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martedì 28 aprile 2015

IL MONTE SASSO DEL FERRO

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Da Laveno Mombello, uno fra i più suggestivi e pittoreschi centri turistici della sponda lombarda del Lago Maggiore, si sale dolcemente con un impianto di comode telecabine biposto, fino quasi alla sommità del monte Sasso del Ferro (alt. m. 1.100 circa) da dove si può ammirare, nel silenzio solenne della natura, un grandioso e incantevole panorama sul Lago Maggiore, le Alpi, le Prealpi, i laghi lombardi e la pianura Padana.

Il Sasso del Ferro, che si innalza sopra la cittadina di Laveno Mombello, sulla sponda varesina del Lago Maggiore, supera i 1000 metri d'altitudine ed è raggiungibile con una comoda e veloce cabinovia che, partendo dal centro di Laveno, raggiunge la vetta in circa quindici minuti, nei pressi di un'altura nota come Poggio Sant'Elsa; tale impianto, recentemente ristrutturato e riqualificato grazie all'intervento tecnico ed economico della Provincia di Varese, è da sempre stato determinante per lo sviluppo turistico del luogo e ha facilitato i collegamenti con la sommità del Sasso del Ferro.

Via strada, è invece possibile raggiungere la cima del Sasso del Ferro partendo dalla località Casere di Laveno (la strada sale dal centro abitato di Cittiglio) effettuando poi un'escursione a piedi lungo i boschi della valle. Una volta giunti in vetta, si ha la sensazione di essere avvolti nella natura e, nelle giornate di bel tempo, è possibile anche osservare il Monte Campo dei Fiori, i laghi della zona, la Val Grande, fino ad intravedere la maestosa catena alpina tra cui spicca il Monte Rosa e, a sud, dopo il Monviso, la catena degli Appennini liguri.

Il Monte Sasso del Ferro, per la fresca brezza estiva e per la sua mite temperatura invernale è meta ideale per piacevoli gite e per sereni week-end nella tranquillità dei verdi boschi. Il percorso in funivia dura 16 minuti. Alla stazione di arrivo sono disponibili: bar, ristorante, albergo, negozio di prodotti tipici ed articoli di souvenir. All'arrivo della funivia c'è il punto di lancio di deltaplani e parapendii.








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LE CITTA' DEL LAGO MAGGIORE : LAVENO MOMBELLO

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Laveno è la capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore ed è la sede municipale del comune di Laveno Mombello. Importante è soprattutto il porto turistico che, tramite il servizio di traghetti, mette la cittadina in contatto con Intra, sulla sponda piemontese. Sopra il paese si erge il monte Sasso del Ferro, che è possibile raggiungere tramite una funivia e che rappresenta uno dei punti panoramici più frequentati del Lago Maggiore, non solo da semplici turisti ma anche dagli appassionati di deltaplano e parapendio.

La particolare posizione ne fece un punto strategico importante per tutti gli eserciti che passarono per questi territori: dai Romani, attraverso le casate dei Visconti, degli Sforza e dei Borromeo, sino a Garibaldi e agli austriaci.

Per il turismo Laveno Mombello rappresenta una delle mete del Lago più facilmente raggiungibili e ben collegate ai maggiori centri lombardi: le Ferrovie Nord, che la collegano con Varese e quindi con Milano, arrivano sino a pochi metri dal Lago, vicinissimo al centro; le Ferrovie dello Stato la collegano alla Svizzera; il traghetto permette di attraversare il Lago in auto e di raggiungere in poco tempo i centri turistici piemontesi; l'autostrada dei Laghi è comodamente raggiungibile sia, attraverso la superstrada Besozzo-Vergiate, a Sesto Calende, sia al di là del Lago, verso Gravellona Toce.

Il centro offre oggi al turista una notevole passeggiata sul Lungolago, con edifici porticati e percorsi pedonali. La vitalità della cittadina non manca di offrire spunti per lo shopping.

Laveno fu anche un importante centro di produzione di ceramiche e porcellane, tra i maggiori in Italia e in Europa. Le fabbriche, oggi chiuse, hanno dato vita alla Civica Raccolta di Terraglie, un museo che contiene le ceramiche artistiche più significative qui prodotte dalla fine dell'800 in poi. È possibile visitare il museo presso il Palazzo Perabò di Cerro, frazione di Laveno Mombello.
Il centro storico ospita la bellissima Villa De Angeli Frua, da visitare anche per il rinomato parco botanico. Non dista molti chilometri, lungo la Valcuvia, un'altra affascinante dimora, la Villa Della Porta Bozzolo, che si trova a Casalzuigno.

Tra gli eventi ricorrenti è da segnalare la Fiera Labiena, un mercatino di prodotti artigianali, gastronomici e artistici che si tiene ogni seconda domenica del mese, con l'eccezione di Gennaio e Febbraio.
Denso di suggestioni è il Presepe Sommerso e illuminato, che è possibile ammirare dai primi giorni di Dicembre sino alla fine delle festività natalizie e che viene posizionato nel lago nell'area antistante il pieno centro di Laveno.

Nel comune si hanno tracce di insediamento storico fino dall'antichità: a Mombello, infatti, si hanno tracce di palafitte del 3000 a.C.

