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L'autostrada A50, chiamata anche tangenziale Ovest di Milano, è un raccordo autostradale italiano tangente l'area suburbana di Milano da sud-est a nord-ovest, gestito dalla Milano Serravalle - Milano Tangenziali.
Insieme alla A51 (tangenziale Est di Milano) e alla A52 (tangenziale Nord di Milano), compone il più esteso sistema Italiano di tangenziali intorno ad una città, per una lunghezza complessiva di 74 km. Aggiungendo alle tre tangenziali i tratti urbani di A1 e A4, che corre parallelo alla tangenziale Nord collegando A51 e A50, si ottiene un sistema di autostrade urbane che circonda totalmente la città. Il flusso di traffico che interessa questo tratto autostradale è di circa 250.000 transiti giornalieri.
La Tangenziale Ovest di Milano fu la seconda grande opera e la prima tangenziale milanese, realizzata dalla società concessionaria autostradale che un tempo prendeva il nome La Spa per l'autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso.
La prima pietra fu posta nel 1965 e i lavori si conclusero nel 1968. Inizialmente era costituita da sole due corsie per senso di marcia, più la corsia di emergenza; con i lavori terminati nei primi anni ottanta, le corsie sono diventate tre sia in direzione nord sia in direzione sud.
Lo scopo fondamentale per cui venne costruita fu quello di collegare direttamente le autostrade che giungevano a Milano, evitando a numerosi mezzi di passare per le vie interne della città.
La sua costruzione rientrava nel progetto della società concessionaria di unire senza discontinuità l'Europa con le zone industrializzate della Liguria e con il sud Italia.
L'A50 si snoda per una lunghezza di 31,5 km. Il km 0 è posto in corrispondenza della connessione con l'A8 - Autostrada dei Laghi, nel comune di Rho, zona in cui è posizionata la barriera autostradale di Terrazzano. Essa prosegue in direzione sud seguendo un percorso sinuoso, attraversando il comune di Pero, dove si trovano gli svincoli con l'A4 Torino-Trieste e il comune di Milano. Nel comune di Assago si collega con l'autostrada A7 Milano-Genova. Giunta nel comune di San Giuliano Milanese termina immettendosi nell'A1 autostrada del Sole.
In totale è composta da 12 svincoli liberi, per mezzo dei quali si unisce a importanti strade ordinarie (come la SS 11, la SS 35 e la SS 494).
Oggi la tangenziale non ha la sola funzione di semplice raccordo autostradale. Già negli ultimi anni è diventata parte integrante della viabilità interna dell'area metropolitana milanese.
L'autostrada A51 tangenziale Est di Milano è un'autostrada tangente alla città ed all'area suburbana di Milano nella sua parte est, gestita dalla Milano Serravalle - Milano Tangenziali.
Aggiungendo alle tre tangenziali i tratti urbani di A1 e A4, che corre parallelo alla Tangenziale Nord collegando A51 e A50, si ottiene un sistema di autostrade urbane che circonda totalmente la città. Il flusso di traffico che interessa questo tratto autostradale è di oltre 70.000 transiti giornalieri.
Fu la seconda tangenziale milanese realizzata dopo la tangenziale ovest. I lavori iniziarono nel 1969 dalla società concessionaria La Spa per l'autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso.
Il primo tratto, terminato nel 1973, collegava l'autostrada A4, nei pressi di Agrate Brianza, con l'Autostrada A1, nei pressi dello svincolo di piazzale Corvetto.
Nel 1992 prese la connotazione attuale con la costruzione di ulteriori 10 km da Agrate Brianza sino a Usmate Velate.
Il progetto della Tangenziale Est si rese necessario per mettere in comunicazione direttamente la direttrice autostradale est - ovest con la direttrice autostradale nord - sud senza che i mezzi entrassero in città, complicando una situazione di traffico già critica all'epoca della costruzione.
L'A51 ha inizio con il km 0 all'altezza del quartiere di Rogoredo, come proseguimento senza soluzione di continuità dell'autostrada del Sole. Prosegue lungo il comune di Milano con dei lunghi e imponenti viadotti con i quali oltrepassa la zona industrializzata di Lambrate. Tra questi degno di nota è il Viadotto dei Parchi, lungo circa 5 km che partendo in corrispondenza dello svincolo di Linate prosegue verso Nord attraversando il parco Forlanini, la zona di Rubattino e il Parco Lambro. Tale prestigioso viadotto è opera del famoso ingegnere Silvano Zorzi, progettista tra l'altro dell'altro grande viadotto urbano di Milano quello tra i Viali Serra e Viale Monteceneri.
