Visualizzazione post con etichetta san giulio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta san giulio. Mostra tutti i post

mercoledì 10 giugno 2015

I PONTI DI MANTOVA

.


Mantova è città d’acqua e già Montesquieu nel 1729 la vedeva come “Una seconda Venezia”. Sensazione questa completata del Rio, canale medioevale, che offre scorci privilegiati: dai ponti di S.Francesco e dei Massari, dalla Peschiera di Giulio Romano e’nascosto in vicolo Sottoriva.
L’effetto-acqua comunque si ripete all’ingresso in città: da est, quando si percorre l’argine-strada fra i laghi di Mezzo (a destra) e Inferiore; da settentrione per lo sbarramento di Mulina che separa i laghi Superiore ( a destra) e di Mezzo.
Il dislivello provoca un salto di quasi 4 metri, la cascata del Vaso di Porto,per i Mantovani “Vasaron”, meta previlegiata dei pescasportivi.

Il Ponte dei Mulini è un ponte-diga creato con altre opere idrauliche al fine di regolare le acque del fiume Mincio che circondavano la città di Mantova, causa frequente di alluvioni. Tale grandioso progetto, iniziato nel 1188, fu concluso nel 1199. Allo scopo l'opera fu affidata dalle autorità comunali mantovane all'ingegnere bergamasco Alberto Pitentino che costruì il ponte su un manufatto più basso e antico, probabilmente di epoca romana. Fu così, artificialmente, creato il sistema dei quattro laghi, attualmente tre a causa del successivo interramento del lago Paiolo, che fino alla fine del settecento hanno resa Mantova un'isola facilmente difendibile da eserciti nemici. L'opera idraulica cardine di tutto il sistema progettato dal Pitentino era il Ponte dei Mulini, una possente diga di terra e mattoni, inaugurato nel 1190 che tratteneva e innalzava le acque a monte della diga stessa allo scopo di formare il lago Superiore in sostituzione di acquitrini paludosi e insalubri. Fu creato uno scaricatore detto "vaso di porto" che faceva defluire l'acqua nei laghi di Mezzo e Inferiore situati ad un livello inferiore. Il dislivello creato artificialmente fu altresì utilizzato a partire dall'anno 1229 per alimentare 12 mulini.
Durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, lo storico ponte fu distrutto dai bombardamenti aerei. Il ponte fu ricostruito perdendo i dodici mulini e il passaggio coperto.

Il ponte di San Giorgio fu costruito in legno (1198 - 1199) nell'ambito dell'intervento idraulico attuato dall'ingegnere Alberto Pitentino che trasformò l'ambiente paludoso circostante la città di Mantova in un complesso di bacini lacustri, i così detti laghi di Mantova, aventi funzione di protezione dalle inondazioni e dagli eserciti nemici. Fu Ludovico Gonzaga sul finire del XIV sec., a edificare in muratura il ponte di San Giorgio dividendo in due, lago di Mezzo e lago Inferiore, lo specchio d'acqua formato a valle del lago Superiore dalla diga-ponte dei Mulini.
Il ponte era parte di un sistema militare difensivo che comprendeva il borgo fortificato di San Giorgio, posto dall'altro lato rispetto alla corte dei Gonzaga. Il ponte di San Giorgio fu successivamente coperto come testimoniato da una lapide del 1417 conservata nel museo di Palazzo Ducale di Mantova. La più autorevole e imperitura documentazione del ponte, risalente al 1460 - 1461, è rilevabile nello sfondo della Morte della Vergine di Andrea Mantegna, dipinto ora esposto a Madrid al museo del Prado.
La copertura verrà demolita nel 1634 in seguito ai danneggiamenti subiti nel 1630 durante l'assedio dei Lanzichenecchi. Altro assedio avrà come epicentro il ponte e il borgo di San Giorgio: la battaglia di San Giorgio del 15 settembre 1796 che oppose l'esercito napoleonico assediante e le truppe austriache. Fu durante l'assedio durato 6 mesi, che i francesi demolirono quasi totalmente il borgo di San Giorgio. Unico edificio salvatosi ed ancora integro è la "rocca di Sparafucile", così denominata da uno dei protagonisti del Rigoletto opera di Giuseppe Verdi.
Nel 1922 le arcate del ponte furono interrate e, abbattuto il ponte levatoio che consentiva il passaggio d'imbarcazioni tra i laghi di Mezzo e Inferiore, sostituito dalla costruzione attuale.





