Non c’è dubbio che la Bibbia influisce sulla vita dei Testimoni di Geova. Le coppie di sposi dovrebbero agire in modo da avere la coscienza pura, mentre prestano tutta la loro attenzione a coltivare “il frutto dello spirito”. — Galati 5:16, 22, 23; Efesini 5:3-5.
Che dire però se un coniuge vuole o perfino esige che la moglie o il marito partecipi a quella che è chiaramente un’attività sessuale pervertita? I succitati fatti indicano che porneia implica atti sessuali illeciti al di fuori dell’istituzione coniugale. Perciò, se un coniuge impone atti pervertiti, come sesso orale o anale, nell’ambito del matrimonio, questo non costituirebbe una base scritturale per ottenere un divorzio che renderebbe entrambi liberi di risposarsi. Anche se il coniuge credente è angustiato dalla situazione, il suo sforzo di attenersi ai principi scritturali gli farà ottenere una benedizione da Geova. In tali casi può essere utile che la coppia consideri francamente il problema, tenendo presente che in particolar modo le relazioni sessuali devono essere onorevoli, sane, un’espressione di tenero amore. Questo escluderebbe di sicuro qualsiasi cosa potesse angustiare o danneggiare il coniuge. — Efesini 5:28-30; I Pietro 3:1, 7. Se è noto che un componente della congregazione pratica o incoraggia apertamente relazioni sessuali pervertite nell’ambito del vincolo coniugale, egli non sarebbe certo irreprensibile e quindi non sarebbe adatto per speciali privilegi, come quello di servire in qualità di anziano, di servitore di ministero o di pioniere. Anzi chi avesse questa specie di relazioni o le incoraggiasse potrebbe anche finire per essere espulso dalla congregazione.
Galati 5:19-21 elenca molte cose immorali che non sono incluse in porneia, e che potrebbero portare a essere squalificati dal Regno di Dio. Fra queste ci sono l’“impurità” e la “condotta dissoluta”. Come la porneia, queste cose, quando si cade nella sfrenatezza, possono essere motivi per venire disassociati dalla congregazione cristiana, ma non per ottenere un divorzio scritturale. Chi incoraggiasse sfacciatamente attività sessuali disgustose e ripugnanti sarebbe colpevole di condotta dissoluta. Naturalmente, chi avesse un simile atteggiamento potrebbe arrivare al punto di commettere porneia; allora ci sarebbe la base per un divorzio scritturale. Tutti i cristiani devoti dovrebbero preoccuparsi vivamente di evitare e di combattere tutte queste “opere della carne”! — Galati 5:24, 25.
Tutti i servitori di Geova, sposati o no, dovrebbero rifuggire da ogni specie di immoralità. Dovrebbero sostenere lealmente tutte le disposizioni di Geova, inclusa l’istituzione matrimoniale. (Salmo 18:21-25) Gli sposati dovrebbero sforzarsi, come “una sola carne”, di onorare Geova, coltivando vero amore e rispetto nel matrimonio. (Genesi 2:23, 24; Efesini 5:33; Colossesi 3:18, 19) In questo come in altri modi possono dimostrare di non far “parte del mondo”, un mondo che Satana ha trascinato nel fango dell’immoralità e della corruzione e che sta per ‘passare insieme al suo desiderio’. Ricordando che “chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”, tutti dovrebbero sforzarsi di fare la “volontà” di Dio in relazione alla Sua preziosa istituzione del matrimonio. — Giovanni 17:16; I Giovanni 2:17.
Molte pratiche comunemente accettate quando ci si frequenta sono in realtà dei peccati gravi. Per esempio la Bibbia comanda di evitare l’immoralità sessuale. Questa include non solo i rapporti sessuali ma anche altri atti impuri tra persone non sposate come ad esempio accarezzare i genitali di un’altra persona o fare sesso orale o anale (1 Corinti 6:9-11). Prima del matrimonio anche tenere un comportamento sessualmente eccitante, pur non arrivando all’immoralità sessuale, è una forma di “impurità” che dispiace a Dio (Galati 5:19-21). Anche i “discorsi osceni”, ovvero sconci o indecenti, nella Bibbia sono condannati (Colossesi 3:8, CEI).
Il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova definisce fornicazione il praticare il sesso orale e anale anche nell’ambito coniugale e per questo motivo i testimoni di Geova non devono avere rapporti di questo tipo anche se i coniugi sono consenzienti.
Se scoperti, la coppia non avrà nessun privilegio nella congregazione e potrebbero essere disassociati se si rifiutassero di interrompere tale comportamento.
“La sodomia (o innaturali rapporti di un maschio come se fosse una femmina), il lesbismo (o relazioni omosessuali fra donne) e la bestialità (o innaturali relazioni sessuali dell’uomo o della donna con un animale) non sono motivi scritturali per ottenere il divorzio. … Ma tali atti non sono adulterio. Tuttavia arrecano la punizione della disassociazione.”