Attraversa i comuni di Cologno Monzese e Carugate, mentre in corrispondenza del comune di Agrate Brianza si collega all'autostrada Torino Trieste.
Raggiunge il comune di Usmate Velate al km 29,300 dopo aver attraversato i comuni di Vimercate e Concorezzo per mezzo di numerosi tratti realizzati in trincea.
La tangenziale è composta da tre corsie per senso di marcia più la corsia di emergenza, tranne per il tratto tra Agrate Brianza e Usmate Velate che è a due corsie per direzione di marcia (con alcuni tratti privi di corsia di emergenza), a causa della conformazione urbanistica in cui l'autostrada si snoda.
Una particolarità che caratterizzava la tangenziale Est è stata la presenza di svincoli d'uscita sulla sinistra, sia in carreggiata nord sia sud, per raggiungere rispettivamente il centro di Milano all'altezza di viale Forlanini e l'aeroporto di Linate. Da marzo 2008 le due uscite dalla prima corsia di sorpasso sono smantellate e rimpiazzate da svincoli sulla destra, dalla terza corsia.
L'autostrada A52 tangenziale Nord di Milano, è un'autostrada italiana, tangente all'area suburbana di Milano nella sua parte nord. È gestita dalla Milano Serravalle-Milano Tangenziali.
Aggiungendo alle tre tangenziali il tratto urbano della A4 che corre parallelo alla tangenziale Nord si ottiene un sistema di autostrade urbane che circonda totalmente il Comune di Milano, di 95,4 km. Il flusso di traffico che interessa questo tratto autostradale è di circa 80.000 transiti giornalieri.
Ultima tangenziale milanese realizzata dalla società concessionaria Milano Serravalle - Milano Tangenziali SpA. I lavori per il percorso viario sono terminati nel 1994. L'intera opera ha sofferto di una cronica mancanza di finanziamenti, tant'è che ad oggi alcuni svincoli sono o incompiuti o mancanti in alcune direttrici, e lo stesso dicasi delle infrastrutture di servizio. Inoltre l'opera doveva essere terminata in tempo per i Mondiali di calcio del 1990, obiettivo mancato per i summenzionati finanziamenti mancati.
La tangenziale Nord ha la funzione di collegare le aree fortemente urbanizzate ed industrializzate della Brianza con l'autostrada Torino-Trieste e con la tangenziale est.
Ha inizio con il km 0 dalla connessione nei pressi del comune di Sesto San Giovanni con la tangenziale est, da cui raccoglie solo il traffico proveniente dalla carreggiata nord.
Si collega con l'autostrada Serenissima nel territorio del comune di Monza, proseguendo poi nel comune di Cinisello Balsamo fino ad immettersi nella strada statale 35.
Ha una lunghezza di circa 13 km, costituita da due corsie per senso di marcia più la corsia di emergenza. Ha un andamento per la maggior parte curvilineo, tipico delle tangenziali di Milano.
Dal km 4 al km 12 circa è stata costruita totalmente in trincea, riducendo di molto l'impatto ambientale sul territorio circostante. Possiede 11 svincoli liberi e una barriera autostradale denominata barriera di Sesto San Giovanni al km 3.
Nel 1951 fu costituita la S.p.A. per l’Autostrada Serravalle-Milano-Ponte Chiasso dagli Enti Pubblici: Province, Comuni, Camere di Commercio di Milano, Genova, Pavia e Como e dal Consorzio Autonomo del Porto di Genova (ora Autorità Portuale di Genova). L’intento degli Enti promotori era quello di collegare Genova alla Svizzera (Ponte Chiasso).
Nel 2003 la S.p.A. per l’Autostrada Serravalle-Milano-Ponte Chiasso diviene Milano Mare-Milano Tangenziali S.p.A., mettendo in risalto i due assi autostradali componenti l’attuale rete in esercizio: l’asse che collega Milano a Serravalle Scrivia e l’anello delle tangenziali milanesi.
A marzo del 2005 la Milano Mare-Milano Tangenziali S.p.A diviene Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A.
