Nata a Maderno nel 1898 e morta a Barbarano di Salò nel 1948 Giuseppina Cobelli era figlia di Giuseppe da Maderno e di Maria Bazzani da Gardone. Primogenita di quattro fratelli, sin da giovanissima si trasferì a Gardone con la famiglia che esercitò le mansioni di custodia della "Villa Cargnacco" del tedesco Prof.Thode. Quando nel 1921 divenne la dimora di D'Annunzio, la famiglia Cobelli dovette traslocare in un'altra abitazione di Gardone perché il Poeta desiderava la tranquillità.
Iniziò lo studio del pianoforte con l'aiuto della Prof.ssa Maria Molinari di Gardone ed ebbe la fortuna di esercitarsi - durante la sua permanenza a "Cargnacco"- con il pianoforte Steinway del proprietario sig.Thode che era appartenuto a Liszt noto compositore, pianista e direttore d'orchestra ungherese.
Scoperta dal musicologo Giacomo Benvenuti, fu inviata dallo stesso a Bologna, dove studiò canto con il prof. Giuseppe Arrigoni, ma anche in Baviera sotto la guida di Jacques Stuckgold.
Debuttò nel 1924 ad Amsterdam ne La Gioconda di Amilcare Ponchielli nel corso della prima tournée olandese. Nel 1925, per la "prima" italiana si esibì al Comunale di Piacenza, chiamata da Umberto Giordano per la ripresa de La cena delle beffe dopo la prima scaligera.
Fu tra le principali interpreti wagneriane degli anni venti-trenta, particolarmente apprezzata per la grande forza comunicativa, l'assoluta padronanza di mezzi vocali non comuni e la straordinaria presenza scenica. Eccelse in La Valchiria, Tristano e Isotta, Lohengrin e Parsifal.
Fu altresì grandissima Tosca, Fedora, Santuzza e, probabilmente, la più grande Adriana Lecouvreur prima dell'avvento di Magda Olivero. Il suo repertorio comprese anche La cena delle beffe, Fedra, L'amore dei tre re, Risurrezione, La Wally, Otello, Andrea Chénier, Francesca da Rimini, per citare alcuni dei quaranta titoli rappresentati. Fu la prima interprete di Zoraima ne La notte di Zoraima di Italo Montemezzi alla Scala nel 1931 e la prima interprete di Silvana, espressamente voluta da Ottorino Respighi e dal librettista Claudio Guastalla, ne La fiamma al Teatro Reale dell'Opera di Roma nel gennaio 1934.
La sua carriera, comunque prossima al termine, venne troncata dalla sordità, della quale si riscontrano le prime tracce nel 1932. Va ricordata anche per essere stata l'unica artista a calcare il palcoscenico dotata di un apparecchio acustico, e ciò nel pieno della sua carriera. Cantò assieme ai tenori Miguel Fleta, Georges Thill, Ettore Parmeggiani, Aureliano Pertile, Galliano Masini, Beniamino Gigli, Renato Zanelli, Giacomo Lauri-Volpi, Francesco Merli, ai baritoni Carlo Galeffi, Titta Ruffo, Gino Bechi, ai bassi Nazzareno De Angelis, Alexander Kipnis, Tancredi Pasero: fra i direttori con cui lavorò Arturo Toscanini, Victor de Sabata, Ettore Panizza, Tullio Serafin Siegfried Wagner, Otto Klemperer, Gino Marinuzzi,Antonio Guarnieri, Vittorio Gui. I teatri maggiormente frequentati furono la Scala di Milano (16 ruoli), il Reale dell'Opera di Roma (13 ruoli) e il Teatro Colón di Buenos Aires (8 ruoli nel corso delle stagioni 1927/1931).
Il comune di Toscolano Maderno, per ricordare ed onorare questa grande artista ha posto sull'ingresso dell'attuale Hotel Milano (casa in cui è nata la Cobelli) una targa con foto.
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