana di Napoli, come densità di popolazione e la ventunesima su 110 come popolazione.

La superficie urbanizzata della provincia di Monza e della Brianza è più alta rispetto alla media delle province italiane: l'indice medio di consumo di suolo, calcolato come rapporto tra superficie urbanizzata e superficie totale, supera infatti il 53%, la più alta percentuale fra le province lombarde. I comuni più urbanizzati sono Lissone, Vedano al Lambro e Bovisio Masciago, che arrivano anche a superare l'80% di indice di consumo di suolo.

La provincia di Monza e della Brianza confina a nord con la provincia di Lecco e con la provincia di Como, a ovest con la provincia di Varese, a est con la provincia di Bergamo e con la città metropolitana di Milano, con cui confina anche a sud.

La provincia di Monza e della Brianza sorge nell'alta pianura lombarda occidentale, al margine meridionale della Brianza. Il suo territorio è attraversato principalmente dal fiume Lambro nel capoluogo, dal Seveso, dall'Adda e dal torrente Molgora nei comuni circostanti.

La provincia di Monza e della Brianza ha assunto proprio questa denominazione ufficiale, anziché quella di provincia di Monza o di Monza-Brianza, perché risulta essere una provincia composta. Infatti è costituita:da Monza e da una parte del monzese storico;
dai comuni della bassa Brianza, "quella ex milanese", cioè la maggioranza relativa dell'intero territorio della Brianza.
La nuova provincia è schematicamente suddivisibile in diverse zone:
Monza, terza città della Lombardia per numero di abitanti, e parte del monzese storico.
Bassa Brianza occidentale, corrispondente in parte alla valle del fiume Seveso;
Bassa Brianza centrale nord e sud, corrispondente in parte alla valle del fiume Lambro;
Bassa Brianza orientale, corrispondente in parte alla valle del torrente Molgora.

Sono compresi nella zona della bassa Brianza occidentale i comuni di Barlassina, Bovisio-Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Meda, Misinto, Seveso e Varedo.

Sono compresi nella zona della bassa Brianza centrale nord i comuni di Albiate, Besana in Brianza, Briosco, Carate Brianza, Correzzana, Giussano, Renate, Triuggio, Veduggio con Colzano e Verano Brianza.

Sono compresi nella zona della bassa Brianza centrale sud i comuni di Biassono, Desio, Lesmo, Lissone, Macherio, Muggiò, Nova Milanese, Sovico e Vedano al Lambro.

Il comune di Seregno, confinante fra l'altro con i comuni di Lissone e Desio, è appartenente alla bassa Brianza centrale sud, anche se alcuni lo attribuiscono alla bassa Brianza occidentale ed altri ancora alla bassa Brianza centrale nord.

Sono compresi nella zona della bassa Brianza orientale i comuni di Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago di Brianza, Concorezzo, Cornate d'Adda, Mezzago, Ornago, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate e Vimercate.

La provincia di Monza e della Brianza ha indetto nell'anno 2011 un concorso artistico di idee per la realizzazione del proprio stemma. Nella seduta del Consiglio Provinciale di giovedì 13 ottobre 2011, con 22 preferenze su 29, è stato scelto il progetto presentato dal designer Lucio Brugiatelli. L'elemento simbolico rappresenta uno stemma araldico, il concept fa riferimento al significato di Brianza che deriva dal termine celtico «brig» (colle) e dalla conformazione della zona, ricca di fiumi. Il simbolo celtico di base è il Triscele, inscritto in uno scudetto, ed è stato scelto proprio per la forma geometrica che rappresenta in modo iconografico il territorio diviso dal percorso di fiumi. La giunta provinciale dal febbraio 2012, in seguito all'aggiornamento dello Statuto dell'Ente ed agli affinamenti tecnico-grafici necessari, ha ufficialmente utilizzato tale stemma.

Il vecchio logo identificativo adottato dalla provincia di Monza e della Brianza rappresentava un quadrato, come una finestra aperta sul territorio. Un simbolo aperto che ricorda le infrastrutture, la linearità della produzione industriale, il senso dell'ordine, della dinamicità della produttività. Il simbolo riassume in sé le principali radici identitarie che caratterizzano la Brianza: dal tema del paesaggio, al valore dell'associazionismo e del volontariato, fino al “saper fare” espresso dal mondo imprenditoriale.

