domenica 14 giugno 2015

LA CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO A BRESCIA



La chiesa fu fatta costruire nel lontano 395, quando il Vescovo Gaudenzio fece costruire una piccola cappella, per conservare le reliquie dei Santi Nazaro e Celso, provenienti da Milano. Nel XI secolo si parla in qualche documento di questa “cappella”, divenuta ormai chiesa.
Per alcuni secoli la chiesa è stata “collegiata” . Vi servivano all’inizio 5 sacerdoti, che vivevano sotto la regola di S. Agostino. Col tempo i canonici arrivarono a 11. Dovevano solo confessare senza predicare. La chiesa faceva da riferimento per i numerosi abitanti della campagna a sud di Brescia. Diventata parrocchia, San Nazaro e Celso fa parte dell’unità parrocchiale del centro storico di Brescia.
L’attuale edificio fu fatto erigere tra il 1752 e il 1780, e acquisì le monumentali forme classicheggianti. Al suo interno nel presbiterio si conserva un’opera pittorica tra le più importanti della città il “Polittico Averoldi”, commissionato a Tiziano Vecellio da Altobello Averoldi, Vescovo bresciano, nel 1520.
Il maestoso interno è a navata unica , con una serie di cappelle laterali
Le forme imponenti e classicheggianti le furono conferite nella seconda metà del Settecento. La navata propriamente detta è separata da 2 enormi colonne corinzie dal vestibolo d’ingresso. Per ogni lato ci sono cinque cappelle, che ospitano dipinti preziosi, da segnalare le opere del Moretto e Romanino.
Nella chiesa sono anche conservate le sculture funerarie commissionate nel 1522, da Averoldi, per la propria tomba
I Santi Nazaro e Celso sono martiri romani. Subirono il martirio a Milano, durante la persecuzione di Nerone e furono sepolti a Porta Romana. Nel 395 il grande Vescovo di Milano Sant’Ambrogio, fece riesumare i resti, assieme ad altri martiri per darne degna sepoltura, Ambrogio in quell’anno donò una reliquia dei due martiri al Vescovo di Brescia San Gaudenzio.

La facciata neoclassica è imponente, e presenta otto colonne corinzie con a capo un timpano triangolare attorno al quale sono presenti sette statue richiamanti altrettante figure religiose di santi.

L'interno è a navata unica con cinque cappelle minori per lato, un ampio presbiterio e un'abside semicircolare. In testa alla navata si apre un vasto pronao che fa da atrio d'ingresso alla navata stessa, dalla quale è separato mediante due colonne corinzie giganti che fungono da portale d'ingresso interno. La copertura è data da una volta a botte unghiata su tutta la navata, cupola su base ellittica sul presbiterio e infine semicupola sull'abside. Decora le pareti una successione unitaria di lesene corinzie che inquadrano le cappelle e sorreggono una trabeazione continua, sulla quale si imposta la volta.

Nella chiesa e nei locali della collegiata sono custodite numerose e importanti opere d'arte, raccolte e commissionate dal Capitolo nel corso dei secoli e per la maggior parte preservate dopo l'integrale ricostruzione settecentesca. Fra di esse si ricordano:

Il Polittico Averoldi, capolavoro giovanile di Tiziano, datato 1522 e commissionato da Altobello Averoldi, nunzio apostolico a Venezia. Opera di chiara derivazione michelangiolesca, è un polittico composto da cinque tavole raffiguranti il Cristo risorto (al centro), i Santi Nazaro, in basso a destra, e Celso, in basso a sinistra, accompagnato da San Sebastiano e dal committente Altobello Averoldi, mentre in alto troviamo la scena dell'Annunciazione a Maria divisa in due riquadri: l'Angelo annunciante a sinistra e la Vergine annunciata a destra. L'opera, oltretutto, arrivò in sostituzione di un polittico di Vincenzo Foppa, del quale oggi rimane la Natività di Gesù nella chiesa di Santa Maria Assunta a Chiesanuova, quartiere nella zona ovest di Brescia e due pannelli laterali raffiguranti Santa Apollonia e San Giovanni Battista, oggi custoditi nella Pinacoteca Tosio Martinengo.
Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco d'Assisi e Nicola di Bari del Moretto, secondo altare sinistro, databile al 1534 circa. Eseguita negli anni della sua maturità artistica, l'opera rappresenta il punto d'arrivo dell'evoluzione stilistica del Moretto in fatto di pale d'altare, diventando la maggiore opera di questo periodo e uno dei massimi capolavori di tutta la sua carriera artistica. Il dipinto era il pannello principale di un polittico, oggi smembrato e conservato parte nella chiesa e parte nella casa canonica.
Cristo in passione con Mosè e Salomone del Moretto, terzo altare destro, databile al 1541-1542. L'opera, spesso giudicata di bassa qualità e tensione spirituale dalla critica storica e moderna, si colloca nella piena maturità artistica del pittore e cede ormai il passo a forme più manieriste, perdendo molte caratteristiche dell'arte rinascimentale giovanile. Eseguita su commissione della scuola del Santissimo Sacramento attiva nella chiesa, possiede un accento notevolmente didattico, dato in particolare dalle iscrizioni sulle lapidi rette dai personaggi.
Adorazione dei pastori con i santi Nazaro e Celso del Moretto, quarto altare sinistro, databile al 1540 circa.
Madonna col Bambino tra i santi Lorenzo e Agostino di Paolo da Caylina il Vecchio, databile tra il 1460 e il 1480.
Polittico di San Rocco di Antonio Gandino, 1590 circa.
Martirio di san Bartolomeo, di Antonio Zanchi, post 1680
Adorazione dei Magi di Giambattista Pittoni, 1740.
Morte di san Giuseppe di Francesco Polazzo, 1738

Sulla cantoria in Cornu Evangelii, situata sulla parete sinistra del presbiterio, vi è l'organo Amati-Fusari e Frigerio, ossia il risultato della riforma, compiuta nel 1925, del precedente strumento opera di Luigi Amati, costruito nel 1803, modificato da Angelo Amati nel 1875 e da Diego Porro e Giovanni Maccarinelli nel 1889. La mostra è collocata entro una ricca nicchia cassettonata incorniciata fra due lesene corinzie dipinte a finto marmo con dorature; essa è costituita da un'unica cuspide con ali laterali formata dalle canne appartenenti al registro di Principale 8'. L'organo è a trasmissione pneumatica-tubolare ed ha due tastiere di 58 tasti ciascuna e una pedaliera di 27 note.




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