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martedì 3 gennaio 2017

2017



In cifre arabe si scrive 2017 (oppure con il separatore delle migliaia: 2.017), in numeri romani diventa MMXVII.
Il corrispondente numerale ordinale è duemiladiciassettesimo. A volte l'ordinale viene indicato nella forma mista 2017esimo.

Come sostantivo al maschile indica il numero e il segno che lo rappresenta. Ad esempio: duemiladiciassette è formato da 4 cifre.

Il numero 2017 nella numerazione in base 16 (sistema esadecimale) viene rappresentato con 07E1. Nella notazione scientifica si esprime in questo modo:
2,017 x 10 3 oppure 2,017E+3
È un numero primo. Ha due divisori, la lista completa è: 1, 2017. La somma dei suoi divisori (funzione sigma) è duemiladiciotto, l'aliquot (somma dei divisori propri) è uno.

La parola duemiladiciassette è formata da diciotto lettere, nove vocali e nove consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: ss, tt. Lettere più presenti: e (tre), i (tre).

La terza guerra mondiale che, sia pure in maniera frammentata e "non convenzionale" sembra ormai in corso, come ha ricordato lo scorso anno da Papa Francesco di ritorno dal suo viaggio in Corea. C'è chi dice che sarebbero ormai 40 milioni di vittime e che il conto potrebbe ulteriormente salire a causa di una nuove e definitiva crisi mondiale destinata a scoppiare entro il 2017. Una data non casuale, visto che corrisponde al compimento dei 100 anni dalle apparizioni della Madonna di Fatima, anno a partire dal quale secondo alcuni si sarebbe aperto quel "secolo del diavolo" concesso da Dio per mettere alla prova la sua Chiesa e gli uomini su tutta la terra.

In alcune interpretazioni dei segreti di Fatima (il terzo, rivelato nel 2000 per volere di Papa Giovanni Paolo II, sarebbe tuttora incompleto, essendo stata rivelata per alcuni solo la metafora e non la profezia vera e propria) si fa riferimento all'Apocalisse di San Giovanni e alla seconda venuta di Cristo sulla Terra. In particolare con l'avvio di questa terza guerra mondiale "non convenzionale" si sarebbe già avuta l'apertura del Secondo Sigillo della Rivelazione, mentre il crollo dell'economia mondiale corrisponderebbe all'apertura del "Terzo Sigillo ed una pandemia mondiale (potrebbe trattarsi di Ebola, la cui diffusione in linea teorica potrebbe essere agevolata dall'azione dell'Isis) all'apertura del Quarto Sigillo.

Sono questi tre sigilli, dei sette di cui parla Giovanni, i più terribili per l'umanità e potrebbero trovare corrispondenza in alcuni dei dieci segreti di Medjugorje, non ancora rivelati ma che dalle rare dichiarazioni dei veggenti sappiamo essere in alcuni casi "bellissimi", in altri "terribili".



Il futuro non è tuttavia scritto, altrimenti l'umanità non avrebbe scampo e si vuoterebbe di ogni significato il libero arbitrio: la stessa Madonna nelle apparizioni di Fatima e Medjugorje ha fatto capire che grazie alle preghiere e all'impegno degli uomini di buona volontà è possibile mitigare, anche se non cancellare del tutto, le prove più terribili che il futuro ci presenterà. Così la speranza degli studiosi di fede cristiana è che nel 2017 vi sarà l'apertura del Primo Sigillo, con una grande vittoria morale della Chiesa e la seconda venuta del Cristo in Terra.

Curiosamente anche tutto un altro genere di studiosi è convinto che nel 2017 qualcosa di grande, in positivo o negativo che sia, è destinato ad accadere: secondo il professor Sergei Markov (membro dell'Accademia delle scienze militari e docente dell'Università statale di Mosca) la teoria delle onde lunghe elaborata dall'economista Nikolaj Kondatriev, secondo cui nella storia esistono dei cicli di 40-60 anni di sviluppo economico e tecnologico che tendono a ripetersi aprendosi e chiudendosi con crisi e guerre di portata planetaria, porta a individuare sei cicli tra il 1803 e il 2060. Il quinto di questi sei cicli, nel quale vivremmo al momento, si concluderà secondo Malkov nel 2017 con eventi cataclismatici quanto i cicli che l'hanno preceduto.

