mercoledì 1 aprile 2015

LA FAMIGLIA PAGANINI

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Paganino Paganini nato a Brescia nella metà del XV secolo, si trasferì a Venezia sin dalla più giovane età; entrò ufficialmente nel campo dell'editoria dal 1483, per poi unirsi in società l'anno successivo con gli editori Bernardino Benali e Giorgio Arrivabene.

Tornò autonomo nel 1487, anno in cui stampò e pubblicò il suo primo lavoro autonomo, ovvero una copia del Messale Romano (pubblicato per la prima volta nel 1474). Negli anni che seguirono si dedicò alla stampa di diverse opere riguardanti teologia e giurisprudenza, ma le opere che più lo caratterizzano furono le stampe degli scritti di Fra' Luca Pacioli, delle quali figurano i celebri Summa de arithmetica (1494) e De Divina Proportione (1509).

Intorno al 1516 avrebbe pubblicato la prima copia stampata in assoluto del Corano, in caratteri arabi; di fatto di essa non è rimasta più nessuna copia, contrariamente alle altre opere del Paganini: molte testimonianze affermano che ogni singola copia sia stata distrutta su ordine del Papa.

Nel 1517 tornò col figlio Alessandro e la moglie nella sua terra d'origine, nel bresciano, dove fondò una propria tipografia all'interno del monastero sull'Isola del Garda e dove pubblicò due nuove opere teologiche che riportano l'indicazione della vicina città di Salò; in seguito si stabilì nella località di Toscolano, attualmente frazione del comune di Toscolano-Maderno. Qui continuò la collaborazione col figlio, anch'egli tipografo ed editore, iniziata già nel 1506 e che durò sino al 1525, dedita alla stampa di classici latini e italiani di piccolo formato. Una delle ultime opere principali di Paganino fu il Vergerio (1526). Nei suoi ultimi anni di vita si trasferì più a monte, nella località di Cecina, anch'essa attualmente frazione di Toscolano-Maderno, dove morì nel 1538.

Alessandro Paganini era un editore innovativo e stampante che è stato recentemente accreditato dagli storici del libro, con l'invenzione della collana editoriale, cioè, un ciclo di pubblicazioni che condividono le stesse caratteristiche editoriali e presentazione. La notevole caratteristica distintiva della prima collezione di Paganini era il loro piccolo formato. Infatti, l'edizione 1515 di Dante nel 24mo molto compatto è unica tra le edizioni di Dante nel Rinascimento. Faceva parte di una serie iniziata nello stesso anno che includeva del Petrarca Rime, Arcadia di Jacopo Sannazaro e il dialogo di amore neoplatonico di Pietro Bembo, Gli Asolani. Questo programma editoriale può essere considerata una elaborazione innovazioni Aldus 'all'inizio del secolo, sia per il piccolo formato e per gli eleganti caratteri che sono a metà strada tra corsivo romano. La scelta delle opere segue anche Aldus. Il loro pubblico cortese previsto è chiaramente indicato dai soggetti ai quali i singoli titoli sono dedicati, abbracciando alcune delle figure più importanti del Rinascimento italiano aulico della società, tra cui Isabella d'Este, Giovanni Aurelio Augurelli, e Pietro Bembo. Di Paganini 1515 Dante è dedicato a non meno di Giulio de 'Medici, divenuto poi Papa Clemente VII (1523-1534).

Paganini ha pubblicato due stati della Commedia in 24mo, comunemente noto come "Dantini," uno con le pagine numerate in romano e l'altro con numeri arabi.


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