sabato 25 giugno 2016

LA PROVINCIA DI BRESCIA

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La provincia di Brescia è  seconda per numero di abitanti fra le dodici province lombarde, settima in Italia. È la provincia più estesa della Lombardia, con una superficie di 4.784,36 km² e una densità abitativa di circa 264 abitanti per km², e al suo interno sono compresi 205 comuni.

Confina a nord e a nord-ovest con la provincia di Sondrio, a ovest con la provincia di Bergamo, a sud-ovest con la provincia di Cremona, a sud con la provincia di Mantova, a est con il Veneto (provincia di Verona) e con il Trentino-Alto Adige (provincia di Trento).

La provincia fu istituita nel 1859, quando il Regno di Sardegna definì la propria ripartizione amministrativa tramite il Regio decreto 23 ottobre 1859, n. 3702. La provincia ereditava le funzioni dell'omonimo ente territoriale del regno Lombardo-Veneto e assunse pressappoco l'attuale estensione, compresa parte della Val Camonica, comprendente anche Ostiano, Volongo e alcuni comuni dell'attuale provincia di Mantova posti sulla riva destra del Mincio (Alto Mantovano).

Con il Decreto Rattazzi fu introdotta una nuova organizzazione amministrativa, caratterizzata dalla suddivisione della provincia in cinque circondari, questi ultimi a sua volta divisi in mandamenti. Essi erano:

circondario I di Brescia: mandamenti di Brescia (I - III), Rezzato (IV), Bagnolo Mella (V), Ospitaletto (VI), Gardone (VII), Bovegno (VIII), Iseo (IX), Lonato (X);
circondario II di Chiari: mandamenti di Chiari (I), Adro (II), Orzinuovi (III);
circondario III di Breno: mandamenti di Breno (I), Edolo (II);
circondario IV di Salò: mandamenti di Salò (I), Gargnano (II), Vestone (III), Preseglie (IV);
circondario V di Castiglione: mandamenti di Castiglione (I), Montechiaro (II), Asola (III), Volta (IV), Canneto (V);
circondario VI di Verolanuova: mandamenti di Verolanuova (I), Leno (II).
Nel 1868 il comune di Ostiano fu aggregato alla provincia di Cremona, mentre con la ricostituzione della provincia di Mantova, il Circondario di Castiglione fu scorporato e passarono all'ente mantovano i mandamenti di Castiglione, di Asola e di Canneto, comprensivi di Acquanegra sul Chiese e Asola, che nel Medioevo fecero parte del territorio bresciano (nel caso di Asola, anche nel periodo veneto). Montechiaro e i comuni limitrofi furono aggregati al circondario di Brescia come XI mandamento. Furono aggiunti contestualmente nuovi mandamenti al circondario di Chiari (Rovato come II, facendo scalare Adro e Orzinuovi di un ordinale, rispettivamente a III e IV), Breno (II di Pisogne, con Edolo che diventava III) e Salò (Bagolino come IV, con Preseglie che diventava V).

Nel 1871 anche il comune di Volongo fu aggregato alla provincia cremonese.

Nel 1934 il comune di Turano fu staccato dalla provincia di Trento e aggregato alla provincia bresciana con il nome di Valvestino.

Lo stemma della provincia di Brescia è costituito dall'unione di cinque arme civiche: quella di Brescia al centro, quella del comune di Chiari, di Breno, di Verolanuova e di Salò; esso fu concesso con regio decreto del 10 marzo 1904, la sua blasonatura è la seguente:

« Inquartato: al 1º di Chiari che è troncato, sopra: d'oro all'aquila di nero, col volo abbassato; sotto: di rosso a tre stelle di sei raggi d'argento; al 2º di Breno che è d'azzurro al cervo d'argento, accosciato sopra un ristretto di terra erbosa al naturale con un'aquila al naturale, volante ed afferrante il cervo; al 3º di Verolanuova che è di azzurro alla figura di donna di carnagione, sostenuta da una mezzaluna d'argento, montante, colla destra in alto e la sinistra al fianco, cinta, a due giri, da un breve d'argento, svolazzante in fascia e scritto col motto: nec fide infirma nec amoris vinculo capta; al 4º di Salò che è d'azzurro al leon d'argento tenente un ramoscello d'olivo, di verde e sul tutto di Brescia che è d'argento al leone d'azzurro, linguato e armato di rosso »

Molti sono i popoli che hanno abitato nel territorio di Brescia. Camuni, celti, longobardi e romani hanno lasciato il segno del loro passaggio. Dalle montagne ai laghi, fino alla pianura tutto parla di un passato storico ricco di fascino e di mistero. Tutto da scoprire.