Il 21 agosto del 2017 è prevista una grande eclissi di Sole che, secondo alcuni teorici, segnerà l’inizio dell’Apocallise e la conseguente fine del mondo. L’eclissi sarà totale in tutti gli Stati Uniti, e sarà la prima volta in oltre un secolo che gli interi USA resteranno al buio. Quanto basta secondo alcuni per prendere in mano l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocallise di Giovanni, e cercare i segni della fine del mondo. Effettivamente nel testo, noto anche come Libro delle Rivelazioni, si parla di una donna incinta, vestita di raggi di Sole e con la Luna ai suoi piedi. La donna sarà cacciata da un drago a sette teste, che vorrà mangiarne il figlio, ma verrà salvata da un esercito di angeli.

Bisogna sottolineare che lo stesso libro dice chiaramente che nessuno può conoscere la data esatta dell’Apocalisse, ma ad ogni insolito fenomeno celeste c’è sempre qualcuno che lancia moniti allarmistici. Nel 2017 cadrà però anche un anniversario che suona come una sinistra coincidenza: lo stato di Israele, istituito nel 1947 dopo la Seconda Guerra Mondiale, compirà 70 anni, la durata esatta di una generazione biblica. Pare che anche un rabbino del XII secolo, Judah Ben Samuel, abbia predetto la fine del mondo per il 2017.

Numerosissime previsioni apocalittiche precedenti si sono sempre rivelate errate, come quelle relative all’iconico anno 2000 o al 2012, anno che secondo la civiltà Maya doveva segnare la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. Se questa previsione dovesse rivelarsi esatta e l’Apocalisse dovesse cominciare nel 2017 la cronologia dell’avverarsi di tutte le profezie, fra guerre ed eventi cosmici vari, dovrebbe portarci alla fine definitiva del mondo per il 2024.

In realtà un’eclissi di Sole è un fenomeno ottico naturale scientificamente spiegabile e prevedibile che non ha nulla di magico o arcano. L’eclissi di sole dell’agosto 2017 sarà visibile, ma solo parzialmente, anche in alcune parti dell’Europa Occidentale. Il Regno Unito assisterà all’eclissi parziale nella sua interezza, mentre per spagnoli e francesi il Sole tramonterà proprio nel mezzo dello spettacolo. In Italia, Germania e in tutta l’Europa dell’Est invece non ci sarà nulla da vedere, perchè all’inizio del fenomeno il Sole sarà già tramontato, sperando che questo almeno ci salvi dall’Apocalisse.



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martedì 31 marzo 2015

APRILE....DOLCE DORMIRE....

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« Aprile,
dolce dormire. »

« Nel mese d'aprile,
aspro ragliare e dolce dormire. »

Aprile, dolce dormire è un proverbio popolare a sfondo laico, dato che si occupa delle abitudini indotte dalle caratteristiche meteo del mese di aprile, tra le quali vi è anche il primo caldo, una sorta di agiatezza e soprattutto un senso di stanchezza causato dal tepore di questo periodo annuale.

Anche se i due eventi non sembrerebbero molto collegati, bisogna ricordare che in questo mese, e soprattutto in quello successivo, gli asini iniziano ad entrare in amore e quindi ragliano a profusione non curandosi troppo del dolce sonno del malcapitato loro vicino.


« Aprile,
dolce dormire
e forte sospirare;
i granai sono vuoti
e le botti cominciano a sonare. »


Questo proverbio contadino ci ricorda che proprio nel momento dell'anno in cui il lavoratore tende alla pigrizia, le riserve iniziano a scarseggiare.


« Aprile,
dolce dormire
gli uccelli a cantare
e gli alberi a fiorire. »

In questo mese, la natura, anziché dormire, si ravviva completamente.


« Con giorni lunghi al sonno dedicati
il dolce Aprile viene. »

Il passo della Canzone dei dodici mesi di Francesco Guccini dedicato al mese di aprile fa riferimento a questo proverbio con le parole.


« Quando tuona d'aprile
buon segno per il barile. »
« D'aprile
ogni goccia val mille lire. »

« La prim'acqua di aprile
vale un carro d'oro con tutto l'assile. »

Le prime piogge di aprile sono auspicate e invocate perché utili soprattutto ai contadini ed il loro valore è inestimabile.

