mercoledì 20 maggio 2015

LA CHIESA DI SAN GIACOMO A SARONNO

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La chiesa di San Giacomo è un edificio di Saronno. Fu costruita grazie al patrizio saronnese Ambrogio Legnani. La chiesa fu dedicata ai santi Ambrogio, Carlo, Filippo e Giacomo, secondo la volontà del donatore (nome dei fratelli del patrizio).

Sulle pareti sono dipinti affreschi di Stefano Maria Legnani di Santagostino ed è presente sull’altare una pala che raffigura la Madonna col bambino, i santi Giacomo e Ambrogio, Carlo Borromeo, circondati da angeli.

La chiesa, con il campanile, è stata edificata da Ambrogio Legnani, “uomo ricco di fede e di censo” che ne gettò le fondamenta nel 1614. Fu dotata della celebrazione di S.Messe e di terreni. Il fondatore nel suo testamento del 1628 affidò la Chiesa e la sua amministrazione al Santuario, nell’anno seguente con un altro testamento la lasciò in eredità al Santuario. Nel 1821 furono accolte presso la Chiesa le salme dei defunti, venne chiamato il Cimitero di S.Giacomo e tale rimase fino al 1847, quando sorse il cimitero nuovo. Nel 1882 sul terreno sorse l’oratorio maschile della Prepositurale e il Salone “Silvio Pellico”.  Nel 1976 in occasione della Visita Pastorale, viene emesso il decreto in cui il Santuario cede alla Prepositurale l’antica Chiesa di S.Giacomo.  il 22 ottobre del 2003 viene decretata la donazione: la Chiesa appartiene alla Prepositurale.

La chiesa, di stile classico tardo-manierista,  ha un’unica navata,  tre finestre (opera di Sandro Carugati) e l’abside nella parte settentrionale.

Sull’altare è presente una copia  della Sacra Conversazione con Madonna e Bambino circondata dagli Angeli ed i Ss. Giacomo Apostolo, Filippo, Ambrogio e Carlo Borromeo di Giulio Cesare Procaccini; l’originale conservato dal 1684 nella Sacrestia del Santuario.Nel presbiterio si notano sono l’arco con l’annunciazione e l’Eterno Padre e due affreschi con la nascita di Gesù e l’Adorazione dei Magi. Sono opera di Stefano Legnani (il Legnanino), della stessa famiglia del fondatore.Nella parte alta del presbiterio in una lunetta è conservata la statua di S. Carlo, voluta per il voto (10 maggio 1625) di celebrare ogni anno la festa del Borromeo con Messa e Vespri in canto.

Nel giardinetto interno (visitabile son in occasioni particolari)  insieme ad alcune lapidi del cimitero vecchio, sono conservate le iscrizioni degli antenati di Teresa Galli, mamma di papa Pio XI.

Dal 1973 al 1992 veniva celebrata annualmente la festa popolare del santo nei giorni attorno al 25 luglio (giorno di S. Giacomo), protraendosi per 3 o 4 giorni, coinvolgendo tutti gli abitanti e i negozianti del quartiere in cui la chiesa è situata (detto degli “Asnitt”). Attorno alla chiesa e sulla piazza antistante venivano organizzati dalla Parrocchia Prepositurale (con don Giorgio Solbiati, mons. Ugo Ronchi e mons. Angelo Centemeri) momenti di preghiera, la S. Messa nel giorno del santo con accensione del pallone al Gloria (secondo la tradizione per i santi martiri) e la presentazione di ricchi cesti offerti dai negozianti della via Padre Monti messi poi all’asta nel corso dei festeggiamenti. A seguire momenti di festa danzante, giochi, corse di asini, oche e carriole, sfilate in costume.

Il ricavato dei giorni di festa veniva impiegato interamente per la manutenzione della chiesa stessa.

Ancora oggi alla sera alle 21 del giorno 25 luglio di ogni anno viene celebrata la Messa in onore del santo.




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