Il nome Laveno deriverebbe da quello del comandante romano Tito Labieno, che qui aveva il suo accampamento e che sulla collina di Mombello ebbe uno scontro con i Galli; da qui proverrebbe anche il nome Mombello, cioè colle della battaglia in latino (mons belli).

In epoca medioevale fu un borgo abitato da pescatori. Le più importanti famiglie nobili legate a Laveno furono i Visconti e i Borromeo, a cui il territorio era infeudato, i Tinelli di Gorla, i conti Guillizzoni e i Sessa de Ceresolo, padroni della frazione Ceresolo in Cerro. Dall'Ottocento in poi ospitò le famose fabbriche della ceramica, tra le più grandi d'Europa. Le fabbriche, ora chiuse, hanno comunque dato vita ad un museo della ceramica, uno dei musei più interessanti della città.

Il comune di Laveno Mombello venne creato nel 1927 dalla fusione dei comuni di Cerro Lago Maggiore, Laveno e Mombello Lago Maggiore.

Ma è forse il 30 maggio 1859 la data più gloriosa della sua storia, quando il paese fu teatro delle battaglie di Giuseppe Garibaldi, che con le truppe dei Cacciatori delle Alpi fu respinto per ben due volte dagli Austriaci. Testimonianze dell'evento restano oggi nell'ossario della Torre del Castello, nel fortino che domina il golfo verso Cerro e nella caserma di punta San Michele, sede del Club velico Est Verbano.

Risale alla metà dell'Ottocento (1856) la nascita della vetreria che fece da nucleo originario ai futuri comparti ceramici industriali: la "Lago", la "Ponte", la "Verbano", prima come "Società Ceramica Italiana", poi come "Richard Ginori" e infine come "Pozzi Ginori". Una produzione fiorente che ha segnato la storia socio-economica del territorio con esempi notevoli di artigianato artistico e raffinato design.

Tra le testimonianze artistiche del passato spiccano a Laveno la chiesa di Santa Maria in Ca' Deserta, con il suo altare ligneo barocco, l'antica chiesa parrocchiale e la cappella gentilizia dell'Immacolata, la chiesa dei SS. Filippo e Giacomo con il campanile a punta che svetta sul golfo.
A Mombello meritano una visita l'Oratorio di Santa Maria di Corte (sec. XII-XIII) con affreschi del Cinquecento, la rocca con l'Oratorio di San Michele, lazzaretto della peste del '600, la parrocchiale di Santo Stefano, in cui ammirare il presbiterio affrescato dal pittore De Advocatis, attivo anche nel celeberrimo Santuario di Santa Caterina del Sasso Ballaro, a una decina di chilometri da Laveno.
Furono infine già i Conti Stampa nella residenza di Gattirolo e Alessandro Canzoni, che vi soggiornò per diverso tempo, a celebrare le bellezze di Cerro e Ceresolo, oggi arricchito dal restauro della chiesetta dell'XI secolo dedicata a San Defendente.
Ai piedi del Monte Sasso del Ferro, Laveno gode anche degli impianti di risalita della Funivia del Lago Maggiore, da cui ammirare panorami unici fatti di morbide vallate e laghi alpini, sullo sfondo del Monte Rosa, del Mottarone, dello Zeda, del Limidario, del Campo dei Fiori.
Da qui, soprattutto nei weekend, si lanciano centinaia di deltaplanisti e appassionati del parapendio. Ed è proprio guardando in basso, tra le nuvole, che si riscoprono le bellezze di una Mombello verde di boschi e prati, la stupenda insenatura di Cerro e le colline che dolcemente declinano sino a tuffarsi nell'ampio golfo lavenese.

Se nel primo Novecento Cerro fu patria del grande futurista Luigi Russolo, tra gli anni Settanta e Ottanta - grazie soprattutto all'attore lavenese Renato Pozzetto - giunsero in zona artisti e registi importanti.

Un territorio che vanta anche la presenza di grandi sportivi, come il pluricampione del mondo di vela e tattico di Coppa America con "AZZURRA" Tiziano Nava, campioni e nazionali italiani di canottaggio come i fratelli Bizzozzero o importanti calciatori come Domenico Parola (serie A e Nazionale Olimpica), Cristiano Scapolo (Inter, Bologna, Roma, Napoli, Legnano) e il lavenese d'adozione Gigi Riva, indimenticabile ala sinistra del Cagliari e della Nazionale, che proprio qui mosse i primi passi nel mondo del calcio.

Un patrimonio di "intelligenze creative" che oggi il Sistema Bibliotecario dei Laghi raccoglie e valorizza nel database Genius Loci, con informazioni su singoli, gruppi o associazioni che, sia a livello amatoriale che professionale, operano in diversi ambiti culturali in quest'area della provincia di Varese.

Persone legate a Laveno-Mombello:
Ferdinando Bellorini
Alfredo Binda
Antonia Campi
Marco Costantini
Ernesto De Angeli
Luciano Lilloni
Aristide Marchetti
Domenico Parola
Giovanni Battista Podestà
Renato Pozzetto
Gigi Riva
Corrado Roi
Luigi Russolo
Cristiano Scapolo
Gabriele Bongiorni




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