La provincia di Brescia vanta tre laghi principali, Lago di Garda, Lago d'Iseo ed il Lago d'Idro, più altri numerosi laghi minori di montagna, tre valli, Val Camonica, Valtrompia e Valle Sabbia, più altre valli minori, oltre che ad un'ampia zona pianeggiante a sud del territorio cittadino, conosciuta come la Bassa Bresciana, e varie zone collinari che circondano il panorama cittadino e si estendono ad est verso il veronese e ad ovest verso la Franciacorta.

Grazie alla varietà altitudinale e morfologica, nonché della presenza di grandi laghi, la Provincia di Brescia comprende tutti i tipi di biomi dell'Europa: da qualcosa di simile alla macchia mediterranea fino alle nevi perenni dell'Adamello (col più grande ghiacciaio delle Alpi italiane).

Le tre valli principali presenti sul territorio bresciano sono la Val Camonica, percorsa dal fiume Oglio ed inserita nel territorio nord-occidentale della provincia che va dal massiccio dell'Adamello al lago d'Iseo, e costituisce circa il 25% della superficie totale della provincia, la Val Trompia, bacino montano del fiume Mella, compreso tra i comuni di Concesio e Collio, la Valle Sabbia, seconda in termini di grandezza, che comprende i comuni da Serle a Bagolino lungo il corso del fiume Chiese.

Tutte e tre le valli hanno come punto d'unione il Passo di Crocedomini, che prende appunto il nome dalla "croce" formata dall'unione dei tre bacini, e l'arteria stradale che ne permette il collegamento è la ex-Strada statale 345 delle Tre Valli.

Altra zona di confine tra le tre valli è il Maniva poco distante dal passo Crocedomini.

Sono inoltre presenti numerose piccole valli sul territorio provinciale, circa 26, spesso tributarie di una maggiore, come nel caso della nebulosa di valli comprese nel bacino della Valle Camonica e dell'Adamello.

La geomorfologia e la geologia, per via della vastità territoriale della provincia, sono differenti da valle a valle, e spesso è possibile riconoscere all'interno dello stesso bacino caratteristiche differenti delle pareti rocciose. Nella maggior parte dei casi la conformazione del territorio è di origine calcarea.

Il territorio provinciale comprende:

quasi tutta la Val Camonica (il 27% della provincia),
la Val Trompia,
la Val Sabbia, percorsa dal fiume Chiese e comprendente il lago d'Idro (Eridio), tranne la porzione più settentrionale (Valle del Chiese, trentina);
gran parte della sponda occidentale e di quella meridionale del lago di Garda (Benaco); la Val Vestino;
la fascia pedemontana tra i laghi di Garda e d'Iseo e le aree collinari della Franciacorta e di parte dei colli morenici del Garda;
un'area di pianura in gran parte compresa tra l'Oglio e il Chiese denominata Bassa Bresciana.
Laghi[modifica | modifica wikitesto]

All'interno della provincia di Brescia sono presenti 8 laghi, di cui tre maggiori e gli altri di carattere minore.

Il bacino lacustre principale sia in termini dimensionali che di importanza climatica e culturale è sicuramente il Lago di Garda, condiviso con le provincie di Trento e Verona, che con i suoi 370 km² di superficie può ritenersi il maggiore lago italiano. Per via delle sue dimensioni il lago esercita un influsso considerevole sul clima e sull'ambiente circostante, creando in generale una micro-area geografica dal clima più mitigato sia nei periodi estivi che in quelli invernali.

Il lago d'Iseo è il secondo bacino d'acqua dolce presente in terra bresciana, ed è situato a circa 180 m di quota sopra il livello del mare, nel territorio detto "Sebino", compreso tra la Val Camonica (a nord) e la Franciacorta (a sud), che divide le province di Bergamo e di Brescia.

Il lago d'Idro, terzo bacino in ordine di superficie all'interno del territorio provinciale, è situato in piena valle Sabbia al confine tra il bresciano e la provincia autonoma di Trento, e si differenzia dai precedenti bacini lacustri per le modeste dimensioni. Le acque del lago vengono principalmente sfruttate per l'irrigazione delle coltivazioni nei territori contigui, oltre che per la produzione di energia mediante una piccola centrale elettrica situata a valle nella frazione Carpeneda del comune di Vobarno.

Sono circa 45 i corsi d'acqua che attraversano il territorio della provincia bresciana, quasi tutti a carattere torrentizio e quindi di lunghezza molto limitata.

