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domenica 10 maggio 2015

LE CITTA' DEL LAGO D' ISEO : SULZANO

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Sulzano  è un comune italiano della provincia di Brescia, in Lombardia.

La zona dove ora sorge Sulzano fu abitata già in epoca romana.
Il nucleo principale del paese un tempo era Martignago, mentre Sulzano ne era solo lo scalo lacustre. Nel Medioevo le terre sulzanesi erano di proprietà del monastero bresciano di Santa Giulia; fino al '700 furono di proprietà dei feudatari Oldofredi di Iseo.
Anche qui, fino all'800, come nei paesi limitrofi, si diffuse la lavorazione della lana e delle coperte. Il Lezze ci ha tramandato che nel 1610 Sulzano aveva 200 abitanti, e non aveva né muraglie né castello. C'erano otto calchere per la calce in cui erano impiegate numerose persone mentre nel bosco lavoravano i carbonai.
Dopo l'800 ai lanifici subentrarono i retifici, poichè alcuni artigiani di Montisola preferirono trasferirsi sulla terraferma per facilitare i trasporti.

Dopo la seconda guerra d'indipendenza entrò a far parte del regno di Sardegna (dal 1861, Regno d'Italia all'interno del mandamento IX di Iseo a sua a volta appartenente al Circondario I della provincia di Brescia.

A seguito del RD 18 ottobre 1927, n. 2017, la municipalità fu soppressa e il territorio fu aggregato al vicino comune di Sale Marasino. Nel 1947 essa fu ricostituita con decreto legislativo del capo provvisorio dello stato 610/1947.

Il pittoresco borgo a lago dove l’acqua lambisce le antiche case è caratterizzato da vicoli nascosti e caratteristici approdi per le barche dei pescatori.

Più in alto, in posizione panoramica, nei pressi della cascata di Petoi alta 15 metri, si trova la seicentesca Chiesa dei Santi Fermo e Rustico. La facciata è a capanna con rosone; l’interno a una navata con copertura a capriate.
La Chiesa San Giorgio è ricostruita nel centro storico di Sulzano nel 1758. La facciata presenta lesene, nell’ordine superio si trovano le statue di San Giorgio e San Giuseppe contenute i due nicchie. L’interno a unica navata conserva la statua lignea di S.Antonio da Padova e un bel dipinto del ‘700 raffigurante la “Madonna del Suffraggio con Santi

La Chiesa Visitazione si trova nel borgo a lago di Sulzano. La piccola chiesa in stile barocco presenta una facciata semplice con un bel portale del ‘700. All’interno, a una navata, si trova l’altare ligneo e affreschi di autore ignoto.
La Chiesa Santa Maria del Gioco è raggiungibile a piedi o in macchina percorrendo strada di Nistino, ad un’altezza di circa 1000 metri si trova la quattrocentesca Chiesa di Santa Maria del Giogo al cui interno vi sono numerosi affreschi del ‘400 e del ‘500. Bellissimo il panorama sul lago.

Durante una permanenza a Sulzano non possono mancare la visita alla chiesetta di San Mauro, edificata nel ’400, con un piccolo monastero i cui resti si trovano in contrada della Rovere.

Anche da Sulzano passa l’Antica Via Valeriana che, per millenni, costituì per il territorio bresciano il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia. Recuperato e riaperto nel 2002, il sentiero si presenta oggi come armonioso incontro tra paesaggio, arte e storia.

Gli amanti della vela trovano a Sulzano il necessario per praticare al meglio questo sport. Consolidata è infatti la tradizione velica del lago d'Iseo, di cui è portabandiera l'Associazione Nautica Sebina di Sulzano. Sul Sebino, grazie ai venti che non mancano mai, si fa vela ovunque e ci sono rinomate scuole.
Da Sulzano, si può anche scegliere di andare verso la montagna, attraverso rustici e intatti paesaggi e vedute sul lago, oppure prendere il battello e fare il giro del lago d'Iseo.



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sabato 11 aprile 2015

IL BATTELLO MANUBRIO




L'amico a prora, meglio conosciuto come Manubrio, che al largo navigava a vela e per le manovre di attracco utilizzava un motore di otto cavalli che facevano girare la ruota a pale del battello.

