lunedì 8 giugno 2015

IL SANTUARIO DELL'ASSUNTA A MAGENTA

.


La data di fondazione del Monastero di Santa Maria Assunta dei Padri Celestini di Magenta, non è riportata in alcun documento archivistico. La fondazione risalirebbe però al XIV sec. e due sono le notizie che lo fanno supporre: nel 1398 il Monastero è riportato tra le domus della Pieve di Corbetta come Ecclesia Sanctae Mariae Celestinorum de Mazenta e, sempre nel 1398, la chiesetta di S.Maria dei Celestini viene stimata in lire 20 e soldi 17. La costruzione del campanile, caratterizzato da una meridiana, risalirebbe invece alla fine del XV secolo La volta dell'unica navata, crollata in parte nel 1937, è stata rifatta negli anni 1938 - 1939; la facciata è del 1938. La chiesa, di origine romanica, presenta degli interni barocchi. La chiesa è famosa soprattutto per due tavole di Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone, datate 1501 e conservate nella terza cappella a sinistra, entrando. Fino a qualche anno fa queste tavole erano ritenute opere della scuola di Bernardino Luini, ma recenti studi ne hanno smentito la paternità assegnandola ad un Bergognone della piena maturità, accogliendo le ispirazioni leonardesche e bramantesche. Curiosamente l'artista ha lasciato sulla prima tavola un'impronta digitale che si nota vicino alla porta d'accesso interna al portico dello sfondo del Cristo Flagellato.

La Chiesa di S. Maria Assunta, che risulta la seconda della città per ampiezza, dopo la Basilica di San Martino, è ad un’unica navata, costituita da cinque campate coperte da volte a crociera; la copertura a volta originaria non era però in cotto, bensì composta da canne, sostenute dall’intelaiatura portante del tetto, costituita a sua volta da capriate lignee. Su entrambi i lati longitudinali si trovano sette cappelle con altari dedicati e due cappelle senza altari dove sono stati collocati a destra l’organo ed a sinistra un pulpito in legno lavorato; queste cappelle hanno un’altezza inferiore rispetto alla nave della Chiesa e sono coperte con una volta a botte. Una balaustra immette nel presbiterio. Le parti architettoniche della Chiesa furono man mano restaurate in diverse occasioni. Attualmente l’unica volta a crociera originaria è quella della copertura della sacrestia nuova, sul lato sinistro del coro. La volta dell’unica navata, crollata in parte nel 1937, è stata rifatta negli anni 1939-39: la nuova copertura, a botte, con unghie in prossimità delle finestrelle che si affacciano sopra il tetto delle cappelle, è stata eseguita in laterizio armato. Pure di questo periodo è la nuova copertura, realizzata in legno e tegole. La sistemazione esterna della facciata è del 1938. Del 1939 risulta essere anche l’acquisto del coro “ in legno di noce massiccio” e l’ultimazione della pavimentazione interna in “marmette a mosaico…”

Tra le pregevoli opere conservate in questo sacro edificio si segnala:
-nella prima cappella a ds: “Il trionfo dell’Eucarestia”- una tela del XVII secolo
-nella seconda cappella a ds: “L’adorazione dei Magi” di ignoto pittore che presenta reminiscenze correggesche
-nella terza cappella a sn le opere più prestigiose dal punto di vista artistico, due tavole del 1501 “Cristo alla colonna” ed un “Ecce Homo” di AMBROGIO DA FOSSANO detto il BERGOGNONE  (1453 ? - Milano 1523). Le tavole sono inserite nel polittico cinquecentesco attribuito a BERNARDO ZENALE (Treviglio 1450 ca - Milano 1526).
I pannelli laterali del Bergognone sono stati collocati nell’ancona in un momento successivo, probabilmente nella seconda metà dell’ottocento, in sostituzione di opere dello Zenale perché distrutte o fortemente degradate. La lunetta sovrastante raffigura il Padre Eterno ed è derivata da una tavola tonda cui in un precedente intervento è stata asportata la parte inferiore che probabilmente rappresentava la Colomba dello Spirito Santo. Gli sfondi delle scene della predella, in origine in foglia d’oro che, con la punzonatura del fondo creava un suggestivo gioco di luci e ombre, è stato dipinto con azzurrite in un intervento ottocentesco.

La chiesa possiede un concerto di 5 campane in Fa3 Maggiore, fuso nel 1951 da Carlo Ottolina di Seregno (MB). Le campane suonano a sistema ambrosiano e sono dotate della tastiera, per il suono a festa manuale delle campane.




LEGGI ANCHE : http://asiamicky.blogspot.it/2015/06/i-monumenti-di-magenta.html






FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



Nessun commento:

Posta un commento


Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com

Post più popolari

Elenco blog AMICI