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martedì 26 maggio 2015

LA CHIESA DI SAN PAOLO A LEGNANO

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Dalla seconda parte degli anni sessanta, il rione Ponzella iniziò a conoscere un momento di grande espansione urbanistica. Si ebbe dunque la necessità di costruire una nuova chiesa, poiché la chiesetta del quartiere poteva ospitare al massimo un centinaio di fedeli.

Nel 1968, per edificare la nuova chiesa, venne acquistato, per 15 milioni di lire, un terreno 8500 metri quadri. Come soluzione provvisoria, in luogo della chiesa vera e propria, fu inizialmente edificato un prefabbricato.

Il 15 agosto 1970 fu eretta la nuova parrocchia, che nacque grazie all'apporto delle parrocchie legnanesi confinanti dei Santi Martiri e di San Magno, le quali rinunciarono a parte del loro territorio. La nuova parrocchia possedeva già, come luoghi di culto, la chiesa di Santa Maria Maddalena (o della Ponzella) e la cappella di San Bernardino.

La chiesa, inaugurata e benedetta dal cardinale Colombo il 26 settembre, fu dedicata a San Paolo apostolo per ricordare il 50° di ordinazione sacerdotale di Papa Paolo VI, che ricorreva in quell'anno.

L'edificio, di forma esagonale, è di linee architettoniche essenziali e la chiesa nel seminterrato, nata con tutti i limiti della provvisorietà (l'altare è ancora in legno), non ha opere d'arte di particolare pregio, salvo una tela di scuola senese del XIV secolo, attribuita a Matteo Di Giovanni, raffigurante la Madonnina (dono di don Romeo) e la copia di un mosaico del VI secolo d.C. che si trova a Ravenna nel Battistero degli Aviani con la più antica immagine conosciuta di San Paolo.



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domenica 17 maggio 2015

LA CHIESA DI SAN PAOLO A CANTU'

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La chiesa di San Paolo risale alla fine dell' XI secolo ed è caratterizzata da schema a tre navate, con abside rivolta ad est e copertura con volte a botte, che, nella seconda metà del 1600, hanno sostituito l’originaria struttura a capriate lignee.


Dal sagrato è possibile accedere alla coeva cappella della Madonnina, piccolo edificio a pianta quadrata e facciata a capanna che svela all'interno la più antica raffigurazione del borgo di Cantù, risalente ai secoli XIII e XIV.

Edificio di forma basilicale, a tre navate, subisce nel tempo non pochi rimaneggiamenti: all’origine si presentava contornato da un portico, a colonne binate, che si estendeva dalla Sacrestia all’ingresso principale, in seguito il primo tratto del portico fu sostituito con un pronao, mentre l’altro fu abbattuto per la costruzione della Cappella del Crocefisso; la navata centrale poi, a cassettoni in legno, venne sostituita con volte a botte. Elevata da Pio XII a Basilica Romana Minore, nel 1950, per intervento del Cardinale Ildefonso Schuster, la parte attuale è stata restaurata nel 1965 a cura dell’arch. Alfonso Orombelli.
Si conserva nella Sacrestia una bella tela di Camillo Procaccini (1551-1629): Apparizione del Dio biblico all’esercito (Conversione di San Paolo).
Di particolare interesse il campanile: originariamente torre in pietra del castello Pietrasanta, edificato a difesa del colle più alto del borgo di Canturio, venne completato con una cella campanaria in mattoni, a due piani, sormontata da un’alta cuspide sempre in cotto, su disegno del celebre architetto Pellegrino Tibaldi (1527-1596).

Sulle mura antiche nelle adiacenze di San Paolo, la Cappella della Madonnina, grazie al restauro che l’ha recuperata al culto nel 1961 a cura di Ottemi Della Rotta, per intervento di Mons. Giuseppe Bratti, ha rivelato all’interno reperti archeologici dei primi secoli del Cristianesimo e affreschi di Ambrogio da Vigevano e di Cristoforo Motti eseguiti nel 1514.
Sono rappresentati, nell’abside, l’immagine della Madonna circondata da angeli con i monumenti principali del Borgo di Canturio e, ai lati, episodi della vita di Cristo: nascita, circoncisione e adorazione dei Magi.
Alla sinistra della Cappella, si può ancora ammirare la Porta degli Archinzi, detta Ferraia, costruita dalla famiglia Grassi nel 1324 contemporaneamente alla grosse mura che si estendevano per circa un miglio, e alle 35 Torri erette a fortificazione del Borgo feudale, in seguito alla proclamazione dell’indipendenza dal dominio visconteo di Milano.



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mercoledì 6 maggio 2015

ISOLE DEL LAGO D' ISEO : ISOLA SAN PAOLO



L'isola di San Paolo è una piccola isola che sorge nel lago d'Iseo, insieme all'isola di Loreto e a sud della ben più estesa Monte Isola. È di proprietà privata.

Le prime notizie sull’isola di San Paolo risalgono al novembre del 1091, quando due famiglie di nobili locali la donarono ai monaci di Cluny, che vi edificarono un monastero.
Tuttavia a causa di difficoltà economiche gli edifici e la chiesa caddero ben presto in rovina, tanto che l'isola venne affittata ad alcuni pescatori.
Verso il 1400 l'importanza strategica del luogo spinse la famiglia Fenaroli a farne una base per le proprie truppe navali.
Con l'avvento della Serenissima San Paolo passò ai frati Francescani che, con un durissimo lavoro, riuscirono a rendere vivibile l'isoletta.
La soppressione dei conventi da parte di Napoleone verso la fine del 1700 non incluse San Paolo, ma venne ideata una permuta che avrebbe consentito ai frati di riaprire il convento soppresso di San Francesco in Iseo.
Alla fine del XIX secolo la famiglia Berardelli cercò di impiantare sull’isola una fabbrica di lamiera stagnata, a cui si opposero le consorelle delle Beate Capitanio di Lovere, intenzionate a trasformare il convento in un lazzaretto.
Successivamente i fratelli Galbiati, nuovi proprietari di San Paolo, demolirono parte del convento e trasformarono quello che ne rimaneva in un albergo (che non ebbe molta fortuna).
Agli inizi del '900 il complesso venne venduto al milanese Trabattoni, che si rese responsabile del completo smantellamento della chiesa e dei pochi resti del monastero, prima di fuggire in America pieno di debiti, dove vendette l’isola a Basilio Cittadini, che vi edificò una sontuosa villa divenuta in breve tempo cenacolo di scienziati, giornalisti, diplomatici, scultori e architetti, regalando un momento di gloria all'isoletta.
Oggi l'isola di S. Paolo appartiene ai Beretta, che vi curano la villa e il giardino all’inglese.

Verso la fine dell’800, da fonti ormai certe, siamo in grado di poter affermare che l’isolotto era raggiungibile a piedi attraverso una strada che giungeva da Sensole, in alcuni periodi dell’anno, quando l’acqua era più bassa.
Ancora oggi, visibile sott’acqua, a pochi metri dallo scafo della barca si può vedere parte dell’antico sentiero che congiungeva le due isole.
L’isola di San Paolo resta ad oggi uno dei punti più pescosi del lago d’iseo: coregoni, lucci, pesci persici e tinche.
Molti sono i pescatori che si ritrovano a pescare attorno all’isola che grazie ai suoi fondali svariati, bassi per certi tratti con piane di diversi metri che non scendono al di sotto dei 9 metri, fino ad arrivare a profondità variabili che tocano anche i 100 metri.




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