Il successo dell’impresa milanese spinse un imprenditore di Riva, Francesco Montagnani,
a commissionare, nel 1829, un bastimento a Pietro Floriani, anch’esso di Riva, ed insieme progettarono un naviglio davvero singolare.
Si trattava di una barca della portata di 1000 quintali, mossa da vele e da otto cavalli (veri) che, giostrando intorno ad un’asse centrale, imprimevano un movimento rotatorio collegato all’albero di trasmissione delle pale che permetteva l’avanzamento del natante. Il congegno aveva anche un meccanismo per cui si poteva trasformare in retrogrado il movimento in avanti dei cavalli e per alzare o abbassare le pale per utilizzare le vele in caso di vento.
Un addetto agli animali, con tanto di frustino in mano, controllava il movimento che veniva azionato soprattutto per la navigazione costiera.
La curiosa imbarcazione riscosse il favore del pubblico diffidente ai motori che, cronaca dei tempi, ogni tanto scoppiavano per la condensa che si depositava sul fondo delle caldaie. Il varo dell’ Amico a Prora, chiamato ironicamente Manubrio, avvenne il 25 gennaio 1830, proprio mentre l’Arciduca Ranieri si trovava in riparazione in seguito “ai guasti ed inconvenienti che avevano spaventato e sviato il pubblico”. Il natante suscitò anche la curiosità dei vicereali Arciduca Ranieri e della moglie Maria Francesca Elisabetta di Savoia che il 22 aprile, provenienti da Venezia e diretti a Milano, fecero una visita alla barca ancorata a Desenzano e l’Arciduca ne esaminò attentamente i meccanismi.
Il battello mosso di cavalli, effettuò con discreto onore il suo servizio sino al 1839, quando fu demolito.




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giovedì 9 aprile 2015

LE CITTA' DEL GARDA : GARGNANO

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Gargnano  è un comune italiano della provincia di Brescia, in Lombardia. È situato nell'Alto Garda e comprende all'interno il Parco regionale dell'Alto Garda Bresciano.

Il nome del paese compare per la prima volta in un documento del 937 come Garniano, forse derivato dal personale latino Garenius. Documenti di Tito Livio e lapidi, testimoniano la presenza di Etruschi, Celti, Cenomani e Romani.
Dal 1350 al 1426 il territorio di Gargnano fu dominio dei Visconti come capoluogo di quadra nella Magnifica Patria, per poi seguirne la storia sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Successivamente alla scomparsa della Riviera sarà annesso alla Repubblica bresciana di cui ne seguirà le sorti sotto la dominazione napoleonica, come capoluogo di cantone, e poi asburgica fino al Regno d'Italia.

Dopo le invasioni barbariche, il comune di Gargnano fu ceduto alla Cattedrale di Verona da parte del Vescovo Eriprado.

Con l'arrivo di S. Francesco sul Benaco venne costruito nel 1100 un convento e nel 1280 una chiesa con un bellissimo portale dedicato a S. Francesco.

Nel 1331 Giovanni di Boemia rendeva Gargnano feudo della famiglia Castelbarco, per poi passare sotto ai Visconti e poi sotto la Repubblica di Venezia.

Successivamente alla scomparsa della Riviera Gargnano sarà annesso alla Repubblica Bresciana seguendone le sorti sotto la dominazione napoleonica, prima come capoluogo di cantone e poi come dominio asburgico fino al Regno d'Italia.

Più recentemente Gargnano deve molto alla famiglia Feltrinelli. Grazie ai Feltrinelli venne eretto oltre l'ospedale, anche degli asili ed altri edifici di pubblica utilità.

Le due ville dei Feltrinelli ospitarono anche Mussolini ed il suo governo.

Essendo il comune più esteso dell'Parco Alto Garda Bresciano, Gargnano è la capitale della Vela Gardesana e meta ambita da chi ama il lago, la natura, i paesaggi incontaminati.

