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sabato 2 maggio 2015

IL TORRENTE MARGORABBIA

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Il torrente Margorabbia nasce in Valganna (Ponte Inverso) e, percorrendo la valle in direzione nord, attraverso la piana alluvionale detta "Le Comunelle", forma una piccola zona paludosa circondata da ontani, salici, noccioli, frassini e betulle, per poi entrare nel piccolo Lago di Ganna.

Subito dopo attraversa il lago di Ghirla, sempre con direzione S-N. Dopo il centro abitato di Ghirla il Margorabbia piega verso ovest; lambito Cunardo, il torrente si inabissa, in prossimità del Ponte Nativo, in un complesso sistema di grotte, chiamate Pont Niv, Antro dei Morti, Grotte di Villa Radaelli e Grotte del Traforo.
Il torrente riemerge in prossimità di Ferrera, incassato tra forre e pendii molto ripidi; poco dopo si è ormai in Valcuvia e il corso d'acqua muta ancora direzione, scorrendo stavolta verso NO in una valle larga e senza asperità. Dopo aver sfiorato Mesenzana e Grantola, bagna le frazioni montegrinesi di Molino d'Anna, Riviera e Cucco, per gettarsi nel Tresa in prossimità di Germignaga.
Il torrente ha molti affluenti: tra quelli di sinistra i più importanti sono i torrenti Rancina, Boesio e Gesone; tra quelli di destra Boggione, Lisascora e Grantorella. Il Margorabbia, oggi un tranquillo corso d'acqua, nei secoli scorsi e fino agli inizi del Novecento era un torrente impetuoso e turbolento, sempre capace di tenere in apprensione le popolazioni della valle, come ampiamente testimoniato dalla cronache della stampa, che con impressionante frequenza riferiscono di devastanti alluvioni, di ponti travolti dalla furia incontenibile delle acque, di strade interrotte dai detriti trasportati dal Margorabbia e dai suoi affluenti, tra i quali si distinguevano per particolare pericolosità i torrenti Gesone e Grantorella.

Il Margorabbia è un torrente con una grossa portata d'acqua grazie al fatto di attraversare zone umide e carsiche.
Nei secoli scorsi e in parte fino al XX, gli abitanti hanno sfruttato la forza delle acque creando lungo il corso del torrente (o avvalendosi di opportune deviazioni) numerosi magli, molini e opifici.



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giovedì 12 marzo 2015

LAGO DI GANNA

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Il lago di Ganna è un piccolo lago italiano, ora riserva faunistica, situato nel territorio della Lombardia, in provincia di Varese, a un'altitudine di 390 metri s.l.m., con una profondità massima di 3 metri, ed un bacino complessivo di 0,07 km
Posto nel comune di Valganna, affiancato dalla strada statale Varesina (SS 233), ha come affluente sotterraneo il torrente Margorabbia, che diviene emissario per poi sfociare, sempre sotterraneamente, nell'adiacente lago di Ghirla. È interamente compreso nella frazione di Ganna.

Circondato da canneti di Phragmites, la superficie è coperta da ninfee, castagne d'acqua e lenticchie d'acqua, cresciute spontaneamente, mentre sulla sponda crescono salici e ontani.

Ricca la presenza nelle acque di lucci e tinche, mentre sulle sponde si individuano uccelli quali il germano reale e il migliarino di palude.


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