L'Università commerciale Luigi Bocconi è un'università privata di Milano, fondata nel 1902 e specializzata nell'insegnamento delle scienze economiche e sociali, giuridiche e manageriali. È situata vicino al centro storico della città, tra Porta Ticinese e Porta Romana. Oltre all'università, il campus comprende la Scuola di Direzione Aziendale SDA.
L'ateneo venne fondato da Ferdinando Bocconi, proprietario dei magazzini Bocconi (i quali vennero poi venduti a due delle famiglie più abbienti di Milano che, con l'aiuto di Gabriele D'Annunzio, crearono La Rinascente). Ferdinando Bocconi faceva parte di una élite culturale milanese convinta che un vero e solido progresso economico si sarebbe potuto realizzare solo mediante una riqualificazione del capitale-lavoro, congiuntamente ad un affinamento culturale e professionale dell'imprenditore.
La scomparsa di Luigi Bocconi nel corso della battaglia di Adua, instillò in Ferdinando l'idea di rendere immortale la memoria del figlio (a cui l'università è intitolata), affrettò la realizzazione di programmi verso i quali da tempo si stava indirizzando la città. L'idea di Ferdinando Bocconi di creare una Scuola Superiore di Commercio da aggregarsi al Politecnico di Milano veniva a soddisfare una duplice esigenza: quella di dotare gli ingegneri di una solida base commerciale e quella di promuovere socialmente i ragionieri attraverso un diploma universitario. Il modello ispiratore del corso di studi immaginato da Ernesto De Angeli era quello della École Supérieure di Anversa.
Date fondamentali:
1902: fondazione dell'Università ad opera di Ferdinando Bocconi in memoria del figlio Luigi, caduto nella battaglia di Adua.
1906: nasce l'ALUB, Associazione dei Laureati dell'Università Bocconi.
1938-41: viene costruita la sede, architettura del Razionalismo Italiano (Giuseppe Pagano e G. Predeval).
1946: attivazione del corso di laurea in Lingue e letterature straniere (1946-1972).
1970: istituzione dei corsi di laurea in Economia politica (CLEP) e in Economia aziendale (CLEA)
1971: nasce la SDA Bocconi, Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi.
1974: attivazione del corso di laurea in Discipline economiche e sociali (DES).
1983: la Bocconi entra nel PIM (Program of International Management), che raccoglie alcune università di Business.
1984: viene introdotto il numero programmato.
1986: viene creata Bocconi Comunicazione.
1988: insieme ad altre tre università europee (HEC, Esade, Köln) partecipa alla creazione della CEMS, Community of European Management Schools. Nasce EGEA, casa editrice dell'Università Bocconi. Fondazione della prima junior enterprise italiana, JEME Bocconi Studenti.
1989: approvazione del piano decennale Bocconi 1990-2000, che prevede una revisione dei piani studio. Verranno introdotti i corsi di laurea in Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari (CLEFIN), in Economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali (CLAPI), in Economia e legislazione per l´impresa (CLELI). Vengono adottati metodi di valutazione della qualità su didattica e servizi.
1999: attivazione dei corsi di laurea in Scienze economiche, statistiche e sociali (CLE), in Economia per le arti, la cultura e la comunicazione (CLEACC) e in Giurisprudenza (CLG). Introduzione del nuovo modello didattico.
2001: attivazione di nove corsi di laurea triennali. Nascono il corso di laurea in Economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie (CLEMIT) e il Bachelor in International Economics and Management (BIEM), il primo corso di laurea Bocconi completamente in lingua inglese. Il Corso di Laurea si chiama ora Bachelor in International Economics, Management and Finance (BIEMF).
2005: approvazione di un nuovo Piano strategico decennale (2005-2015), che si articola su quattro linee guida: Europa, competitività, responsabilità, cultura del merito. Vengono attivati 11 corsi di laurea specialistica, alcuni dei quali interamente in lingua inglese.