A7 Milano - Serravalle Scrivia. Nel 1956 ottiene da Anas la prima concessione autostradale del dopoguerra, che prevede la costruzione e l’esercizio del tratto Tortona-Serravalle Scrivia, lungo 19,2 km ed inaugurato nel 1958. Negli anni successivi il tratto autostradale si sviluppa fino a Milano e nei primi anni Novanta si progetta l’allargamento a tre corsie per ogni senso di marcia, tranne nel tratto tra il ponte sul fiume Po e l’interconnessione con la A21 Torino-Piacenza.
La cosiddetta Autostrada dei Laghi è il risultato della necessità, sentita negli anni venti del XX secolo, di unire Milano alle vicine città di Como e Varese e con le zone turistiche del Lago di Como e del Lago Maggiore. Oggi si compone di tre autostrade ufficialmente classificate come A8 (intera estensione), A9 (intera estensione) e A8/A26 (per il tratto Gallarate-Sesto Calende) gestite da Autostrade per l'Italia dal 1962; i relativi percorsi si sviluppano totalmente entro il territorio della Regione Lombardia.
Fu l'ingegnere Piero Puricelli, conte di Lomnago che concepì l'idea dell'autostrada come "via per sole automobili" cioè riservata al traffico veloce (niente carri, carrozze, biciclette o pedoni) e con il pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione. Un'idea davvero avveniristica, perché le auto in circolazione a quell'epoca erano poche. Nel 1923 circolavano complessivamente sulle strade italiane 84.687 autoveicoli, di cui cinquantasettemila automobili, venticinquemila autocarri e 2.685 autobus. Ma già nel 1921 Piero Puricelli, imprenditore di costruzioni stradali e industriali, aveva fondato la Società Anonima Autostrade e ottenuto le autorizzazioni per fare dichiarare "di pubblica utilità" alcuni suoi progetti, e quindi per poter cominciare a realizzarli concretamente. Nonostante i ritardi burocratici e legali (gli espropri necessari furono più di tremila) aveva portato a compimento il primo esempio di autostrada moderna in appena 15 mesi.
Il 21 settembre del 1924 viene inaugurato a Lainate il primo tratto, da Milano a Varese (attualmente classificato come A8), di quella che diverrà l'autostrada dei Laghi e che sarà la prima autostrada a pedaggio realizzata in Italia e nel mondo. Il nastro inaugurale fu tagliato da una Lancia Trikappa di casa Savoia con a bordo il re in persona Vittorio Emanuele III, accompagnato da Puricelli, e seguita dal lungo corteo di automobilisti invitati. Tra essi, il cronista del quotidiano La Tribuna di Roma scrisse: Viaggio attraentissimo su un cemento liscio come un parquet, senza callaie insidiose o ciclisti o simili da mandare all'altro mondo....
I lavori per la Milano-Varese costarono 90 milioni di lire e, nei calcoli preventivi, si era fatto assegnamento su un transito giornaliero di mille auto. La cifra venne raggiunta e raddoppiata nel 1938.
La nuova strada era ad una sola corsia per senso di marcia e a una sola carreggiata (larga dagli 11 ai 14 metri di cui 8 o 10 pavimentanti), più che sufficienti per ospitare il passaggio delle poche decine di auto che vi circolavano ogni giorno. Il percorso era per lo più rettilineo (il più lungo tratto era di 18 km), le curve non avevano un raggio inferiore ai 400 metri, le pendenze non erano superiori al 3%. Il calcestruzzo ad alta resistenza, materiale usato per la pavimentazione dell'autostrada, era composto da lastre spesse dai 18 ai 20 cm.
Il trasporto dei materiali necessari per la costruzione dell'autostrada, in particolare il pietrisco (il quale veniva estratto dalle cave Puricelli di Bisuschio in Lombardia), avveniva attraverso treni fino alle stazioni più vicine ai vari cantieri.
Non c'era un vero e proprio casello, ma il pagamento del pedaggio avveniva nell'area di servizio e sosta, che era obbligatoria. Vennero costruiti 17 caselli e 100 km di nuove strade di raccordo. Nei primissimi anni l'autostrada chiudeva alle 1:00 e riapriva alle 6:00.
Meno di un anno dopo, il 28 giugno 1925, fu inaugurato il tratto da Lainate a Como (attualmente classificato come A9), per una lunghezza di 24 chilometri e un costo di 57 milioni. Sempre nel 1925 fu realizzato il tratto Gallarate-Sesto Calende, di 11 chilometri, classificato ora come A8/A26.
