Le Ville Ponti sono un complesso di ville residenziali edificate sulla collina di Biumo Superiore (nel territorio comunale di Varese) tra il XVII e il XIX secolo. Il nome deriva dall'industriale Andrea Ponti, che acquisì il complesso nel 1838, unì i vari giardini che lo componevano e fece costruire la dimora principale.
La dimora signorile di Villa Ponti, costruita nel 1858 in stile veneziano neo-rinascimentale dell'architetto Giuseppe Balzaretti, era stata commissionata dall'industriale tessile Andrea Ponti. Costui, nato a Gallarate nel 1821, aveva assunto con il fratello la guida della ditta che divenne in seguito la "Antonio & Andrea Ponti": in questa famiglia emersero due personaggi destinati a divenire, nel campo economico e sociale, tra i più rappresentativi nell'ambito dell'imprenditoria lombarda dell'epoca, Andrea e suo figlio Ettore.
Il cantiere della Villa procedette a rilento e il disegno iniziale non venne mai portato a totale compimento forse per intervento del proprietario che ritenne l'inserimento delle due ali laterali pregiudizievole per l'aspetto monumentale del corpo centrale. Nel 1961 la proprietà della Villa passò dal marchese Gian Felice alla Camera di Commercio di Varese che, pur lasciando intatto il prezioso patrimonio d'arte in essa custodito, la destinò, con l'attigua Villa Napoleonica, ad essere utilizzata come Centro Congressi.
Il complesso, comprendente tre edifici, è circondato da un parco esteso per diversi chilometri quadrati. Nel 1961 il marchese Gian Felice Ponti, ultimo discendente della famiglia, vendette l'intero complesso delle ville, compresi i loro arredi, alla locale Camera di Commercio, che lo adibì a centro congressi.
La villa principale del complesso (villa "Andrea Ponti") venne costruita tra il 1858 ed il 1859 ad opera dell'architetto milanese Giuseppe Balzaretto (che si occupò altresì della riprogettazione dei giardini). La struttura, di stile neogotico e caratterizzata dai contrasti cromatici di rosa e bianco sulle facciate, si sviluppa in un corpo cubico, ispirato al mastio di un castello, posto nel punto più alto della collina. Il progetto originario comprendeva anche due ali laterali di grandi dimensioni, che sarebbero state costruite con il medesimo stile, ma per volere del committente non furono realizzate.
Le sale interne si dispongono attorno ad un atrio ottagonale e sono riccamente decorate con affreschi e stucchi. Il tema delle decorazioni varia nelle diverse sale: una di esse è ad esempio dedicata ai grandi talenti italiani, da Galileo Galilei a Dante Alighieri, da Alessandro Volta a Cristoforo Colombo; la decorazione comprende anche statue in bronzo raffiguranti altri personaggi di rilievo della cultura, delle arti e delle scienze italiane.
La "Villa Napoleonica"' o villa "Fabio Ponti", costruita sul finire del XVII secolo, è l'edificio più antico del complesso, modificato in stile neoclassico tra il 1820 e il 1830. Fu acquistato dalla famiglia Ponti come residenza estiva nel 1838 e successivamente il parco (originariamente a sé stante) fu unito a quello della nuova villa "Andrea Ponti".
L'edificio fu il quartier generale di Giuseppe Garibaldi nella cosiddetta battaglia di Varese, combattuta presso Biumo il 26 maggio 1859.
Alla "Villa napoleonica" si affiancano le "Sellerie", una struttura dal tetto a capanna, un tempo utilizzata come scuderia del complesso residenziale.
Essa comprende non solo le stalle propriamente dette e la rimessa per le vetture, ma anche tutti gli alloggi degli stallieri e del personale addetto alle carrozze, oggi trasformati in sale per conferenze.
Dal verde tenero dei prati lo sguardo s'allarga d'improvviso a quello più intenso di piante secolari mentre, in alto, l'azzurro stupendo del bel cielo di Varese racchiude e fascia questa autentica “gemma dei congressi”.
Immergersi nello charme delle Ville Ponti vuol dire cogliere l'occasione unica di scegliere per i propri incontri, meeting e convegni un prestigioso complesso di eleganti dimore storiche immerse nel verde di un lussureggiante parco secolare.
Oggi il Centro Congressi è distribuito su tre suggestive costruzioni d'epoche diverse - la Villa Andrea, la Villa Napoleonica e le Sellerie - circondate da un parco di 56 mila metri quadrati, ricco di essenze rare e realizzato da un personaggio di spicco quale l'architetto milanese Giuseppe Balzaretto. Insieme ai suoi collaboratori, il ticinese Isidoro Spinelli per la parte realizzativa e il botanico tedesco Rudolph Weinhold, ha dato vita a un Parco di stile inglese che presenta pittoresche sistemazioni a roccaglia. Una vegetazione lussureggiante, dove spiccano specie ad alto interesse botanico come il Cedro atlantica e il C. glauca, la Lagestroemia indica, l'Aucuba japonica, il Fagus pendula e il F. asplenifoglia, la Betula pendula, il Quercus rubra, il Pinus wallichiana e il Picea smithiana, la Cunninghamia lanceolata. E inoltre tasso, tiglio, liriodendro magnolia, acero, camelia, rododendro con fioriture caratterizzate da svariati cromatismi, cipresso, tuia e tsuga, olmo, abete, bagolaro, catalpa ed agrifoglio, comprese le splendide carpinate e numerose altre specie vegetali di elevato pregio botanico e paesaggistico-architettonico sono caratterizzanti l'ambiente. Un percorso ben strutturato e con pannelli informativi consente al visitatore di addentrarsi nei luoghi storici del parco, alla scoperta delle specie arboree di maggiore interesse botanico.
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