2006: il Piano strategico prevede anche una profonda ristrutturazione a livello organizzativo. Alla SDA si affiancano quattro Scuole, cui afferiscono tutti i programmi formativi: la Scuola Universitaria, la Scuola Superiore Universitaria, la Scuola di Dottorato e la Scuola di Giurisprudenza. A questa riorganizzazione segue la creazione di sette nuovi Dipartimenti.
2008: terminano i lavori per la costruzione del nuovo edificio di via Roentgen, che ospita gli uffici della faculty e una nuova aula magna. Il complesso è inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente della Commissione Europea José Manuel Durão Barroso e del Sindaco di Milano Letizia Moratti
2009: L'Ateneo milanese è obiettivo di un attentato terroristico rivendicato dal Gruppo Anarchico Informale con una lettera al giornale Libero. Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre in un corridoio dell'edificio di via Sarfatti esplode solo parzialmente un ordigno che causa lievi danni alla struttura; al momento del sopralluogo vengono però ritrovati 2 kg di dinamite dall'alto potenziale distruttivo e la ricostruzione rivela che nella notte è esploso solo il timer che non ha innescato così il resto dell'esplosivo.
2010: Il corso BIEMF diventa, dopo CLEF e MSc Finance, il terzo programma ad essere riconosciuto dal CFA Institute come partner.
Nel 2014, nella tradizionale classifica stilata dal Censis, in collaborazione con la Repubblica, risulta essere la terza tra le università private (col punteggio di 91.6), la seconda in ambito nazionale per qualità della sua facoltà di Giurisprudenza (superata di qualche punto dalla Liuc di Castellanza) e la prima per qualità della sua facoltà di Economia.
Anche il Sole 24 Ore e la rivista Campus premiano la Bocconi di Milano, ponendola in vetta alla classifica.
Nel 2007 si è classificata tra le prime venti Business schools del mondo nella classifica stilata dal Wall Street Journal, grazie al suo programma di Master in Business Administration. Secondo la rivista americana Forbes è la numero uno nella specifica categoria "Value for Money". Nella classifica del Financial Times è risultata la 5º in Europa e la 16º nel mondo nella classifica "Executive education", mentre il corso di laurea magistrale in International Management si è classificato come il 26° master in management al mondo[6] e il master CEMS in International Management (offerto come dual degree nei percorsi specialistici di International Management e di Management) si classifica al 2º posto nel 2010.
Sempre secondo il Financial Times, il Master of science in Finance, corso di laurea magistrale in finanza impartito in lingua inglese è l'8° al mondo nel 2014. Nella classifica di Times Higher Education - QS World University Rankings, la Bocconi si trova al 46º posto in classifica per le scienze sociali.
Nel World University Rankings 2012 di QS la Bocconi si colloca 19ª nella classifica dei migliori atenei per finanza e accounting e 17ª per economia ed econometria (rispettivamente al 2º e 1º posto tra gli atenei dell'Europa continentale). Nella classifica dell'École des Mines, che si basa sulla formazione superiore dei CEO delle Fortune Global 500, la Bocconi occupa, a pari merito con la Cambridge University (UK), il 30º posto.
Risulta al 9º posto, nel mondo, per l'MBA secondo le classifiche della EdUniversal Ranking.
Secondo Francesco Sylos Labini, invece, la Bocconi nelle classifiche generaliste (che considerano anche università specializzate), è assente tra le prime 400, 500 o 700 università del mondo in ben 7 ranking su 8. Nella recente Valutazione della Qualità della ricerca, gestita dall'ANVUR, il 33% dei "prodotti della ricerca" della Bocconi è stato giudicato di qualità “limitata”, e la migliore università italiana nell'area di scienze economiche è quella di Padova.