LEGGI ANCHE : http://asiamicky.blogspot.it/2015/06/visita-mantova.html



FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



martedì 26 maggio 2015

LA CHIESA DI SAN GIULIO A CASTELLANZA



La Chiesa di S. Giulio in Castellanza ha caratteristiche architettoniche decisamente interessanti, espressione dello stile neoclassico tipico dei rifacimenti d’inizio ‘900.
 
Un antico documento dice che nel 1300 si trovava in località Cogorezio che nel secolo successivo sarebbe diventata una contrada di Castellanza insieme alla località di Sponzano. Nel 1557, viene consacrata dal vescovo Melchiorre di Tegaste dell’ordine di San Domenico. Nel 1603, in occasione della visita del cardinale Federico Borromeo, la chiesa è descritta con un’unica navata, con cappelle e tombe di nobili personaggi, una torre campanaria con due campane e un piccolo cimitero. Nel 1753, nella relazione fatta dall’ Arcivescovo Pozzobonelli, si legge che la chiesa ha anche una cappella battesimale ma non ha subito radicali cambiamenti. Nel 1880, riceve un contributo dal Comune per la ristrutturazione del campanile. Siamo nel 1926 quando il parroco Don Testori, con l’apporto economico di alcune facoltose famiglie castellanzesi, assiste alla posa della prima pietra per l’ampliamento e la ristrutturazione della parrocchia, si inizia anche la costruzione della casa parrocchiale, in stile con la chiesa. Nel 1936, durante i lavori di demolizione del vecchio campanile, un crollo che purtroppo causa la morte di un operaio, mette alla luce un affresco della santissima Trinità su una pietra tombale del nobile Auricus con data 1386. Nel 1948 anche il campanile è ricostruito con 93 metri di altezza e otto campane.
Altre importanti opere per la manutenzione e l’abbellimento della chiesa sono state eseguite soprattutto negli anni cinquanta e negli anni novanta.
Nel 2010 anche la pavimentazione della piazza è stata completamente rifatta.





LEGGI ANCHE : http://asiamicky.blogspot.it/2015/05/le-citta-della-pianura-padana.html




.

FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



martedì 21 aprile 2015

I SANTI DI CITTIGLIO : SAN GIULIO

.


Giulio di Orta (Isola di Egina, ... – Isola di San Giulio, 390) è stato un religioso greco, promotore del Cristianesimo nella zona intorno al lago d'Orta e nell'alto Novarese. Di origine greca, si trasferì in Italia con il fratello Giuliano, stabilendosi nel novarese ove si dedicò all'evangelizzazione dei pagani ed alla costruzione di chiese.

Alla fine del IV secolo i due fratelli Giulio e Giuliano, originari dell'isola di Egina arrivano sulle rive del Cusio e si dedicano, con il beneplacito dell'imperatore Teodosio I all'abbattimento dei luoghi di culto pagani e alla costruzione di chiese. La leggenda devozionale vuole che Giulio abbia lasciato al fratello il compito di edificare a Gozzano la novantanovesima chiesa, cercando da solo il luogo dove sarebbe sorta la centesima. Individuata nella piccola isola il luogo adatto, ma non trovando nessuno disposto a traghettarlo, Giulio avrebbe steso il suo mantello sulle acque navigando su di esso. Sull'isola Giulio sconfisse i draghi e i serpenti che popolavano quel luogo, simbolo evidente della superstizione pagana, confinandoli sul Monte Camosino, e gettando le fondamenta della chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la basilica di San Giulio.

La versione più antica della "Vita di san Giulio" risale forse al VII - VIII secolo, ma sicuramente essa ha subito modifiche successive come dimostra il riferimento al martirio di sant'Arialdo avvenuto nell'XI secolo.