Aprile ogni goccia un barile è un proverbio popolare a sfondo laico, appartenente al genere agricolo-meteorologico, dato che si occupa delle caratteristiche meteorologiche del mese di aprile, tra le quali vi è anche la pioggia, che è propedeutica per l'agricoltura e soprattutto per la vite.

I morti venivano cremati, il corpo di Sant' Andrea bruciò ma il cuore rimase intatto.

« ...le dolci acque di aprile...
valgon più che il trono di Salomone. »

In alcune regioni, come la Sardegna al posto del trono di Salomone, viene indicato il carro d'oro di Re Davide. E questa è un'antica leggenda sarda che si riferisce ad una celebre frase pronunciata da Sant'Andrea, che si rivolse al popolo prima di salire in cielo. La leggenda prevede una serie di incantesimi particolari che riguardano le mele ed il santo, dato che il suo cuore non bruciò assieme al resto del corpo, ma, secondo la leggenda si convertì proprio in una mela che talvolta riappare e fa compiere prodigi.

« Val più un'acqua tra aprile e maggio
che i buoi col carro. »


Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano, ed il secondo della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno nell'emisfero australe, conta 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile.

Secondo alcune interpretazioni, il nome deriva dall'etrusco Apro, a sua volta dal greco Afrodite, dea dell'amore, a cui era dedicato il mese di aprile. Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si "schiudono" piante e fiori.


L'ariete (21 marzo - 20 aprile) è il primo segno dello zodiaco: passionale, impulsivo e testardo è un segno energico ed attivo.

Il segno dell’Ariete è il primo dello zodiaco, quello che apre la strada agli altri. Davanti a sé apparentemente non ha nulla, tutto è da costruire, appunto per questo è il simbolo degli inizi, degli avvii.
E’ anche il segno della primavera, perché proprio nel giorno dell’equinozio inizia il suo mese di decorrenza. In questo periodo l’aria si fa più calda, le forze della terra cominciano a svegliarsi e a manifestarsi, lo slancio vitale è percepibile nell’aria, lo stesso slancio vitale che caratterizza il temperamento di chi nasce in Ariete, che è espansivo, dinamico, impulsivo, irruente, aggressivo.
La sua scoppiettante energia lo porta ad agire, a dirigersi verso un obiettivo incurante di ciò che accade attorno. E’ il più entusiasta di tutti i segni, quello che ama prendere iniziative, che sa guidare gli altri verso una tappa.


LEGGI ANCHE : http://pulitiss.blogspot.it/2015/03/il-piu-bel-pesce-pesce-d-aprile.html



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venerdì 20 marzo 2015

BUONGIORNO PRIMAVERA

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Il sole, batte con le dita d'oro
alle finestre. Uno squittio sottile
è sui tetti. Nell'orto la fontana .
ricomincia a cantare. E’ primavera.
Le chiese, i alto, con le croci accese,
i monti immensi con le cime rosa,
le strade bianche con gli sfondi blu.
E primavera. E’ primavera. Il cielo
spiega gli arazzi delle nubi al vento,
l'albero gemma, verzica la terra.
Nel cortile la pergola è fiorita.
Ai balconi, le donne in vesti chiare. E il mare
ha un riso azzurro e un brivido di seta.


Nell'originale calendario giuliano, promulgato da Giulio Cesare, l'equinozio di primavera cadeva il 25 marzo. La ragione dell'odierno spostamento al 21 marzo si lega alle motivazioni stesse della messa in essere del calendario gregoriano. Gregorio XIII, infatti, intendeva ripristinare l'allineamento fra date del calendario ed eventi astronomici esistente al tempo del Concilio di Nicea, svoltosi quasi quattro secoli dopo la vita del famoso politico. La riforma gregoriana, quindi, non recuperò i tre giorni del 29 febbraio degli anni 100, 200 e 300 né il quarto giorno, che si era già aggiunto a causa del caos nell'applicazione del giorno bisestile intervenuta fra l'omicidio di Cesare e il definitivo decreto di riordino di Augusto dell'anno 8. Fu così che l'equinozio fu stabilmente spostato di quattro giorni rispetto alla sua data originaria.

L'equinozio (dal latino æquinoctium, ovvero «notte uguale» in riferimento alla durata del periodo notturno uguale a quello diurno) è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit, ovvero esattamente perpendicolare al terreno, all'equatore. Esso avviene due volte durante l'anno solare e, in tale momento, il periodo diurno (ovvero quello di esposizione alla luce del Sole) e quello notturno sono uguali, giungendo i raggi solari perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra.

