Le Alpi di Livigno sono un gruppo montuoso delle Alpi Retiche occidentali.
Interessano la Lombardia e la Svizzera (Canton Grigioni).
Confinano:
a nord-est con le Alpi della Val Müstair (nella stessa sezione alpina) e separate dal passo d'Alpisella,
a sud-est con le Alpi dell'Ortles (nelle Alpi Retiche meridionali) e separate dall'alta Valtellina,
a sud-ovest con le Alpi del Bernina (nella stessa sezione alpina) e separate dal Passo del Bernina,
a nord-ovest con le Alpi dell'Albula (nella stessa sezione alpina) e separate dall'alta Engadina.
Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: Passo del Bernina, Val Bernina, alta Engadina, torrente Spöl, Lago del Gallo, Passo d'Alpisella, Val Alpisella, Valle di Fraele, alta Valtellina, Val Poschiavo.
La Catena Languard-Quattervals prende il nome dalle due montagne più significative: il Piz Languard ed il Piz Quattervals.
Secondo le definizioni della SOIUSA la Catena Languard-Quattervals ha i seguenti limiti geografici: Forcola di Livigno, Val Agonè, Passo del Bernina, Val Bernina, alta Engadina, torrente Spöl, Lago del Gallo, Valle di Livigno, Forcola di Livigno.
Essa raccoglie la parte nord-occidentale delle Alpi di Livigno.
La Catena Piazzi-Paradisino si trova in Lombardia e, in parte minore, in Svizzera (Canton Grigioni).
Prende il nome dalle due montagne più significative: la Cima Piazzi ed il Pizzo Paradisino.
Secondo le definizioni della SOIUSA la Catena Piazzi-Paradisino ha i seguenti limiti geografici: Forcola di Livigno, Valle di Livigno, Passo d'Alpisella, Val Alpisella, Valle di Fraele, alta Valtellina, Val Poschiavo, Val Agonè, Forcola di Livigno.
Essa raccoglie la parte sud-orientale delle Alpi di Livigno.
La Cima Piazzi (detta anche Cima de' Piazzi), deve il suo nome al famoso astronomo matematico sacerdote valtellinese Giuseppe Piazzi, è un gruppo montuoso delle Alpi Retiche occidentali, situata nel comune di Valdidentro. La vetta omonima, con i suoi 3440 m s.l.m., è la più alta del gruppo.
Sembra che il suo nome derivi da quello di una famiglia della Valtellina che deteneva i diritti di pascolo sui prati alle pendici del monte. Nonostante questo, in una pergamena del 1547, conservata nell'archivio comunale di Grosio, la vetta viene indicata con il nome Corno di Pozi.
È una meta molto ambita dagli scialpinisti e dagli alpinisti; per le sue vette infatti esistono e sono pubblicizzati diversi itinerari:
Corno San Colombano (3022 m), su un sentiero che segue il tracciato Impianti Isolaccia - Val Bocciana (seguendo i pendii del monte Masucco) - Valle di San Colombano - Spalla nord - Cima San Colombano. Il dislivello della salita è 800 metri, richiedendo un tempo di 2 ore e 30 minuti circa.
Monte Rinalpi (3009 m), percorso Isolaccia - Baite di Pezzel - Madonna di Presedont - Val Lia - Malga Boron - Cima Rinalpi, 1650 metri di dislivello, tempo stimato di 5 ore.
Cima Piazzi (3440 m), con tracciato Isolaccia - Baite di Pezzel - Madonna di Presedont - Val Lia - Malga Boron - Bivacco Cantoni - Vedretta della Piazzi - Spigolo nord - Cima Piazzi, dislivello di 2000 metri, che si coprono in 6 ore.
Pizzo Dosdè (3280 m); si sale per Arnoga - Val Viola - Baite di Altumeira - Alpe Dosdè - Val Cantone - Ghiacciaio Dosdè - Cima Dosdè. In tutto sono 1450 metri di dislivello, tempo di 4.30 ore.
Cima Lago Spalmo (3292 m), tracciato Arnoga - Val Viola - Baite di Altumeira - Alpe Dosdè - Ghiacciaio occidentale di Dosdè - Cima di Lago Spalmo, con dislivello 1400 metri e tempo di ascensione di 4 ore.
Cima di Saoseo (3265 m), dove si sale per Arnoga - Val Viola - Baite di Altumeira - Alpe Dosdè - Val Cantone - Vedretta Val Viola - Cima Saoseo, su un dislivello di 1400 metri, coperti in 4 ore.
Per raggiungere la cima Piazzi sono stati costruiti negli anni diversi bivacchi di sosta. Uno di questi è il Bivacco Paolo Ferrario, situato a 2340 m in val Cardonè, accessibile da Isolaccia. Venne costruito nel 1956, il più antico dopo il Bivacco Meneghello, realizzato quattro anni prima, per volere del CAI. La sezione di Dervio infatti lo volle per facilitare l'ascesa della cima, dedicandolo al tenente Paolo Ferrario. Il bivacco originale, a scarsa della poca cura di proprietà e turisti, cadde in degrado negli anni ottanta e nel 1988 venne sostituito da un prefabbricato in lamiera.
Un altro rifugio importante è il Bivacco Maurilio Cantoni, che si trova ad un'altitudine di 2625 m s.l.m. Si trova fra la val Lia e la val Cardonnè, raggiungibile dall'alpe Borron. In questo luogo venne edificato nel 1980 dal CAI di Bormio, che volle commemorare l'alpinista Maurilio Cantoni, che morì nel 1978 a causa di una valanga durante la discesa dalla Cima Piazzi. È uno dei bivacchi più confortevoli di tutte le Alpi, nonostante ovviamente tutto sia relativo alla situazione e alla posizione. D'inverno il bivacco si può raggiungere solo con determinate condizioni di stabilità del manto nevoso. È un punto fondamentale di appoggio per la salita alla Cima Piazzi nello sci-alpinismo.
La Scima da Saoseo (3.264 m s.l.m. - detta anche Corn da Camp) si trova lungo la linea di confine tra Lombardia e la Svizzera (Canton Grigioni). Per salire sulla vetta si può partire da Arnoga, località di Valdidentro. Da Arnoga si percorre la Val Viola, si raggiungono le Baite di Altumeira, si sale alle Alpe Dosdè, si percorre la Vedretta Val Viola e si tocca infine la Scima da Saoseo. In tutto si copre un dislivello di 1400 metri superandoli in circa 4 ore.
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