Rozzano è un comune italiano della città metropolitana di Milano sulla direttrice che collega il capoluogo lombardo a Pavia. A Rozzano, l'Olona alimenta il Lambro meridionale.
Il termine Rozzano è probabilmente di origine romana. Secondo alcune fonti deriverebbe da Rutius o Rotius, nome di un antico legionario romano che si vide assegnare qui delle terre come compenso per il servizio prestato, secondo altri esperti deriverebbe invece dal nome comune "roggia", ovvero canale per l'irrigazione. Quest'ultima è un'interpretazione meno plausibile ma più semplice, data l'abbondanza di corsi d'acqua nel territorio.
In queste terre si insediarono i romani, come testimoniano il nome delle due frazioni di Quinto Stampi e Ponte Sesto, che indicano la distanza in miglia da Milano lungo i tracciati delle strade romane.
Nel 1010 la famiglia Stampa era feudataria di Quinto e nel 1148 papa Eugenio II concedeva al monastero di S. Ambrogio i diritti sui terreni di Rozzano e Ponte Sesto. Nel 1239, dopo una battaglia in queste campagne, le truppe di Federico II furono costrette a retrocedere davanti all'esercito dei milanesi fino a Pavia, dove vennero sconfitte. In seguito sia a Rozzano che nella località Cassino Scanasio furono costruiti castelli.
In particolare il Castello di Cassino è reso interessante da caratteristiche decorazioni a graffito e finestre ad archi acuti in stile gotico.
Il primo governo a configurare il Comune di Rozzano così come oggi è, fu quello di Napoleone che nel 1809 decretò l'annessione di Torriggio e nel 1811 quelle di Cassino Scanasio, Pontesesto e Quinto de' Stampi. Gli austriaci dapprima annullarono tutto nel 1816, ma poi ci ripensarono riguardo a Torriggio e Cassino Scanasio nel 1841, mentre fu Vittorio Emanuele II nel 1870 a sancire l'unione finale con Pontesesto, che portava in dote anche Quinto.
La Cascina Grande è la sede della biblioteca e polo culturale della zona. Nel 2007 è stata inaugurata a fianco dell'edificio principale la Biblioteca dei ragazzi, notevole sforzo dell'amministrazione comunale che ha dotato la zona sud di Milano della più ricca struttura nel suo genere.
La sede dell'Editoriale Domus (1982) su progetto di Marcello Nizzoli contiene il museo dell'automobile. L'editoriale Domus pubblica, tra le altre, la rivista Quattroruote e TuttoTrasporti.
La Torre Telecom Italia fu inaugurata nel 1990 è destinata alla trasmissione di segnali nell'ambito delle telecomunicazioni. Con i suoi 187 metri è la terza struttura architettonica più alta d'Italia dopo la ciminiera della Centrale termoelettrica di Porto Tolle e il Grattacielo Unicredit, facente parte del Progetto Porta Nuova.
La sommità, dove oltre alle antenne risiedono delle stanze panoramiche ad oggi utilizzate per servizio dai tecnici di Telecom Italia, è raggiungibile con un ascensore esterno alla torre stessa che scorre all'interno di una struttura trasparente. Alla base ci sono parecchi uffici e un auditorium dove si tengono i consigli di amministrazione dell'azienda.
La chiesa di Sant’Angelo fu prevista come parte del nuovo quartiere IACP, costruito nella seconda metà degli anni sessanta del XX secolo.
La parrocchia, dedicata a Sant’Angelo, venne istituita nel 1967 con un decreto dell’arcivescovo cardinale Colombo, ricavandone il territorio dalle parrocchie di Sant’Ambrogio di Rozzano e di San Giorgio di Pontesesto.
La costruzione della chiesa, progettata dagli architetti Mario Asnago, Claudio Vender e Mario Vender, venne iniziata nel 1971 e compiuta l’anno seguente.
La chiesa sorge al centro del quartiere IACP, lungo l’asse viario centrale, nei pressi della zona commerciale e del municipio. Essa ha pianta rettangolare, larga 26 metri e profonda 35 metri.
