martedì 1 dicembre 2015

SANTA MARIA DELLA VERSA

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Santa Maria della Versa è un comune situato nella collina dell'Oltrepò Pavese, nella media vallata del torrente Versa.
Soriasco, il centro più antico e precedente capoluogo comunale, è noto fin dal IX secolo, quando, in base a donazioni imperiali, apparteneva all'abbazia di San Colombano di Bobbio. Nel 1164 l'imperatore Federico I lo sottopose al dominio della città di Pavia.

Dal XIV secolo (se non prima) era feudo della famiglia Giorgi, che nel secolo successivo, ereditando dall'ultima discendente dei Beccaria del ramo di Messer Fiorello, estese i propri domini anche su Pietra de' Giorgi e Rocca de' Giorgi. Estinti i Giorgi-Beccaria nel XVII secolo, il feudo fu incamerato e venduto a Gerolamo dal Pozzo, che nello stesso periodo acquistava il feudo di Montecalvo Versiggia (comprendente anche Golferenzo e Volpara), divenendo signore di gran parte della valle. Fu una breve illusione: pressato da problemi economici, il figlio Gaetano già nel 1690 dovette vendere Soriasco ai conti Gambarana (ramo dei Conti Palatini di Lomello e feudatari di Montesegale), che erano già grandi proprietari nel feudo, e risiedevano al Casale di Donelasco. La frazione Pizzofreddo, che apparteneva al feudo di Montecalvo, dopo questi passaggi rimase unita a Soriasco.

Nel feudo di Soriasco esisteva, oltre al comune del capoluogo, anche quello di Donelasco, dove risiedeva il feudatario. La signoria dei Gambarana durò fino all'abolizione del feudalesimo (1797).

All'inizio del XIX secolo venne unito a Soriasco il comune di Montarco, detto anche Sannazzaro dal nome della chiesa parrocchiale. Era un luogo molto importante, essendo citato nel diploma di Federico I del 1164. Nel 1216 fu bruciato dai confederati lombardi, in lotta con Pavia. Appartenne probabilmente ai Sannazzaro, e c'è chi sospetta che il cognome derivi da questo luogo. Fu incluso nel feudo di Broni, cui restò fino alla sua fine, e di esso (dopo che ne furono staccati Canneto e Castana) rimase, isolato, il territorio più meridionale.

Sempre nel XIX secolo andò sviluppandosi, ai piedi del colle di Soriasco, a fondo valle, il nuovo centro detto Borgata Versa, e anche Madonna della Versa da una chiesetta ivi esistente, costruita per ricordare una antica apparizione delle Vergine a una fanciulla. In questo centro venne posta la sede comunale, e nel 1893 il nome del comune, da Soriasco, fu mutato in Santa Maria della Versa.

Nel 1929 fu unito a Santa Maria anche il comune di Donelasco (CC D340).

Dal 1929 al 1956 fu unita a Stradella da una linea tranviaria.
Nel 1300 il luogo era incolto; tra spini e querce sorge solo una cappelletta: "Madonna Val Versa", cosi' era chiamata dalla gente dei dintorni che la indicava come miracolosa dispensatrice di grazie, una Madonnina dipinta su tavola, ancor oggi conservata sull'altare della parrocchiale.

L'attuale chiesa sorse sulla piccola edicola campestre ed attorno si sviluppo' un borgo dove si teneva mercato. Nel' 800 "la Madonna", cosi' chiamata dai locali, era "il principale quartiere" dell'antico capoluogo Soriasco, un borgo incastellato depositario di ben piu' vetuste origini, che oggi, di fatto, domina Santa Maria dall'alto della sua torre. Santa Maria, disponendo di piu' spazi e di maggiori prerogative di sviluppo economico, con i suoi mercati, le botteghe, gli alberghi e trattorie, strappava a Soriasco l'antico primato.

Nella seconda meta' dell'800 assorbiva tutti i servizi pubblici ed amministrativi e infine nel 1893 acquistava il titolo di comune.

Oggi Santa Maria e' un delizioso paese di fondovalle, ordinato e tranquillo; ma basta aprire un poco di piu' gli occhi per scorgere dietro tanta apparente pacatezza quanto ferva il lavoro sulle colline che l'abbracciano e da cui si riversano nella vendemmia mille varieta' di grappoli che viticoltori di qua, in gran parte contadini da generazioni, ricavano dalla terra con sapiente fatica non per nulla Santa Maria, terra di vini, e' denominata "capitale del pinot" o "dello spumante"; un paese ricco di risorse, la cui gente e' rigorosa nella fatica e cordiale nella festa.

L'economia di Santa Maria della Versa è a carattere prevalentemente agricolo e tra le produzioni principali ricordiamo i Doc Oltrepò Pavese.
Il 25 marzo di ogni anno si tiene la festa patronale del Santissimo Nome di Maria.


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