Dal 1924 in avanti, a Lainate cominciarono ad arrivare tecnici da varie nazioni per studiare e copiare questa nuova strada veloce per auto, a pagamento. Era nata qui la "madre" di tutte le autostrade a pedaggio che hanno poi invaso il mondo. Tuttavia l'Autostrada dei Laghi venne costruita senza una normativa precisa, in quanto la prima definizione normativa ufficiale risale solo al 1933 con il Regio Decreto n. 1740 del 1933 che definiva le autostrade come strade riservate ai soli autoveicoli.
Il tratto Como-Chiasso è stato aperto al traffico il 10 settembre 1960.
È oggetto di discussione se l'Autostrada dei Laghi possa essere considerata la "più antica autostrada del mondo". Esistono due scuole di pensiero:
La prima autostrada del mondo è l'AVUS di Berlino. I fautori del primato tedesco si basano sulle date di progettazione (1909) e di apertura (1921) antecedenti alle date italiane;
I fautori della preminenza italiana portano come argomenti il fatto che il percorso italiano sia stato studiato con lo scopo precipuo di agevolare il traffico automobilistico mentre la AVUS nasce con il doppio scopo di strada e di pista di prova, come dice il suo stesso nome: Strada per il traffico (V) e per le prove (U) delle Automobili. A ulteriore sostegno del primato dell'autostrada dei Laghi viene anche portato il fatto che, ancora oggi, in diverse parti del mondo, i tratti con queste caratteristiche vengono chiamati con il nome di derivazione italiana «autostrada».
Nel 1925, il pedaggio della tratta Milano-Varese era di 9 lire per le moto, 12 lire per veicoli fino a 17 cavalli, 17 lire per i veicoli tra 17 e 26 cavalli, di 20 lire per veicoli oltre 26 cavalli e da 40 a 60 lire per gli autobus a secondo della lunghezza. Uno sconto del 20% veniva praticato per il biglietto di andata e ritorno.
Nel 1926 si contarono 421.406 passaggi di veicoli, con una media giornaliera di 1.115 unità.
Fino al 1946, i casellanti avevano l'obbligo di vestire la divisa aziendale e di salutare militarmente al passaggio, in entrata e in uscita, di ogni veicolo.
L'autostrada A8 collega Milano a Varese con un percorso di 42,6 km.
L'autostrada A9 è un'autostrada italiana, interamente compresa in Lombardia, gestita da Autostrade per l'Italia, che collega l'area metropolitana di Milano con Como ed il confine con la Svizzera. Ha inizio a Lainate dall'autostrada A8. È comunemente definita, assieme all'autostrada A8, Autostrada dei Laghi.
L'autostrada ha inizio a Lainate come diramazione dell'autostrada A8 e prosegue in direzione Como. Bisogna sottolineare comunque come la chilometrica ufficiale parte da Milano, essendo in comune per il primo tratto con la A8.
L'A9 termina con la dogana per la Svizzera di Brogeda, ma il tracciato autostradale prosegue in territorio elvetico come A2. In corrispondenza della progressiva chilometrica 41-VI si trova il cartello che indica la fine del tratto autostradale italiano e conseguentemente della competenza di Autostrade per l'Italia. La parte italiana del piazzale doganale, in cui è presente anche un ristorante, perde infatti ogni caratteristica autostradale. Lo stesso avviene per la metà dello spiazzo situato dopo i controlli delle rispettive autorità doganali. Tuttavia, tutto il piazzale si trova fisicamente ancora in Italia, visto che l'effettiva linea di demarcazione del confine si trova duecento metri più avanti. L'immaginaria linea di confine taglia a metà un viadotto che, solo amministrativamente, si trova in Svizzera. Una porzione della sua parte sottostante appartiene invece all'Italia.
L'Autostrada dei Laghi oggi ha importanza notevole perché sostiene un notevole traffico pendolare diretto a Milano, inoltre rappresenta un percorso obbligato per la maggior parte delle merci che dall'Italia viaggiano verso il nord Europa.
La gestione è in concessione ad Autostrade per l'Italia. L'autostrada è soggetta ad un sistema di pedaggio aperto, cui sono sottoposti tutti i veicoli percorrenti il tratto fra Lomazzo e Como Sud, con uno svincolo dotato di casello di esazione a Fino Mornasco ed una barriera a Grandate. Valicata la frontiera italo-svizzera la riscossione del pedaggio avviene unicamente con l'apposizione della vignetta autostradale svizzera, di emissione e validità annuale.
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