Gli unici corsi d'acqua che si possono definire veri e propri fiumi sono 3, ovvero il fiume Oglio, il fiume Chiese ed il fiume Mella; divisi nelle tre valli principali.

Il fiume Oglio nasce dal Corno dei Tre Signori, località tra le province di Brescia, Trento e Sondrio e scorre attraversando tutta la Val Camonica formando ed alimentando il lago d'Iseo. Sfociando nel bergamasco nei pressi di Sarnico, il fiume prosegue toccando tutti i comuni a ridosso tra le province di Brescia e Bergamo inglobando i principali affluenti, Cherio, Mella e Chiese lungo la bassa Bresciana e cremonese.

Il fiume Chiese nasce nel gruppo dell'Adamello in territorio trentino e percorrendo la valle del Chiese entra in territorio bresciano andando a formare il lago d'Idro. Sfociando nei pressi del comune di Idro percorre tutta la valle Sabbia e parte della bassa Bresciana orientale (fino a Carpenedolo) entrando in territorio mantovano.

Il fiume Mella è il più piccolo tra i tre corsi d'acqua principali bresciani vantando 96 km di lunghezza e una portata d'acqua di circa 11 m³/s). Nasce al passo del Maniva e percorre tutta la Valtrompia, raggiungendo e attraversando tangenzialmente il territorio cittadino di Brescia. Prosegue il proprio corso in alcuni comuni della bassa occidentale prima di sfociare nel fiume Oglio al confine con la provincia di Cremona nel territorio di Ostiano.

I torrenti presenti sul territorio provinciale sono concentrati maggiormente in Val Camonica, spesso come affluenti dell'Oglio, o di altri torrenti maggiori, ma il principale corso d'acqua a carattere torrenziale, con i suoi 42 km di lunghezza, è il Garza, che nasce a Lumezzane in Valtrompia e attraversando il comune di Agnosine crea la cosiddetta Valle del Garza, nei comuni di Caino e Nave, prima di attraversare il territorio cittadino di Brescia e sfociare nel Mella a Capriano del Colle.

Altri torrenti o canali artificiali che percorrono buona parte del territorio provinciale sono:

la Roggia Trenzana, diretta derivazione dell'Oglio;
il Naviglio di Brescia, che nasce a Gavardo dal fiume Chiese e bagna i comuni della bassa Valle Sabbia, di Brescia e della bassa Bresciana orientale, prima di sfociare nell'Oglio all'altezza di Canneto, nel mantovano;
il complesso del Gandovere/Mandolossa che scorre nella valle di Ome e nei pressi del confine fra Castegnato e Gussago si divide in due rami di cui uno sfocia nel Mella, mentre l'altro spaglia a Travagliato.
il Redone, che nasce in località Lavagnone a Desenzano del Garda e, attraversando tutti i comuni del basso Garda, sfocia nel Mincio all'altezza di Monzambano, in provincia di Mantova;
lo Strone che bagna la campagna della bassa bresciana fra San Paolo e Pontevico.

Secondo la classificazione dei climi di Köppen, la provincia gode del clima tipicamente temperato delle medie latitudini (Cfa). È quindi piovoso o generalmente umido per tutte le stagioni, mentre le estati sono molto calde. La varietà orografica e la vastità territoriale comportano la presenza di piccole differenze climatiche a seconda della zona territoriale considerata. Solitamente le macro aree di riferimento sono: la Bassa Bresciana, l'area cittadina di Brescia, la zona del Lago di Garda e le tre valli principali.

Nella zona della Bassa la piovosità è in genere moderata e ben distribuita nel corso dell'anno. Una media dei rilevamenti del trentennio 1971-2000, registrati nella stazione meteorologica di Ghedi, abbastanza indicativa per tutto il territorio a sud del capoluogo lombardo, ha indicato che i giorni in cui la piovosità si è registrata nell'arco di anno siano circa 84, circa il 25%, equamente distribuita nel corso dell'anno, con dei naturali picchi nella stagione primaverile. Stesso ragionamento segue la misura quantitativa delle precipitazioni, che registrano un leggero aumento in autunno toccando il picco di 274,9 mm.

Vero fattore caratterizzante della zona è l'umidità relativa che mediamente si attesta intorno al 75,1% nel corso dell'anno, registrando il valore massimo in inverno con 82,3%, rispetto ad un più modesto, ma comunque elevato 69,3% di umidità nel periodo estivo. L'elevata presenza di umidità nell'aria fa sì che durante i mesi invernali ed autunnali si verifichi frequentemente il fenomeno della nebbia, come del resto di tutta la pianura Padana.

