Milanese di nascita, si laurea in Chimica industriale all’Università degli Studi di Milano. È attuale consulente responsabile della qualità del Gruppo Davide Campari, già Direttore dello stabilimento Campari di Sesto San Giovanni e depositario della formula segreta di fabbricazione del Bitter Campari.
Ha affiancato alla carriera di Dirigente industriale l’attività letteraria, iniziando a scrivere brevi articoli sportivi, per la Gazzetta dello Sport e per la Prealpina di Varese. Alla fine del 1980 pubblica un racconto, La macchina grigio ral e nel 1997 per conto della Otma Edizioni, il primo volume di poesie, intitolato Castelveccana. Nel 2001, sempre presso la Otma, vede la luce il secondo volume di poesie Da Caldé lungo la Valtravaglia. Le sue poesie entrano, dal 1998 ad oggi, nella prestigiosa Agenda dei Poeti.
Collabora alla rivista Aupi news, prima come componente del Comitato di Redazione, ora come Condirettore, con recensioni critiche di volumi di poesie e di prosa. È Presidente della Giuria del Premio internazionale “Agenda dei Poeti” dal 2002 e partecipa come giurato ad altri importanti concorsi letterari.
Dalla sua esperienza industriale ha tratto lo spunto per scrivere il libro Stabilimento di Borgostinto (Macchioni Editore, 2012), una serie di venti racconti in cui prevalgono sarcasmo e paradosso nella rappresentazione dei manager, i cosiddetti “Eletti”, mentre uno sguardo divertito, affettuoso e di assoluto rispetto è riservato al mondo degli “Inferiori”, gli operai.
Una scena ugualmente divisa e condivisa dove le due categorie sembrerebbero destinate a non incontrarsi mai, se le leggi del sistema produttivo non le obbligassero a un contatto continuo, giornaliero, generatore di dinamiche complesse e difficilmente comprensibili a chi ne sia estraneo (dalla presentazione del libro di Anna Molteni).
Con il suo libro Bramani Araldi non ha né la pretesa né la presunzione di mettersi in cattedra e giudicare; la sua è una considerazione su come la caduta di valori, quali onestà, rispetto e serietà professionale, sia oggi la causa di una crisi che è ben oltre l’aspetto economico, coinvolgendo l’etica dell’economia e le corporate governance.
La prima raccolta di poesia pubblicata, dal titolo "Castelveccana", ha visto la luce nell'aprile 1997 e, tanto è stato il successo che ha avuto, che ne sono state fatte due ristampe (giugno 1999 e gennaio 2001). "Da Caldè lungo la Valtravaglia" è il titolo della seconda raccolta edita nel 2001. Vincitore di importanti concorsi anche internazionali, Roberto Bramani Araldi, di professione menager chimico,è stato più volte presidente di giuria di premi di poesia, distinguendosi per la preparazione dimostrata.
La sua poesia appare ordinatamente divisa fra lo spazio della contemplazione paesaggistica e quello della meditazione filosofica: i panorami del Lago Maggiore, con i loro dettagli naturali più nascosti; l'interrogativo generale sul destino dell'uomo, sulla vidensa della vita e della morte, sul suo inafferrabile senso.
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