(Svegliatevi! 22/9/1958 pp. 25, 26)
“Se una coppia dedicata commette qualche atto moralmente sbagliato, che però non è adulterio o fornicazione, e che è quindi solo tra loro, per cui si tratta di una questione strettamente privata di cui nessuno nella congregazione o nel mondo può venire a conoscenza a meno che gli interessati non decidano di rivelarla, che cosa devono fare? È una cosa da presentare a Dio in preghiera. Se Dio vede che essi si rendono conto della scorrettezza di ciò che hanno fatto tra loro e che ne sono pentiti e afflitti e cercano di non ripetere mai tale atto, la loro confessione a lui e la preghiera per ottenere il perdono mediante Cristo Gesù è sufficiente… Ma se ogni altro sforzo fallisse, l’oppresso potrebbe rivolgersi al comitato della congregazione cristiana. In tal caso il comitato potrebbe ammonire il coniuge offensore. Il comitato può prestare assistenza mediante preghiera e consigli, per aiutare la coppia a vincere questa debolezza e a regolare le questioni coniugali private in modo da continuare la felice relazione matrimoniale con la minore distrazione possibile e servire così gli interessi del perfetto governo di Dio in modo migliore”.
“Il marito deve rendere i suoi doveri coniugali alla moglie, e la moglie allo stesso modo deve rendere al marito i suoi; una moglie non può fare quello che vuole con il proprio corpo – suo marito ne ha l’autorità, e allo stesso modo un marito non può fare quello che vuole con il proprio corpo – è sua moglie ad averne l’autorità. Non dovreste astenervi l’uno dall’altra, a meno che non concordiate di farlo per un periodo, allo scopo di dedicarvi alla preghiera. In seguito tornate nuovamente assieme. Non dovete dare modo a Satana di tentarvi tramite l’incontinenza. Ma tutto quello che ho appena detto è una concessione, non un comando.
È chiaro che qui l’apostolo Paolo non sta parlando solo del rapporto sessuale a scopo procreativo, ma anche dell’appagamento sessuale. Per questa ragione, dice, è meglio per alcune persone passionali contrarre matrimonio tra di loro in modo da non indulgere all’immoralità dilagante di questo mondo. Quindi le coppie sposate non dovrebbero astenersi dai rapporti sessuali; altrimenti Satana potrebbe tentare uno o entrambi i coniugi inducendoli a commettere immoralità con una persona al di fuori del vincolo matrimoniale. Ma, naturalmente, in questo campo deve essere esercitato autocontrollo in modo da non danneggiare spiritualmente il coniuge, anche interferendo con ‘la sua dedicazione alla preghiera’. Lasciate che ogni coppia regoli la propria vita coniugale e non provate ad imporre la vostra ad un’altra coppia”.
“Insolite pratiche sessuali erano seguite nel giorno dell’apostolo Paolo ed egli non tacque riguardo ad esse, come si può leggere in Romani 1:18-27. Perciò non facciamo altro che seguire il suo buon esempio considerando qui questa domanda… Non è certo responsabilità degli anziani o di qualcun altro in una congregazione cristiana indagare nella vita privata delle coppie di sposi. Ciò nondimeno, se futuri casi di condotta molto innaturale, come la pratica della copulazione orale o anale, sono portati alla loro attenzione, gli anziani devono agire per correggere la situazione prima che ne derivi ulteriore danno, come farebbero con qualsiasi altro serio errore… Ma se alcuni mancano volontariamente di rispetto alla disposizione matrimoniale di Geova Dio, è necessario rimuoverli dalla congregazione come pericoloso “lievito” che potrebbe contaminare altri… Che dire delle donne sposate a increduli e i cui coniugi insistono per farle partecipare a tali atti notevolmente innaturali? La dichiarazione dell’apostolo che “la moglie non esercita autorità sul proprio corpo, ma il marito” dà alla moglie il motivo per sottostare a queste richieste? No, poiché l’autorità del marito è solo relativa. L’autorità di Dio resta sempre suprema… È vero che il rifiuto di partecipare ad atti non santi può causare difficoltà a una moglie, o anche persecuzione, ma la situazione sarebbe la stessa se il marito chiedesse alla moglie di prendere parte a qualche forma di idolatria, errato uso del sangue, disonestà o altre simili trasgressioni.”
(La Torre di Guardia del 15/5/1973 pp. 317, 318)
“Quando oggi si menziona la “fornicazione”, comunemente si pensa alle relazioni sessuali fra persone di sesso opposto, relazioni avute fuori del matrimonio eppure consistenti di rapporti nel modo ‘normale’ o naturale. Quindi, molti hanno compreso che, allorché Gesù disse che la “fornicazione” era il solo motivo di divorzio, si riferisse solo ai rapporti nel modo ‘normale’ o naturale fra una moglie e un uomo che non è suo marito, o, per estensione, fra un marito e una donna che non è sua moglie. Ma è così? Porneia, la parola usata nel racconto di Matteo, si riferisce solo a tali relazioni sessuali naturali? O includeva tutte le forme di immorali relazioni sessuali, incluse quelle fra persone dello stesso sesso e anche forme pervertite di relazioni sessuali fra persone di sesso opposto?”
(La Torre di Guardia 1/6/1973 p. 351)
FAI VOLARE LA FANTASIA
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
http://www.mundimago.org/
GUARDA ANCHE
Nessun commento:
Posta un commento
Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com