Le principali parlate locali sono raggruppabili nel dialetto brianzolo (cui sono apparentati il dialetto di Monza o münsciasch ed i dialetti del monzese storico). Il dialetto brianzolo fa parte del ramo occidentale dei dialetti della lingua lombarda.

Nella giurisdizione ecclesiastica della Chiesa cattolica, il territorio della nuova provincia fa parte dell'arcidiocesi di Milano. Questa segue lo specifico rito ambrosiano, a cui aderisce anche la zona della Brianza, storicamente più legata a Milano. Mentre i comuni del "monzese storico": Monza, Brugherio, Villasanta ma anche Cornate d'Adda, Busnago e Roncello, in considerazione di vicende storiche complesse ed una spiccata volontà di autonomia e diversità nei confronti di Milano, seguono invece il rito romano. Le chiese e cappelle del Parco di Monza sono suddivise tra i due riti seguendo il tracciato di viale Cavriga, che unisce le due porte principali del Parco, quella di Monza e quella di Villasanta, a nord seguendo il rito ambrosiano e a sud quello romano: ciò è dovuto al fatto che solo la zona a sud del viale faceva originariamente parte del territorio comunale monzese, mentre la parte a nord vi fu aggiunta distaccandola dai comuni contigui su decreto di Napoleone in occasione della creazione del parco.

Il 3 ottobre 2009, con solenne celebrazione nel Duomo di Monza presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, all'epoca arcivescovo di Milano, il decano mons. Silvano Provasi ha annunciato il pronunciamento positivo della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti circa l'istanza di proclamazione del beato Luigi Talamoni quale patrono della nuova provincia di Monza e della Brianza.

Le più importanti arterie extraurbane sono la ex strada statale 35 dei Giovi e la strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (Valsassina).

La ex SS35, il cui tratto brianzolo è comunemente noto come superstrada Milano-Meda, ora di competenza regionale e provinciale, attraversa la provincia da nord a sud, per collegare Milano con Como.

Anche la SS36 attraversa la provincia da nord a sud, nella sua parte centrale, collegando Milano con Monza, Lecco e Sondrio. Il suo tratto urbano era congestionato dal traffico extraurbano dei lavoratori pendolari, mentre oggi è fluido grazie al tunnel urbano sotterraneo che attraversa la zona occidentale di Monza.

La mancanza di una arteria principale che attraversi la provincia trasversalmente, da est a ovest, più a nord rispetto all'autostrada A4, congestiona inevitabilmente il traffico urbano dei comuni brianzoli.

La provincia di Monza e della Brianza momentaneamente è attraversata da 4 tratte autostradali che a breve diventeranno 5:
Autostrada A4 Italia.svg Autostrada A4 Milano-Venezia;
Autostrada A51 Italia.svg Tangenziale Est di Milano (A51);
Autostrada A52 Italia.svg Tangenziale Nord di Milano (A52);
Autostrada A58 Italia.svg Tangenziale est esterna di Milano (A58) in zona di Agrate Brianza, Caponago;
Autostrada A36 Italia.svg Autostrada Pedemontana Lombarda (A36) in zona occidentale vicinanze SS35 (in progettazione).

La provincia è attraversata da importanti tratte ferroviarie:
la ferrovia Milano-Asso con la diramazione per la Stazione di Camnago-Lentate, che l'attraversa da nord a sud nella sua parte occidentale;
la ferrovia Chiasso-Milano, che l'attraversa obliquamente da nord-ovest fino a Monza, al centro, collegando il capoluogo alle stazioni di Milano e Como e alla Svizzera;
la ferrovia Monza-Molteno-Lecco, che attraversa la provincia da nord a sud nella sua parte centrale, permettendo i collegamenti tra il capoluogo e le provincie di Como e Lecco;
la ferrovia Lecco-Milano, anch'essa diretta verso nord a partire da Monza, fino alla stazione di Lecco;
la ferrovia Novara-Seregno, che attraversa trasversalmente la parte occidentale della provincia, collegandola a Saronno;
la ferrovia Seregno-Bergamo, che l'attraverso trasversalmente e verso est, collegando anche il capoluogo a Bergamo.
Nel capoluogo è presente l'importante stazione di Monza, principale nodo di scambio tra le linee provinciali, oltre ad un altro scalo ferroviario, denominato Monza Sobborghi, posta sulla linea per Molteno. Altre importanti stazioni della provincia sono:
Camnago-Lentate,
Carnate-Usmate,
Cesano Maderno,
Seregno,
Seveso.
Le reti ferroviarie brianzole sono gestite sia da Ferrovienord che Rete Ferroviaria Italiana, e i treni regionali e suburbani sono gestiti da Trenord.

