La Biblioteca nazionale braidense è una delle più grandi biblioteche italiane. Ha sede a Milano in via Brera 28.
La Biblioteca nazionale braidense venne costituita nel 1770 dall’imperatrice Maria Teresa d'Austria che decise di destinare ad uso pubblico la biblioteca del conte Carlo Pertusati, in quanto riteneva insufficiente al riguardo la Biblioteca ambrosiana, ricca di manoscritti ma non di libri a stampa.
La biblioteca aprì al pubblico nel 1786 nel palazzo del Collegio gesuitico di Brera, acquisito dallo stato in seguito allo scioglimento della Compagnia di Gesù avvenuto nel 1773.
Oltre al fondo Pertusati, costituirono il nucleo iniziale della Biblioteca anche i fondi « librari del collegio Braidense e delle case gesuitiche di San Fedele e San Girolamo ».
In seguito vennero acquisite diverse raccolte private e di altre congregazioni soppresse, oltre ai duplicati della Biblioteca Imperiale di Vienna.
Dal 1788 incrementarono le raccolte anche gli stampati ricevuti grazie alle disposizioni sul deposito legale che fecero pervenire alla biblioteca le opere pubblicate nello Stato di Milano. Anche adesso la Braidense funge da archivio regionale di deposito legale lombardo.
Alla Braidense fu conferita nel 1880 la qualifica di “biblioteca nazionale”.
La Biblioteca ha sede nel palazzo di Brera, un edificio imponente costruito dai gesuiti nel XVII secolo. Oltre alla Biblioteca, il palazzo è sede anche della Pinacoteca di Brera, dell'osservatorio astronomico di Brera, dell'orto botanico, dell'Istituto lombardo di scienze e lettere e dell'Accademia di belle arti. Dal 2003 la Biblioteca ospita al suo interno l'Archivio Storico Ricordi.
La Braidense si configura sin dall'inizio come una biblioteca di carattere generale. Nelle sue raccolte si trovavano corali miniati, metodi di musica strumentale, opere storiche e letterarie, teologiche, giuridiche insieme alle grandi opere di consultazione generale.
Nel corso del XIX e del XX secolo molti altri fondi vennero ad arricchire ulteriormente il suo patrimonio, come ad esempio il Fondo Albrecht von Haller, « acquistato nel 1778 ed appartenuto all'insigne botanico, medico, bibliofilo svizzero, fondatore della fisiologia moderna », o « nel 1795 l'importante legato del cardinale Angelo Maria Durini, ricco di quasi 3.000 opere, tra cui pregevoli edizioni del sec. XVI di testi latini e greci », od ancora il fondo manzoniano donato nel 1885.
La Braidense ha da sempre un duplice ruolo di biblioteca di conservazione, da una parte d'indirizzo storico e letterario, a cui si affianca l'ampia raccolta della produzione libraria milanese.
Nel 2009 possiedeva 898.377 volumi a stampa, 2.119 manoscritti e 2.368 incunaboli.
Nell'ambito di una concezione avveniristica in cui al testo multimediale viene attribuita una dignità pari al testo stampato, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dotato la Biblioteca di Brera di una Mediateca che è una biblioteca multimediale interattiva. Per tali fini è stato attrezzato l'edificio della chiesa di Santa Teresa, da tempo sconsacrata. È così possibile accedere alle risorse digitali che stanno assumendo un ruolo fondamentale per chi lavora nella società dell'informazione.
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