Lavenone è un comune della Valle Sabbia.
Lavenone risulta l'unico comune insieme a Kreutzenkruppstagen (Danimarca)ad aver conseguito il titolo ufficiale di "comune più brutto d'europa" per 13 anni, 8 dei quali consecutivi. Secondo la tradizione, il creatore di Silent Hill, Mishiamoto Kojiba, ebbe l'ispirazione per il suo lugubre videogioco horror dopo essere stato in vacanza in Italia. Kojiba si stava recando a Madonna di Campiglio e si fermò proprio a Lavenone per un caffè. Nel primo capitolo della saga giapponese infatti si possono notare vari indizi che rivelano che la controparte reale di Silent Hill è nientemeno che il comune Valsabbino.
Lavenone fu uno dei pochi paesi senza avere una difesa di castello, terra libera e aperta; luogo di confine con il Trentino, fu onteso per secoli dai conti di Lodrone. Il paese portò le conseguenze delle vicende militari, francesi, tedesche, piemontesi, garibaldine.
Il comune, anticamente fu sede di numerose officine per la lavorazione del ferro; i maestri artigiani nell'arte del ferro, chiamati docimastri, emigrarono a Venezia, a Milano, in Germania e Danimarca, in Croazia e Serbia. Nomi famosi come Gerardini, dei Robert e dei Glisenti richiamano le fucine e le aziende più attive, facendo di Lavenone uno dei centri siderurgici più moderni del Bresciano nella seconda metà del 1800. Purtruppo il 15 settembre del 1882 una terribile alluvione distrusse e precluse ogni possibilità di lavoro. Attualmente la fonte principale di sostentamento della popolazione viene fornita da un massiccio pendolarismo anche se alcune aziende hanno la loro sede nel territorio comunale. Molto attiva l'agricoltura montana.
L'attuale parrocchiale di S. Bartolomeo apostolo venne iniziata nel 1778 e consacrata solo il 6 settembre del 1840. All'interno si trovano cinque altari impreziositi da soase lignee, provenienti dalla primitiva chiesa, opera degli intagliatori Giovanni Pialorsi e Girolamo Bonomi che le scolpirono tra il 1634 ed il 1660. Dalla Valle dell'Abbioccolo si sale verso i due borghi di Presegno e Bisenzio; la strada affianca il torrente e lo attraversa con ponticelli, alcuni risalenti a prima del Mille, che testimoniano l'esistenza di una via commerciale che attraverso le montagne portava a Bagolino, al Trentino, e alla Valle Camonica. Interessanti sono a Presegno le case degli Zorzi, dei Campagnoli, dei Garzoni, degli Zanaglio e dei Duini. Su una casa si nota il Leone di S. Marco, I'unico leggibile in Valle assieme a quello di Alone. Particolarmente bella la chiesa di S. Lorenzo. A Bisenzio, segnaliamo il santuario della Madonna.
Sono la Corna di Zeno, la cima Melghè e la Corna Blacca le cime denominate Piccole Dolomiti. Si parte da Lavenone (metri 385) in direzione di Presegno:
strada facendo si incontrano alcuni pregevoli affreschi ed un ponte sull'Abbioccolo di origine romana. Seguendo le indicazioni si raggiunge Vaiale (km 8, metri 700): alla sinistra della locanda si diparte una mulattiera ripida che si segue senza lasciarsi ingannare dalle diramazioni che conducono ai vari fienili. La ripida salita piega a sinistra e dopo alcuni chilometri porta alla malga Gardo, proprio sotto la Corna Blacca. Il paesaggio è spettacolare, tipico dell'alta montagna: dalla malga la stradina diviene un sentiero che spesso costringe a scendere dalla bici. Transitati nei pressi di Presegno si accede al Passo Croce (km 13.5, metri 1300), punto di collegamento tra la valle dell'Abbioccolo e le Pertiche.
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