Il disegno delle facciate esterne di caratterizza dall’uso di linee spezzate nelle pareti e nelle aperture; il tetto, a capanna, è dominato da un’alta croce. L’interno, anch’esso privo di decorazioni, è movimentato dalle travi strutturali e dal disegno delle aperture, che determinano un’illuminazione varia e ricca di contrasti.
Piccolo gioiello artistico e storico della città, la chiesa di S. Ambrogio racchiude affreschi di notevole pregio.
Da una ricerca storica commissionata dal parroco di S. Ambrogio si ha la conferma che tali affreschi possono essere attribuiti al Luini, al Bergognone, al Morazzone ed anche ad un artista di scuola bramantesca (come indicato, tra l'altro, nei numerosi documenti trovati negli Archivi Diocesani).
Degno di nota è anche l’antico organo del Bernasconi risalente al 1874. L'artista varesino, capostipite di una famiglia di organari, ha realizzato anche il maestoso organo che si trova nella chiesa di S. Giovanni in Laterano a Roma.
Cassino Scanasio fu un antico comune del Milanese sede di parrocchia e confinante con Bazzana Sant'Ilario a nord, Quinto de' Stampi ad est, Rozzano a sud, e Bazzanella ad ovest. Nel 1751 aveva 195 abitanti.
Secondo il censimento voluto dall'imperatrice Maria Teresa nel 1771, Cassino Scanasio contava 227 anime, mentre alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 risultava avere 215 abitanti. Nel 1811 fu soppresso con regio decreto di Napoleone ed annesso a Rozzano. Il Comune di Cassino Scanasio fu ripristinato con il ritorno degli austriaci, che tuttavia tornarono sui loro passi nel 1841, stabilendo la definitiva unione comunale con Rozzano.
Il castello di Cassino Scanasio fu la dimora storica della famiglia Visconti di Modrone, oggi una parte del Castello è stata ristrutturata sotto l'egida delle Belle Arti. L'origine del Castello di Cassino non è di immediata datazione. Documenti risalenti all'anno mille citano, a proposito di passaggi di eredità, beni situati nel luogo di "casinae scanasane" e l'esistenza di un edificio rurale fortificato sarebbe documentata già a partire dall'XI secolo, ma la sua effettiva presenza territoriale è riconducibile alla più tarda epoca signorile.
Nel '400 il Castello venne restaurato e l'intero borgo divenne una sorta di casale agricolo fortificato. Nei primi anni del XVI secolo, il complesso venne acquistato dalla famiglia Trivulzio che ne trasformò completamente l'immagine. Esso si trasformò da "castrum" in dimora di campagna con la costruzione delle torri cilindriche tuttora visibili.
Nel 1836 fu acquistato dalla famiglia Visconti di Modrone, riacquistando importanza nel secolo XVIII, trovandosi in posizione centrale nelle grandi trasformazioni agrarie del milanese.
Il Castello di Cassino è reso interessante da caratteristiche decorazioni a graffito e finestre ad archi in stile gotico. Attualmente è in fase di restauro. E' situato in via Cassino Scanasio.
Il Centro Commerciale Fiordaliso (1992) da una ristrutturazione del complesso nel 2010, diventa il giardino verticale più grande del mondo, con ben 1.262,85 metri entra nel Guinnes dei primati.
Il comune nel 2004 ha dedicato al suo ex concittadino Michele Alboreto, famoso pilota di Formula 1, un monumento alto quattro metri presso il Centro Culturale Cascina Grande e successivamente, nel dicembre 2006, gli ha dedicato una piazza del nuovo quartiere sorto sull'ex area Romagnoli.
A Rozzano è presente l'Oasi Smeraldino (costituita nel 2007), una vasta area adibita a parco sul territorio rozzanese, incastonata tra palazzi e fabbricati industriali, nella quale sono protette diverse specie animali tra le quali il rospo smeraldino che dà il nome all'oasi stessa.
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