lunedì 20 luglio 2015

COSTA VALLE IMAGNA

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Costa Valle Imagna è un comune della provincia di Bergamo.

Il villaggio sembra sia stato abitato per tutto l'anno soltanto a partire dal 1300. In precedenza era, probabilmente, solo un alpeggio per il bestiame occupato durante i mesi estivi. In effetti il clima invernale di Costa è rigido visto che il paese è orientato verso il lato nord-orientale della Valle, tanto che Costa è detta la nevera della Valle Imagna.

Per ragioni di comunicazione il paese è stato a lungo più legato con la valle San Martino, Almenno San Salvatore e la piana che con il resto della Valle Imagna.

Con l'annessione nel 1428 della Bergamasca alla Repubblica di Venezia, il Paese venne a trovarsi ai confini fra la Serenissima e il Ducato di Milano. A comprova di ciò il forestiero è detto nel dialetto di Costa bir (sbirro), con probabile riferimento ai doganieri inviati da Venezia per pattugliare il confine.

Dell'epoca della controriforma è stato ritrovato un rapporto vescovile, il quale deplorava il cattivo stato in cui si trovava la chiesa parrocchiale a causa della povertà del villaggio. Costa fu oltretutto colpita dalla peste di manzoniana memoria del 1630, come comprovato dal ritrovamento di una sepoltura comune.

Fin dall'inizio del XX secolo Costa Valle Imagna è nota anche quale stazione di villeggiatura. Il paese sorge sull'alto versante destro della Valle Imagna, da Costa è pertanto possibile godere un ampio panorama, in particolare, volgendo lo sguardo a nord l'occhio cade sull'imponente monte Resegone. Raggiungendo la frazione di Forcella e il Passo del Pertüs (m 1186) lo sguardo si estende sull'intera Brianza e, nelle giornate favorevoli, fino a Milano.

Vi è ancora infatti chi ricorda che, durante la II guerra mondiale, dal Pertüs erano visibili, di notte, gli incendi causati dai bombardamenti alleati sulla capitale lombarda.

La festa del paese è il giorno 2 luglio - visitazione di Maria - oltre a questa ricorrenza il paese è "famoso" anche per la festa di San Rocco ("San Ròch"), festeggiato il 16 agosto con la processione, fuochi d'artificio e balli nella piazza del Comune.

Sino al 1864 il comune mantenne la denominazione di Costa e successivamente a tale data assunse la denominazione di Costa Valle Imagna.

La bella e imponente chiesa parrocchiale, dedicata alla Visitazione di Maria Vergine, si rese autonoma sin dal XVII secolo e l'attuale edificio è frutto di alcuni interventi edilizi che tra Ottocento e Novecento ne definirono l'attuale assetto architettonico. All'interno, sulla parte a destra del presbiterio si può ammirare la bella tela della Visitazione attribuita al grande pittore bergamasco Gian Paolo Cavagna, mentre l'affresco della tazza presbiteraiale (1895) è opera del valdimagnino Antonio Sibella.

Numerosi esempi di stile liberty: ex-albergo Mazzoleni, Villa Maria, Villa Teresa e altre ville sparse un po’ ovunque.
Numerose le possibilità di escursione partendo da Costa Imagna verso il Monte Tesoro (1432 mt.), Monte Linzone (1392 mt.) e verso tutto la dorsale che divide la Valle Imagna dalla Valle San Martino. Ancora il sentiero che porta al Santuario della Cornabusa e quello che conduce al Laghetto del Pertus (1193 mt.). Numerose le grotte presenti di notevole importanza come la Nala, la Nala di Cà Bedeschi, le Due Grotte e il Grutù.


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