Le temperature sono solitamente in linea con quelle delle zone limitrofe nel mantovano e nel cremonese, e presentano una uniformità tra il periodo autunnale e primaverile, con temperature che si attestano intorno ai 15 °C, mentre si ha una moderata curvatura delle rilevazioni verso l'alto e verso il basso, rispettivamente nei periodi estivi, con punte di 39 °C, ed invernali, dove si sono registrati picchi negativi fino a 20 °C sotto lo zero.

La zona del territorio bresciano che costeggia ad est il lago di Garda gode di un clima fortemente influenzato dal bacino lacustre che, rispetto ai territori circostanti, mitiga gli effetti del clima temperato continentale. Dai dati rilevati dalla stazione meteorologica posta nel comune di Salò, situato nella metà della costa est del lago, si rileva un significativo innalzamento delle temperature medie di tutte le stagioni con inverni non troppo rigidi e delle estati calde. Il numero di giorni di pioggia è leggermente maggiore rispetto al resto del territorio provinciale, così come la quantità media in millimetri delle precipitazioni.

L'area urbana che comprende i territori di Brescia e dell'hinterland sono caratterizzati da temperature solitamente superiori di 1-2 °C in tutte le stagioni, rispetto ad aree rurali o montuose come quelle della bassa Bresciana o della zona nord della provincia. Le precipitazioni sono in linea con quelli della provincia, con 70-80 giorni e circa 850 mm di pioggia in media nell'arco annuale ed equamente distribuito lungo le quattro stagioni, con un leggero calo nel periodo invernale. Anche il fenomeno della nebbia è presente, anche se in misura nettamente minore rispetto ai territori meridionali della provincia.

La provincia di Brescia è ben rappresentata in diversi sport.
Nella pallamano la società Handball Leno e la A.S. Pallamano Cologne, nel calcio la squadra del Brescia milita nel campionato di Serie B. Altre squadre calcistiche sono il Lumezzane e la Feralpi Salò iscritti alla Prima Divisione, il Carpenedolo, militante nella Seconda Divisione. Nella pallavolo la città di Brescia è rappresentata dall'Atlantide Pallavolo Brescia militante in serie A2 maschile (2014 - 2015) mentre nella provincia, la città di Montichiari, è nota per la sua squadra di pallavolo, Promoball Metallerghe Sanitars Montichiari, in serie A1 femminile. Seguitissimo è anche il rugby: la squadra del Rugby Calvisano è stata campione d'Italia dopo essere giunta seconda per ben 4 anni consecutivi, mentre hanno sede nel capoluogo due società, il Rugby Leonessa e il Brescia Rugby, entrambi militanti nella seconda divisione nazionale.

Altro sport cittadino è la pallanuoto grazie alle recenti imprese della Systema Pompea. Anche il basket è presente con Centrale del Latte Basket Brescia Leonessa, squadra rifondata nel 2009, passata in breve dal campionato dilettantesco alla Legadue, con discreto successo di pubblico.

Importanti sono anche la ginnastica artistica femminile, con la squadra del Brixia più volte campione d'Italia negli ultimi anni e i motori, grazie alla Mille Miglia.

Nel 2011, a Lonato del Garda, si è svolta la 13ª edizione di Coppa del Mondo di Scherma Paralimpica organizzata dalla Associazione Villa Dei Colli Lonato Onlus dalla World Cup ASD Onlus. La competizione è riconosciuta da anni quale appuntamento più ambito nel mondo della scherma e vede mediamente la partecipazione di 20 nazioni.

La provincia di Brescia conta molti piatti tipici, tra cui:
lo spiedo bresciano, costituito da uccellini, carne, patate, salvia ed accompagnato con polenta;
il manzo all'olio di Rovato;
la marronata di Gottolengo;
i Casoncelli di Barbariga, Castelcovati e Longhena (preparazioni Deco); i casoncelli sono la pasta ripiena per eccellenza in provincia di Brescia, preparati con salvia, burro fuso e grana grattugiato;
la Travagliatina;
Bossolà bresciano;
la tinca al forno con polenta (soprattutto a Clusane);
il salame cotto di Quinzano.
Altri piatti della gastronomia bresciana, serviti con i molti vini DOC della provincia, sono: la grigliata, la gallina ripiena, l'uovo al tegamino (con molto burro "nero"), la bistecca di cavallo, il panino con salamina, lo spezzatino ai funghi, la cacciagione, la trota, la minestra di riso con le erbe, la pastasciutta al salmì (di lepre o di cinghiale), le ossa di maiale (lessate), l'onnipresente polenta in accompagnamento.