In particolare, coinvolgono la provincia di Monza le linee S2, S4, S7, S8, S9 e S11.
È in fase di costruzione la stazione di Monza Bettola della Linea Rossa M1 della metropolitana milanese, situata a pochissimi metri dal capoluogo brianzolo ma comunque sul territorio di Cinisello Balsamo e quindi fuori dalla provincia monzese.

La provincia di Monza e Brianza è collegata, tramite il sistema delle tangenziali milanesi, agli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa e tramite l'Autostrada A4 all'aeroporto di Orio al Serio.

Sul territorio provinciale esistono anche due elisuperfici:
Elisuperficie dell'Ospedale San Gerardo, utilizzata per il trasporto sanitario;
Elisuperficie di Lissone, l'unica attrezzata per gli atterraggi di emergenza.

La provincia di Monza e della Brianza, è sede di circoscrizione giudiziaria, con sede principale nel capoluogo.
A Monza, in piazza Garibaldi, nel Palazzo di Giustizia, trovano sede i Tribunali civile e penale e la Procura della Repubblica, mentre ulteriori uffici decentrati si trovano in via Vittorio Emanuele II, in via Borgazzi sono presenti gli uffici del Giudice di Pace.
In viale Campania, si trovano gli uffici amministrativi della sede distaccata della Procura monzese.
A Desio, è rimasta aperta fino al 2013, per sopperire agli scarsi spazi presenti a Monza, una sede distaccata del Tribunale, chiusa a partire dallo scorso 2014, dopo il riassetto delle sedi giudiziarie e la soppressione di alcune delle sedi decentrate.

La storia e la cultura della provincia di Monza e Brianza, sono ben raccontate nei numerosi musei sparsi sul territorio:
Museo del Duomo: si trova in una serie di ambienti sotterranei all'interno del Duomo. La raccolta comprende gran parte dei tesori risalenti all'epoca della regina Teodolinda, tra cui la Chioccia con i pulcini, la Croce di Agilulfo e la famosa Corona Ferrea utilizzata per incoronare Napoleone e i Re d'Italia.
Musei civici di Monza: le raccolte dei Musei civici di Monza sono attualmente collocate nei depositi della Villa Reale di Monza, in attesa di essere trasferite nella sede definitiva. Nelle raccolte sono confluite le opere della Pinacoteca Civica e del Museo dell'Arengario;
Museo etnologico di Monza e Brianza: all'interno di Villa Reale (Monza), è in attesa di essere ricomposto dopo il restauro della reggia;
Mulino Colombo;
Museo d'Arte Contemporanea: vi ha sede la pinacoteca civica inaugurata nel novembre del 2000. Frutto di una reinterpretazione del razionalismo già presente a Lissone e in Brianza, l'edificio mantiene e valorizza la parte più significativa dell'insediamento originario: all'avancorpo preesistente, riportato al suo passato splendore e svuotato per formare un unico volume destinato ad atrio d'ingresso, viene ad aggiungersi la nuova struttura architettonica retrostante. Il museo si articola su tre livelli fuori terra e un piano interrato e ospita la raccolta derivante dalle edizioni del Premio Lissone (1946-1967), oltre che ad una ricca collezione dell'artista Gino Meloni;
Museo degli attrezzi artigianali: all'interno di palazzo Vittorio Veneto, custodisce gelosamente al suo interno una collezione di antichi strumenti artigianali appartenuti agli aritigani lissonesi, per la realizzazione delle componenti del mobile e dell'arredamento;
Museo del ciclismo Ugo Agostoni, inaugurato in occasione della 69esima edizione della Coppa Agostoni;
Museo Civico "Carlo Verri", presso il Palazzo dei Verri, oggi anche sede municipale, vi è una ricca collezione storica di attrezzi, strumenti e opere del territorio;
Museo del territorio vimercatese, insediato nella Villa Sottocasa, presenta in modo interattivo documenti e reperti relativi al territorio del Vimercatese, collocato tra Monza e Trezzo sull'Adda.


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