Gli equinozi occorrono a circa sei mesi di distanza l'uno dall'altro, più precisamente a marzo e a settembre del calendario civile; analogamente ai solstizi, essi sono convenzionalmente assunti come momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra. Nell'emisfero boreale l'equinozio di marzo segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l'estate e introduce l'autunno. Viceversa accade nell'emisfero australe, dove l'autunno entra all'equinozio di marzo e la primavera in quello di settembre.

La festa del Nuovo Anno, nell'antica Mesopotamia, fa riferimento all'equinozio primaverile. In quanto la data di tale avvento, coincide con il segno zodiacale dell'Ariete, simbolo del Dio nazionale Marduk.
Sham El Nessim era un'antica festività egiziana le cui tracce risalgono a circa 4700 anni fa. Resta una delle feste pubbliche Egiziane, cade il lunedì e coincide con l'equinozio di primavera.
I calcoli per il giorno di Pasqua nella Chiesa Cristiana (la prima domenica dopo la prima luna piena contemporanea o successiva all'equinozio di marzo), usa la sua definizione specifica dell'equinozio - che capita sempre il 21 marzo. Il giorno di Pasqua può capitare al più presto il 22 marzo, ma mai oltre il 25 aprile.
All'equinozio si collega anche la festività cristiana dell'Annunciazione e i vari capodanni ad essa legati come quello toscano e quello veneto, in uso fino al XVIII secolo.
L'equinozio di marzo segna il primo giorno dell'anno per una varietà di calendari, inclusi il calendario Iraniano, il calendario Bahá'í. Il festival Persiano (Iraniano) del Naw-Ruz viene celebrato in questo giorno. Nell'antica mitologia persiana Jamshid, il re mitico della Persia, ascese al trono in questo giorno e ogni anno quest'evento viene commemorato con feste per due settimane. Queste feste rievocano la storia della creazione e l'antica cosmologia del popolo Iraniano e Persiano. È un giorno di festa anche per l'Azarbaijan, l'Afghanistan, l'India, la Turchia, Zanzibar, l'Albania e diversi paesi dell'Asia Centrale, è festa anche per i Kurdi. È inoltre una festività Zoroastrina, è anche un giorno sacro per i seguaci della Fede Bahá'í e per i musulmani Ismaili Nizari comunemente chiamati come gli Aga Khanis.

Durante l'equinozio di primavera si celebra il Sabbat Wiccan di Ostara (o Eostar) mentre durante l'equinozio di autunno si celebra il Sabbat Wiccan di Mabon.
In Giappone il giorno dell'equinozio di primavera (marzo) (春分の日 Shunbun no hi) è una festa nazionale ufficiale che si trascorre visitando le tombe di famiglia e celebrando le riunioni di famiglia. In modo del tutto simile a settembre c'è un giorno dell'equinozio d'autunno (秋分の日 Shūbun no hi).
Il primo giorno dell'anno per i Tamil e i Bengali segue lo zodiaco Hindu ed è celebrato rispetto all'equinozio di primavera siderale (14 aprile). Quello Tamil viene festeggiato nello Stato Tamil Nadu nell'India del Sud, l'altro viene festeggiato in Bangladesh e nello Stato del Bengala Ovest nell'India dell'est.
Il giorno del Pianeta Terra venne celebrato inizialmente il 21 marzo 1970, giorno dell'equinozio. Attualmente è celebrato in diversi Stati il 22 aprile.
In molti Paesi arabi il Giorno della Madre viene celebrato nell'equinozio di marzo.
La Giornata Mondiale della Narrazione è una celebrazione globale dell'arte orale della narrazione che viene celebrata ogni anno durante l'equinozio di primavera nell'emisfero nord, mentre il primo giorno dell'equinozio di autunno nell'emisfero sud.

Nelle culture pagane l'arrivo della primavera viene festeggiato ogni anno, poiché questa stagione viene vista quale periodo di rinnovamento e di fertilità e viene rappresentata tramite l'allegoria del ritorno di Persefone alla madre Demetra dopo il suo soggiorno con Ade negli inferi.