Lo storico Paolo Diacono, nella Historia Langobardorum, cita la presenza del duca longobardo Mimulfo nell'isola di "San Giuliano" nel corso del VI secolo. Tale notazione ha innescato un dibattito tra gli storici che sostengono la veridicità del racconto tradizionale che parla dei due fratelli e coloro che sostengono la presenza di un solo evangelizzatore (Giulio o Giuliano) sdoppiato nella tradizione posteriore per soddisfare interessi locali. La questione è tuttora dibattuta e argomenti sono stati portati a sostegno di entrambe le tesi.

A Giulio e Giuliano di Egina è attribuita la fondazione di cento chiese o cappelle, ma solo in due casi è stata accertata realmente l'origine paleocrisitana dell'edificio. Scavi archeologici condotti nella Basilica di San Giulio e nella chiesa di San Lorenzo a Gozzano hanno confermato infatti l'ipotesi che la "leggenda" dei due santi contenga diversi elementi storici.

San Giulio ha dato il suo nome all'unica isola del lago d'Orta, che nel medioevo era chiamato "lago di San Giulio". Proprio attorno ad esso si sviluppò dal XIII secolo al XVIII secolo la Riviera di San Giulio. La festa liturgica si tiene il 31 gennaio ed è ancora molto sentita dai fedeli, che vengono da tutto il novarese.

A san Giulio sono intitolate diverse chiese in Piemonte e Lombardia. Il santo è patrono dei muratori, in ragione della sua attività di edificatore di chiese, ed è spesso raffigurato con strumenti di lavoro in mano.



LEGGI ANCHE : http://asiamicky.blogspot.it/2015/04/le-citta-del-lago-maggiore-cittiglio.html




FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://mundimago.org/le_imago.html



LE CASCATE DI CITTIGLIO

.


Il Parco delle Cascate di Cittiglio è uno dei luoghi più suggestivi della Valcuvia. E' un percorso che risale il torrente San Giulio che nel suo corso forma tre belle cascate. I tre salti d'acqua sono situati alle quote 324, 383 e 474 e sono alte rispettivamente 43, 51 e 56 m. Solo la prima cascata è facilmente raggiungibile. Il sentiero che porta alla seconda e alla terza cascata è interrotto da varie frane e sradicamenti di grossi alberi.  Per evitare che escursionisti occasionali possano trovarsi nei guai sono stati posti cartelli e segnalazioni di divieto di accesso sul sentiero che sale alla seconda e terza cascata.

Dopo Laveno e poco distante dal lago Maggiore, si estende una valle incontaminata con un bosco fitto che protegge le famose Cascate di Cittiglio, un’oasi dalla bellezza selvaggia da assaporare di passo in passo. La difficoltà nel raggiungere le tre cascate dipende dalla folta vegetazione con pini e castagni che nascondono queste acque, oggi tra le più limpide del territorio.

Le cascate nascono dal torrente San Giulio e sono unite tra loro mediante dei percorsi molto suggestivi da fare con estrema cautela e con l’abbigliamento adatto. Se la prima cascata, infatti, si può raggiungere mediante un agile sentiero, ideale da percorrere anche per i più piccoli, per le altre due cascate il sentiero lascia spazio ai boschi con un percorso più ripido fra gli alberi.

Su queste terre e su queste tre cascate esiste anche una leggenda, un racconto che da tempo immemore si tramanda di padre in figlio. Questo territorio, infatti, era ambito dalle legioni romane che volevano impossessarsene per poter attaccare il nemico sul fronte straniero. Le popolazioni del luogo, però, per difenderlo, cercarono di deviare il corso del torrente così da rendere il territorio troppo pericoloso. Un condottiero, Guidon, chiese aiuto al resto del villaggio per creare una diga in legno che fu realizzata in pochissimo tempo. All’arrivo dei romani, poi, la diga doveva essere aperta ma un giovane di nome Cardan, accompagnato dal suo cane, cadde e si ruppe una gamba. Il fedele amico a 4 zampe, intuendo il grande pericolo, abbaiò così da permettere alla popolazione di aprire la diga e salvare il territorio.


LEGGI ANCHE : http://asiamicky.blogspot.it/2015/04/le-citta-del-lago-maggiore-cittiglio.html




FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://mundimago.org/le_imago.html



Post più popolari

Elenco blog AMICI