domenica 29 marzo 2015

IL PARCO REGIONALE DEL MINCIO

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L'area protetta è stata istituita dalla Regione Lombardia nel 1984 (L.R. 8 settembre 1984 n.47) e comprende il territorio dei 13 comuni lombardi che si trovano lungo il fiume Mincio, emissario del Lago di Garda. Il Mincio ha una lunghezza di circa 73 km, esce dal Garda in corrispondenza dell'abitato di Peschiera del Garda (VR), entra in territorio mantovano dopo pochi chilometri, a Ponti sul Mincio e sfocia nel Po a Sacchetta di Sustinente. Attraversa i dolci rilievi dei colli morenici del Garda punteggiati da numerosi borghi fortificati e si sviluppa lungo la pianura padana fino a terminare nel grande fiume.

Lungo le sponde le essenze forestali spontanee sono rappresentate prevalentemente da salici, pioppi, farnie, cerri, ontani. Notevole importanza floristica rivestono le zone umide delle Valli del Mincio e dei laghi di Mantova, in particolare il lago Superiore, dove si hanno notevoli presenze di vegetazione palustre, con estesi canneti, cariceti e piante acquatiche (ninfee, castagne d'acqua, lenticchie d'acqua, ranuncoli, tipha, ibisco, loto).

I protagonisti della vita animale nel territorio del Parco sono sicuramente gli uccelli, che sono presenti con molte specie legate soprattutto all'ambiente acquatico e palustre. Tra quelle stanziali Gallinelle d'acqua, folaghe, germani reali, svassi maggiori, tuffetti, martin pescatori, basettini, pendolini, migliarini di palude. Da marzo Garzette, nitticore, sgarze ciuffetto nidificano in grandi colonie lungo il basso corso del Mincio (dall'osservatorio di Chiavica del Moro, nei pressi di Barbasso, è possibile osservare questo piccolo paradiso ornitologico). Aironi rossi nei canneti sui laghi. Tra le alte specie il Mignattino e numerosi rapaci (falco di palude, falco pescatore, nibbio bruno), tarabusino, marzaiola, porciglione, pavoncella, sterna comune, cuculo, cutrettola, usignolo di fiume, beccamoschino, forapaglie, cannaiola, cannareccione, cormorani. Nell'ambiente palustre vivono poche specie di mammiferi, tra queste le nutrie che il Parco è da anni impegnato a ridurre tramite un progetto di contenimento e cattura.

Il Parco ha un'estensione territoriale molto ampia, circa 16.000 ettari, tra cui spiccano la Riserva naturale Complesso morenico di Castellaro Lagusello, la Riserva naturale Bosco Fontana, la Riserva naturale Vallazza e la Riserva naturale Valli del Mincio.

Spazia dalle colline moreniche alla pianura terrazzata, dalla zona meandriforme a paleoalvei al complesso dei laghi di Mantova.

Un'eccezionale varietà di situazioni, in cui si trovano anche notevoli elementi architettonici ed artistici, tra cui il Santuario di S. Maria delle Grazie, la palazzina di caccia di Bosco Fontana e numerose ville dei tempi dei Gonzaga.

Il territorio del Parco è attraversato dalla pista ciclabile Mantova-Peschiera, che si snoda per quasi 40 km, gran parte dei quali in sede propria con tratti non asfaltati, costeggiando il corso del fiume Mincio.


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