martedì 21 aprile 2015

LE CASCATE DI CITTIGLIO

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Il Parco delle Cascate di Cittiglio è uno dei luoghi più suggestivi della Valcuvia. E' un percorso che risale il torrente San Giulio che nel suo corso forma tre belle cascate. I tre salti d'acqua sono situati alle quote 324, 383 e 474 e sono alte rispettivamente 43, 51 e 56 m. Solo la prima cascata è facilmente raggiungibile. Il sentiero che porta alla seconda e alla terza cascata è interrotto da varie frane e sradicamenti di grossi alberi.  Per evitare che escursionisti occasionali possano trovarsi nei guai sono stati posti cartelli e segnalazioni di divieto di accesso sul sentiero che sale alla seconda e terza cascata.

Dopo Laveno e poco distante dal lago Maggiore, si estende una valle incontaminata con un bosco fitto che protegge le famose Cascate di Cittiglio, un’oasi dalla bellezza selvaggia da assaporare di passo in passo. La difficoltà nel raggiungere le tre cascate dipende dalla folta vegetazione con pini e castagni che nascondono queste acque, oggi tra le più limpide del territorio.

Le cascate nascono dal torrente San Giulio e sono unite tra loro mediante dei percorsi molto suggestivi da fare con estrema cautela e con l’abbigliamento adatto. Se la prima cascata, infatti, si può raggiungere mediante un agile sentiero, ideale da percorrere anche per i più piccoli, per le altre due cascate il sentiero lascia spazio ai boschi con un percorso più ripido fra gli alberi.

Su queste terre e su queste tre cascate esiste anche una leggenda, un racconto che da tempo immemore si tramanda di padre in figlio. Questo territorio, infatti, era ambito dalle legioni romane che volevano impossessarsene per poter attaccare il nemico sul fronte straniero. Le popolazioni del luogo, però, per difenderlo, cercarono di deviare il corso del torrente così da rendere il territorio troppo pericoloso. Un condottiero, Guidon, chiese aiuto al resto del villaggio per creare una diga in legno che fu realizzata in pochissimo tempo. All’arrivo dei romani, poi, la diga doveva essere aperta ma un giovane di nome Cardan, accompagnato dal suo cane, cadde e si ruppe una gamba. Il fedele amico a 4 zampe, intuendo il grande pericolo, abbaiò così da permettere alla popolazione di aprire la diga e salvare il territorio.


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