Secondo alcune tradizioni viene rappresentata anche come l'avvento della vita e la resurrezione della natura dopo il lungo inverno. La festa di primavera prevede cerimonie che comprendono riti che vanno ad onorare il ritorno del sole dopo il freddo dell'inverno, fatto di brevi ore di luce, neve e notti tempestose. Per le tradizioni pagane la primavera porta la promessa di giornate più lunghe e più calde che offrono vivificante forza e calore.


Tra le festività pagane dell'equinozio di primavera troviamo la "Festa degli alberi" legata al culto della divinità romana "Anna Perenna" e i Misteri Eleusini.




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venerdì 30 gennaio 2015

BEN ARRIVATO FEBBRAIO






Febbraio è il secondo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed è l'unico che conta di 28 giorni (29 negli anni bisestili). Viene dopo gennaio e prima di marzo ed è il terzo ed ultimo mese dell'inverno nell'emisfero boreale, dell'estate nell'emisfero australe.

Astrologicamente febbraio incomincia con il sole nell'Acquario e termina con il sole nei Pesci, mentre astronomicamente incomincia con il Capricorno e termina con l'Acquario.
Il nome del mese deriva dal latino februare, che significa "purificare" o "un rimedio agli errori" dato che nel calendario romano febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris, i quali avevano il loro clou il giorno 14. Tale ricorrenza pagana sembrerebbe poi essere confluita nel culto cristiano tributato in onore a Santa Febronia, poi soppiantata da San Valentino e trasferita al 25 giugno. Assieme a gennaio è stato l'ultimo mese aggiunto al calendario, poiché i romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi. Secondo i miti, fu Numa Pompilio, nel 700 a.C., a inserirli entrambi per potere adattare al calendario l'anno solare: il febbraio originale conteneva 29 giorni (30 in un bisestile). Augusto avrebbe rimosso in seguito un giorno di febbraio per aggiungerlo al mese in suo nome, agosto, (rinominato da Sestilio), in modo che il mese dedicato a Giulio Cesare, luglio, non fosse più lungo. Questo fatto, provato da poche fonti non certissime, è contestato da molti storici che reputano più probabile un febbraio da sempre di 28 giorni.

Nominalmente febbraio era l'ultimo mese dell'anno romano, che iniziava a marzo. Poiché i calcoli calendariali antichi erano imprecisi, alcune volte i sacerdoti romani inserirono un mese di inframezzo, Mercedonius, dopo febbraio, per riallineare le stagioni.

Nomi storici di febbraio sono l'anglosassone Solmoneth ("mese del fango") e Kale-monath così come il corrispettivo carolingio Hornung.

Nel vecchio calendario giapponese, il mese è chiamato Kisaragi (如月, 絹更月 or 衣更月, che letteralmente significa "il mese del cambio di vesti"). Altro nome nipponico è Mumetsuki (梅見月, che significa letteralmente "il mese in cui si vedono i fiori di prugno") o Konometsuki (木目月, "il mese nel quale gli alberi prendono nuova vita"). In finlandese, il mese è chiamato helmikuu, "mese della perla".

Febbraio è conosciuto come Black History Month ("Mese della storia nera") negli USA e Canada.
Curiosità del mese:
-Febbraio inizia lo stesso giorno di marzo e novembre nell'anno normale, e di agosto nell'anno bisestile.
Febbraio nell'emisfero boreale è l'equivalente stagionale di agosto in quello australe e viceversa.
La pietra del mese è l'ametista.
Il fiore del mese è la violetta o la primula.
In alcuni casi è esistito anche un 30 febbraio: è stato introdotto in Svezia nel 1712 e in Unione Sovietica nel 1930 e 1931. Secondo il De Anni Ratione di Giovanni Sacrobosco (1235) esso è stato in uso anche a Roma per alcuni anni a cavallo tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.
Il giorno della settimana che di anno in anno corrisponde al 28 febbraio, o al 29 se l'anno è bisestile, è lo stesso che corrisponde al 4/4, 6/6, 8/8, 10/10 e 12/12 e per i mesi dispari al 9/5, 5/9, 11/7 e 7/11. Per esempio, visto che il 28 febbraio 2010 era una domenica, sono stati delle domeniche anche il 4 aprile, il 9 maggio, il 6 giugno, l'11 luglio, l'8 agosto, il 5 settembre, il 10 ottobre, il 7 novembre e il 12 dicembre di quello stesso anno..

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