Non si può omettere la produzione e consumo di diversi formaggi, alcuni molto famosi: Bagòss, Nostrano Valtrompia, Silter, Tombea, le formaggelle delle valli, i caprini della Val Camonica, la robiola (tipo di formaggio assai diffuso a Brescia), lo stracchino e, per finire, il gorgonzola e il Grana Padano.

Pur non essendo un piatto, è doveroso segnalare l'aperitivo bresciano per antonomasia: il pirlo.

La provincia è attraversata da ovest a est dall'autostrada A4 che interseca nei pressi del capoluogo l'autostrada A21 proveniente da sud. Per via della geografia locale, le strade si allontanano dal capoluogo verso la periferia (laghi, valli, pianura) tramite una struttura a raggiera che converge sul capoluogo. L'asse viario portante è la ex strada statale 11 Padana Superiore che attraversa la provincia da Chiari a Sirmione passando per Brescia. Dalla ex SS 11 si staccano la ex strada statale 510 Sebina Orientale che rappresenta la porta d'accesso per il lago d'Iseo e Valcamonica, e la strada statale 45 bis Gardesana Occidentale che collega il capoluogo bresciano a Cremona ed a Trento. La ex strada statale 236 Goitese permette il collegamento della città con Mantova mentre la Val Sabbia e la Val Trompia possono essere raggiunte percorrendo rispettivamente la ex strada statale 237 del Caffaro e la ex strada statale 345 delle Tre Valli. Da luglio 2014, dalla SP19 nei pressi di Travagliato si stacca la A35-BreBeMi che, tramite 4 nuovi caselli, serve la zona sud-ovest della provincia (la bassa occidentale).

La Provincia di Brescia possiede inoltre una rete ciclopedonale di circa 300 km.

L'attuale patrimonio stradale della provincia, comprese le strade ex statali in applicazione del decreto legislativo n. 112 del 1998, conta un totale di 130 strade.

Il principale nodo ferroviario è la stazione di Brescia, posta sulla direttrice Milano-Venezia, da cui dipartono anche le tratte verso Cremona, verso Parma e verso Lecco. Dalla stazione si diparte anche la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo che serve la zona del Sebino e della Valcamonica.

Dal 2013 è presente nel capoluogo una linea di metropolitana leggera.

In passato, in provincia erano attive una rete tranviaria urbana ed una extraurbana dismesse negli anni quaranta e cinquanta del XX secolo.

In ottemperanza alla Legge Regionale n. 22 del 29 ottobre 1998 sulla riforma del Trasporto Pubblico Locale, l'amministrazione provinciale ha provveduto a suddividere la Provincia in quattro sottoreti, o comparti, di trasporti pubblici automobilistici:

sottorete urbana: comprendente il capoluogo e 14 comuni dell'Hinterland;
sottorete "Val Trompia, Garda e Valle Sabbia";
sottorete "Bassa Pianura Bresciana e Franciacorta";
sottorete "Sebino e Valle Camonica.
Le prime tre sottoreti sono state attribuite dagli enti locali (comune di Brescia, per la prima sottorete, e amministrazione provinciale per le altre due) tramite gara d'appalto. In particolare:

un'Associazione Temporanea d'Imprese fra Brescia Trasporti S.p.A. e SIA Autoservizi S.p.A. gestisce il servizio della rete dell'hinterland cittadino dal 4 luglio 2005;
il Consorzio Brescia Nord, composto da SIA Autoservizi, mandataria della società consortile, SAIA Trasporti, Brescia Trasporti e ATV gestisce il servizio nella sottorete "Val Trompia, Garda e Val Sabbia" dal 1º gennaio 2005;
il Consorzio Brescia Sud, formato da SAIA Trasporti, mandataria della società consortile, SIA Autoservizi e APAM, esercisce il servizio nel comparto Bassa Bresciana e Franciacorta dal 1º gennaio 2005.
La quarta sottorete attualmente non è stata ancora attribuita, in quanto è stato sospeso il bando di assegnazione. Il servizio automobilistico della zona viene attualmente esercitato dalla Ferrovie Nord Milano Autoservizi in regime provvisorio di proroga della concessione precedente.

In provincia si trova anche l'aeroporto di Brescia-Montichiari, utilizzato solamente per voli postali e cargo.

Sul lago di Garda e sul lago d'Iseo è attivo un sistema di trasporti lacustre che si avvale di traghetti, aliscafi e catamarani.


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