Il suo entroterra montuoso e quasi interamente ricoperto da boschi mentre la collina ospita piccoli paesi che meritano una visita.

L'atmosfera che si respira a Gargnano è mediterranea, grazie ai suoi ulivi, orti, giardini e alle antiche limonaie.

Il paese accoglie i turisti con il suo chiostro gotico dell'ex convento di San Francesco, fondato nel 1221.

Sul porto di Gargnano si affacciano vari edifici in alcuni dei quali sono murate palle di cannone a ricordo del bombardamento navale subito nel 1866.

Lasciato il centro storico, con il suo ex Palazzo comunale del Traffegnini del 1581, si può ammirare Villa Feltrinelli o Villa del Duce che ospitò Mussolini durante i giorni della Repubblica di Salò.

Nella parte alta del paese, sulla statale, si erge neoclassica Chiesa di San Martino del Vantini che contiene le pale dell'antica pieve.

Si raggiunge poi verso nord l'isolata chiesetta romanica di San Giacomo in Calì, l'edificio più antico di Gargnano, con affreschi di scuola veronese e trentina del Trecento. Per visitarla rivolgersi al portone di fianco alla chiesa.

Appena si arriva a Gargnano si notano le le limonaie, alti pilastri che puntano il cielo, tutti in fila, racchiusi su tre lati da bianche muraglie di pietra, testimonianza di un'economia un tempo unica e fiorente, oggi reliquie museali tenute in vita dal Parco Alto Garda e da pochi appassionati che coltivano limoni.

Le limonaie sono state costruite per rendere possibile la coltivazione degli agrumi in climi relativamente freddi. Intorno agli anni 1850/1855 a Gargnano si concentravano circa la metà delle limonaie presenti su tutta la riviera.

La Chiesa di  San Francesco a Gargnano costruita nel 1289 presenta nella facciata una statua di Sant'Antonio del frate Antonio Delay datata 1301. Nella cappella di destra ci sono resti di pitture  risalenti probabilmente alla fine del 1200. Tra i vari quadri si può ammirare un Martirio di Santo Stefano del Bertanza e tre grandi tele del cinquecento.

Il chiostro trecentesco si caratterizza per eleganti archi di gusto veneziano, retti da capitelli scolpiti con teste di frati, leoni, pesci, oltre che cedri e limoni. Gli agrumi scolpiti nei capitelli testimoniano la tradizione secondo la quale furono i frati francescani a portare sul lago di Garda la coltivazione degli agrumi.

All'ingresso si trova il sarcofago di Argilo di Gargnano. Sul portale rinascimentale sono invece scolpiti episodi della vita di Gesù. Il chiostro purtroppo è attualmente chiuso al pubblico.
Gli amanti della vela non possono perdersi la celebre Centomiglia, la più famosa regata al mondo che si svolge in acque interne.

Oltre a delle belle passeggiate lungo i vicoli di Gargnano, si possono fare delle escursioni in mountain bike nell'entroterra o dedicarsi ad ogni tipo di sport.

Gli amanti della buona tavola possono gustare ottimi piatti a base di pesce di lago pescato ogni notte e venduto la mattina seguente in Piazza.

Inoltre non mancano rinomati formaggi, come quelli di Costa e Briano e il pregiato olio extra vergine d'oliva, prodotto dalle varietà casaliva e leccino e dalla rara varietà Gargnà.

Importante anche la produzione dei capperi, che qui sorgono spontanei dai muri in pietra, arricchendo il paesaggio con i loro fiori.

A Gargnano ha sede nel palazzo Feltrinelli il Centro d'Ateneo per la promozione della lingua e cultura italiana (CALCIF) dell'Università degli Studi di Milano.

Vi si trovava, inoltre, l'Istituto Statale d'Arte del Garda.

