lunedì 2 marzo 2015

IDROSCALO : IL MARE DI MILANO

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L'idroscalo di Milano è uno scalo per idrovolanti realizzato alla fine degli anni venti, situato nelle vicinanze dell'Aeroporto di Milano-Linate. Con il declino dell'idrovolante come mezzo di trasporto, l'ampio bacino acquatico è oggi un polo di attività ricreative e sportive, un utilizzo quest'ultimo che ha accompagnato l'idroscalo lungo tutta la sua storia, tanto che le prime gare di canottaggio furono tenute già nel 1934. Ha una estensione di 1,6 km2.

L'idea di dotare la città di Milano di un idroscalo risale al 1926, quando nell'ambito di un progetto per ampliare l'aviosuperficie di Taliedo venne valutata la possibilità di affiancarvi uno scalo per idrovolanti, parallelamente ai lavori per un previsto canale navigabile Milano-Po, un'opera, quest'ultima, che non vide mai la luce (il canale in effetti arrivò, e arriva tuttora, solamente fino a Pizzighettone, in provincia di Cremona). Tutte le attività relative furono poste in liquidazione dalla Regione Lombardia nel settembre 2000.

A metà degli anni venti l'idrovolante rappresentava l'aereo di linea per eccellenza sulle grandi distanze. Lo sviluppo di aerei terrestri a grande capienza era frenato dalla necessità di dover disporre di lunghe piste adeguate alle operazioni di decollo e atterraggio in un'epoca in cui anche gli aeroporti ereditati dalla prima guerra mondiale erano poco più che prati ben tenuti. La necessità di piste adeguate era un problema che non si poneva per gli idrovolanti che operavano da specchi d'acqua. Per questo motivo fino all'inizio della seconda guerra mondiale le principali rotte su lunga distanza erano coperte da idrovolanti.

Questo primo progetto di idroscalo rimase allo stadio di valutazione. L'anno dopo, con l'approvazione della legge del 27 giugno 1927 che demandava alle province la creazione di superfici per consentire l'atterraggio di emergenza di velivoli, sia terrestri che idrovolanti, l'idea riprese corpo, anche grazie al sostegno del podestà e del presidente della Fiera.

Il progetto venne curato da Gino Utili, della Caproni, e venne individuata un'area più ad est per gli scavi, al confine con i comuni di Segrate e Peschiera Borromeo, dove si trovavano delle cave aperte che avrebbero consentito di velocizzare le opere di realizzazione.

Fin da questa fase venne rimarcato il fatto che l'ampio bacino avrebbe potuto servire da polo per le attività sportive, quali nuoto e canottaggio. I lavori di sbancamento del bacino, lungo 2.500 metri e largo rispettivamente 300 e 450 metri alle due estremità, iniziarono nel 1928. I lavori procedettero speditamente e l'Idroscalo Provincia di Milano venne inaugurato il 28 ottobre 1930, anche se i primi ammaraggi avevano avuto luogo già nei mesi precedenti. In realtà l'opera mancava ancora di buona parte delle infrastrutture aeroportuali: hangar, locali amministrativi, di controllo e passeggeri.

Questa parte dei lavori, assieme all'ultimazione degli scavi, procedette molto più a rilento, anche per complicanze relative al procedere dei lavori; nel 1933 la provincia di Milano requisì infatti il cantiere per contrasti con la ditta appaltatrice. Parallelamente, con il bacino ormai pronto, iniziava a prendere forma l'utilizzo sportivo. Nel 1934 vi si tennero i Littoriali del Remo e nel 1938 gli Europei di canottaggio e motonautica. Fu anche grazie a quest'ultima manifestazione che i lavori dell'idroscalo potevano dirsi conclusi. La realizzazione di un'ampia tribuna per gli spettatori sanciva anche che la vocazione "sportiva", che aveva prevalso su quella "aviatoria".

Pur non essendo ricompreso nel territorio comunale di Milano, l'Idroscalo è, a tutti gli effetti, un'importante componente del sistema dei parchi milanesi. Dopo essere stato molto sponsorizzato da una nota società sportiva che lo attrezzò con panchine, aree pic-nic e zone sportive di ogni genere (oltre a quelle già esistenti), è ora di proprietà della città metropolitana di Milano, che lo ha ereditato dalla ex provincia omonima. Il parco è stato migliorato ulteriormente munendolo di un servizio di vigilanza e organizzando spettacoli di ogni genere (la maggior parte di questi gratuiti) per intrattenere e far scoprire ai suoi cittadini questo posto che oggi viene definito "il mare dei milanesi". Le attività sportive praticate nell'idroscalo sono lo sci nautico con cable ski, la canoa (kayak, canoa canadese, canoa polo), il canottaggio, la vela (con utilizzo principale degli optimist), il nuoto pinnato (attualmente la squadra vincitrice del campionato nazionale ha sede proprio all'idroscalo). Le più importanti societa sportive del parco sono Idroscalo Club (dall'unione di GMC e CKC), Lega Navale Italiana, e CPPC. Presso l'idroscalo, il comune di Milano e la società Live organizza numerosi eventi, festival e concerti. I festival più importanti svolti all'idroscalo sono il Gods of Metal, l'Evolution Festival, il Rock In Idro, il Mi Ami Festival e l'Aquabike Music Festival.

Il bacino artificiale è lungo 2.600 metri, largo tra i 250 ed i 400 metri e profondo tra i 3 e 5 metri.

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