« Aprile,
dolce dormire. »
« Nel mese d'aprile,
aspro ragliare e dolce dormire. »
Aprile, dolce dormire è un proverbio popolare a sfondo laico, dato che si occupa delle abitudini indotte dalle caratteristiche meteo del mese di aprile, tra le quali vi è anche il primo caldo, una sorta di agiatezza e soprattutto un senso di stanchezza causato dal tepore di questo periodo annuale.
Anche se i due eventi non sembrerebbero molto collegati, bisogna ricordare che in questo mese, e soprattutto in quello successivo, gli asini iniziano ad entrare in amore e quindi ragliano a profusione non curandosi troppo del dolce sonno del malcapitato loro vicino.
« Aprile,
dolce dormire
e forte sospirare;
i granai sono vuoti
e le botti cominciano a sonare. »
Questo proverbio contadino ci ricorda che proprio nel momento dell'anno in cui il lavoratore tende alla pigrizia, le riserve iniziano a scarseggiare.
« Aprile,
dolce dormire
gli uccelli a cantare
e gli alberi a fiorire. »
« Con giorni lunghi al sonno dedicati
il dolce Aprile viene. »
Il passo della Canzone dei dodici mesi di Francesco Guccini dedicato al mese di aprile fa riferimento a questo proverbio con le parole.
« Quando tuona d'aprile
buon segno per il barile. »
« D'aprile
ogni goccia val mille lire. »
« La prim'acqua di aprile
vale un carro d'oro con tutto l'assile. »
Aprile ogni goccia un barile è un proverbio popolare a sfondo laico, appartenente al genere agricolo-meteorologico, dato che si occupa delle caratteristiche meteorologiche del mese di aprile, tra le quali vi è anche la pioggia, che è propedeutica per l'agricoltura e soprattutto per la vite.
I morti venivano cremati, il corpo di Sant' Andrea bruciò ma il cuore rimase intatto.
« ...le dolci acque di aprile...
valgon più che il trono di Salomone. »
« Val più un'acqua tra aprile e maggio
che i buoi col carro. »
Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano, ed il secondo della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno nell'emisfero australe, conta 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile.
Secondo alcune interpretazioni, il nome deriva dall'etrusco Apro, a sua volta dal greco Afrodite, dea dell'amore, a cui era dedicato il mese di aprile. Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si "schiudono" piante e fiori.
L'ariete (21 marzo - 20 aprile) è il primo segno dello zodiaco: passionale, impulsivo e testardo è un segno energico ed attivo.
Il segno dell’Ariete è il primo dello zodiaco, quello che apre la strada agli altri. Davanti a sé apparentemente non ha nulla, tutto è da costruire, appunto per questo è il simbolo degli inizi, degli avvii.
E’ anche il segno della primavera, perché proprio nel giorno dell’equinozio inizia il suo mese di decorrenza. In questo periodo l’aria si fa più calda, le forze della terra cominciano a svegliarsi e a manifestarsi, lo slancio vitale è percepibile nell’aria, lo stesso slancio vitale che caratterizza il temperamento di chi nasce in Ariete, che è espansivo, dinamico, impulsivo, irruente, aggressivo.
La sua scoppiettante energia lo porta ad agire, a dirigersi verso un obiettivo incurante di ciò che accade attorno. E’ il più entusiasta di tutti i segni, quello che ama prendere iniziative, che sa guidare gli altri verso una tappa.
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