Persone legate a Gargnano
Giovanni Beatrice, detto Zanzanù, e Eliseo Baruffaldo, briganti del XVII secolo.
Pietro Bellotto, pittore barocco.
Lorenzo Fiorini, Domenico Pattuccelli e Tommaso Chiaromonte, garibaldini volontari nell'Esercito meridionale di Giuseppe Garibaldi nel corso della campagna militare del 1860.
Alessandro Bettoni Cazzago, militare, partigiano e atleta ippico. Nel 1940 vinse il concorso ippico internazionale "Piazza di Siena" e nel 1942, colonnello del 3º Reggimento "Savoia Cavalleria", comandò la carica di Isbuscenskij durante la campagna di Russia, che è stata una delle ultime della storia militare della Regia cavalleria.
Erika Blanc, attrice.
Cesare Lievi regista teatrale, poeta e drammaturgo.
Benito Mussolini, durante la Repubblica Sociale Italiana (detta impropriamente Repubblica di Salò) visse nella Villa delle Orsoline (Villa Feltrinelli).
David Herbert Lawrence, visse a Gargnano dal 18 settembre 1912 al 30 marzo 1913 con la compagna Frieda Weekley von Richthofen.
Uto Ughi, violinista.
Oscar Ghiglia, chitarrista.


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mercoledì 1 aprile 2015

I VENTI DEL LAGO DI GARDA

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Il vento é determinato da uno spostamento d'aria dovuto in gran parte alla differenza di temperatura e quindi di pressione da luogo a luogo, con movimento della corrente dalla zona di alta pressione verso quella di bassa pressione. Il Garda è un lago montano orientato verso la pianura padana. Questo significa che i venti del Garda sono la risultante di un dialogo di condizioni metereologiche tra monte e valle, nelle quali hanno peso la stabilità od il mutare dei momenti termici.
Celebre per i suoi suggestivi paesaggi, le sue tipiche località  e per la sua storia che si perde agli albori per trovare il punto di partenza dalle palafitte e dagli oggetti dell'età della pietra, il lago di Garda è famoso tra gli sportivi anche per i venti che vi soffiano.

La conformazione dello specchio d'acqua che dall'ampio Basso Lago si stringe ad imbuto verso Nord, chiuso ad est dal Baldo e ad ovest dai monti dell’asse trentino-bresciana, crea molte correnti d'aria, venti e brezze spesso puntuali ed alcune volte imprevedibili, che permettono agli amanti della vela, di poter trovare sempre un luogo adatto a svolgere questa attività sportiva, che negli ultimi anni si è ampliata dalla vela fatta con le classiche imbarcazioni, al wind-surf fino al più moderno kitesurf.

I venti del Garda e la sua ampiezza, favoriscono le gare sportive che interessano molti dei paesi rivieraschi, attrezzatissimi per queste occasioni.

L'Ora è il più conosciuto dei venti del Garda. Prende forma da molti piccoli venti che all'altezza fra Gargnano e Brenzone si uniscono nella cosiddetta Ora. È molto regolare e forte in primavera ed inizio estate, tende ad affievolirsi quando il clima si fa torrido e lo sbalzo termico tra giorno e notte non è più così marcato. Per formarsi con decisione l'Ora ha bisogno di una forte irradiazione solare sull'acqua e sulle catene montuose limitrofe a nord del Garda; per questo quando il cielo si copre di nubi il vento cala notevolmente di intensità o si ferma addirittura. Genera un moto del lago leggero e poca corrente.
Solitamente l'Ora inizia dopo la fine del Pelèr, tra le 12 e le 13 circa, e in normali condizioni metereologiche dura fino al tramonto. La sua forza è molto diversa a seconda delle zone: Brenzone 1/2 bft, Campione 3/4 bft, Malcesine 2/3 bft, Navene 3/4 bft, Torbole 4/5 bft. Più si va a nord e più l'Ora aumenta per l'effetto Venturi causato dallo stringersi delle due catene montane che fiancheggiano il lago.
Quando già di mattina si ha vento da sud è molto probabile che sia in arrivo una perturbazione e che durante il giorno si abbiano piovaschi o temporali.

Il Peler, è un vento che proviene da Nord e che interessa tutto il bacino del Garda, ma assume particolare importanza nel medio ed alto lago.

Il Peler soffia dalla prime ore della notte fino a circa alle 11-12 del mattino e acquista maggior forza al sorgere del sole grazie all’aumento della temperatura.