L'Ateneo ha costruito una rete di scambi e relazioni con istituzioni accademiche e culturali. È associato al Partnership in International Managment (PIM) e al Community of European Management Schools (CEMS), e ha complessivamente 170 università partner in 48 paesi del mondo, con le quali collabora su attività di ricerca e progetti didattici congiunti: tra di esse la Fudan University di Shanghai, l'Indian Institute of Management di Ahmedabad, la Moscow State Institute of International Relations di Mosca, l'ESADE di Barcellona, l'HEC School of Management di Parigi, e l'Università della California. L'Università offre scambi all'estero con istituzioni di prestigio internazionale come Harvard, Wharton School of the University of Pennsylvania, Columbia University, Cornell University, Dartmouth College, Boston College, Berkeley, New York University, University of Chicago, University of Southern California, Washington University in St. Louis, Emory University, University of Texas at Austin, University of Wisconsin-Madison, McGill University, University of British Columbia, HEC Paris. È inoltre iscritta a network internazionali come l'Erasmus Student Network, e spesso è promotrice di numerose attività rivolte agli studenti, come il Model United Nations (MUN, detto anche Simulazione ONU), e i tradizionali campionati di matematica.
La biblioteca Bocconi, inaugurata nel 1903, ospitata nella sede attuale realizzata da Giovanni Muzio nel 1962, è la più fornita in Italia in campo economico-manageriale, con oltre 700.000 volumi, 30.000 titoli di riviste in formato cartaceo ed elettronico, working papers e statistiche. Raccoglie tutte le tesi di laurea dalla fondazione dell'Università, numerose collezioni specializzate e offre collegamento a 60 banche dati di varia tipologia (bibliografiche, numeriche, testuali) che coprono le principali aree disciplinari dell'Ateneo (economia, finanza, gestione aziendale, diritto, matematica, statistica, storia) e che sono consultabili anche da postazioni esterne alla rete universitaria.
La biblioteca è la sede di un Centro di Documentazione Europea, il CDE, che raccoglie tutte le pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea, ed è depositaria delle pubblicazioni dell'Asian Development Bank (AsDB). La biblioteca è membro dell'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dell'International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA).
Nel 2009 alcuni media affermano nei loro articoli, a seguito di segnalazioni, che alla Bocconi durante gli esami scritti molti studenti ricorrono al metodo del copiare per superare i relativi esami. Altro metodo di irregolarità nel sostenere gli esami è quello adottato da alcuni studenti che sono stati sorpresi a sostenere esami al posto di altri, con tessere di iscrizione contraffatte (altro caso di cui si è occupata la commissione disciplinare dell’ateneo riguarda uno studente che aveva in tasca un tesserino universitario modificato, con il suo nome associato alla fotografia di un amico, iscritto a un’altra università, che avrebbe dovuto sostituirlo a un esame). L'università al riguardo si è difesa affermando che tali prassi irregolari saranno contrastate con un codice d’onore per richiamare le matricole ai valori condivisi di ateneo, pena il biasimo della comunità, oltre alle punizioni già previste. L'ateneo per contrastare tali fenomeni ha affermato di avere adottato delle contromisure come quella di distanziare in aula in aula gli studenti per evitare che copino e svolge controlli severi sull’identità di chi ritira il compito.
Nel dicembre 2012 il Fatto Quotidiano e Roars mettono in luce una serie di dati che portano a ritenere, secondo loro, che la Bocconi rappresenti una finta eccellenza sia nel panorama italiano sia internazionale. Gli autori dell'inchiesta giornalistica affermano: che se si guardano le classifiche scorporate o il numero di pubblicazioni e o citazioni delle singole discipline, vi è di molto meglio; però lo Stato sovvenziona i suoi studenti e la Bocconi non paga l’IMU. A supporto di ciò affermano che: Ad esempio la Bocconi nelle classifiche generaliste (che considerano anche università specializzate), è assente tra le prime 400, 500 o 700 università del mondo in ben 7 ranking su 8. Di parere contrario invece due docenti famosi dell'ateneo milanese, Giavazzi e Alesina, i quali hanno affermato che la Bocconi non riceve sussidi pubblici, si finanzia con rette scolastiche che sono modulate in funzione del reddito, ed è uno dei pochi atenei italiani che non fa brutta figura nelle classifiche internazionali.
Nel febbraio 2015 in un articolo della rivista specializzata sulle università, Roars, si afferma che stando alla classifica ANVUR la Bocconi è da ritenersi un ateneo di serie B. Ciò lo si è avuto dopo le dichiarazioni del premier Renzi che ha affermato che in Italia ci sono atenei di serie A e di serie B.
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