E’ un vento un po’ più forte nella parte orientale del medio Garda dove può raggiungere velocità stimate intorno ai 15 metri al secondo, creando un relativo  moto ondoso.

Come per l’Ora anche il Peler è un vento famoso tra i velisti, amato soprattutto da chi pratica il windsurf.

In pratica gli amanti della vela con l’Ora ed il Peler riescono a coprire quasi l’intero arco della giornata.

Il Vento chiamato Ander è un vento costante che soffia dal versante Sud-Ovest e che spira nel primo pomeriggio  verso Nord-Est.

La sua durata si protrae solo per poche ore interessando soprattutto il bacino del basso Garda. Non è raro comunque che possa raggiungere anche l’alto lago e soffiare anche nelle ore notturne.

Può raggiungere velocità fino a 10 metri al secondo dando luogo ad un moto ondoso irregolare soprattutto dal centro lago in su.

Il Vinessa,  (o la spùrca o la nèta), è un vento costante proveniente da Est Sud-Est e che soffia dalla sponda veronese verso quella bresciana.

E’ dovuto a perturbazioni in corso nell’alto Adriatico o all’insorgenza della Bora; in tal caso se il cielo a Est Sud-Est di Peschiera diventa di colore scuro, si preannuncia l’arrivo di questo vento portatore di cattivo tempo.

Può essere molto pericoloso per la sua forza e per il moto ondoso che origina.

Il Fasanella è un vento costante, solitamente di scarsa intensità, che si forma nel primo pomeriggio ad ovest di Fasano (fraz. Gardone Riviera) e soffia verso Est fino al tramonto, raggiungendo anche il basso Garda.

Può anche incanalarsi verso l’alto Garda ed acquistare forza, originando moto ondoso a partire da Tignale.
Il vento Fasanella è tipico del periodo estivo, porta bel tempo e rende il lago di color verde azzurro.

Il Boaren o Boarno, è una brezza di terra proveniente dalla località di Vobarno da cui ne deriva il nome, località posta nella Val Sabbia sulla sponda bresciana del Garda alle spalle della più conosciuta Salò.

E’ un vento che spira solitamente nelle ore mattutine o serali in direzione Est, Nord Est, uscendo dal Golfo di Salò.
E’ un vento ritenuto piuttosto debole, può arrivare  solo a 5/6 metri al secondo e difficilmente è in grado di provocare moto ondoso di una certa consistenza.

Tra i velisti ed i vecchi pescatori il Boaren è noto come vento che preannuncia il bel tempo, ma che difficilmente raggiunge la costa veronese.

Il Ponal è un vento tipicamente estivo e di forte intensità che soffia dalla Valle di Ledro nelle ore mattutine e nelle ore serali, seguendo il letto del torrente Ponale da cui ne deriva il nome.

Il Gardesana è un vento che soffia da Garda in direzione di Sirmione.

Il Visentina è un vento originato dal maltempo in terra veneta (Vicentina=Vicenza), spira principalmente da Est, Sud_Est.

Visentina è un vento forte che provoca moto ondoso consistente e preannuncia cattivo tempo

Il Balin arriva dal monte Ballino sopra la valle nord-est di Riva. Il Balin si presenta di solito dopo una nevicata o in estate dopo un forte abbassamento della temperatura causato da temporali o acquazzoni. Interessa la stessa zona del Pelèr con una direzione leggermente più da nord ovest. Soffia più forte di quest'ultimo e raggiunge facilmente forza 6/8 bft. Solitamente dura le ore successive alla perturbazione fino alla notte, ma può capitare che continui anche 2-3 giorni ininterrottamente. Smuove molto le acque del lago e riesce a creare cavalloni di altezza superiore al metro e mezzo.
Da tener bene presente è che questo vento arriva ad investire improvvisamente le coste del lago con tutta la sua potenza; nel giro di un paio di minuti si può passare dalla calma piatta ad oltre 40 nodi di vento. Lo si vede chiaramente arrivare in quanto guardando verso nord si nota l'acqua che inizia a formare molta schiuma, quasi bollisse, in corrispondenza del fronte d'aria che scende.



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