La villa Serbelloni ha una storia antichissima, già di proprietà della famiglia Sfondrati nel 1533, passò di proprietà al conte Alessandro Serbelloni che vi si dedicò anima e corpo. L'aspetto esterno, ampio ma di linee semplici, non fu modificato; l'interno fu accuratamente decorato, dai soffitti a volta e a cassettoni, ai quadri e oggetti d'arte.
Il duca Serbelloni, tuttavia più che della villa si interessò del immenso parco, spendendo cifre esorbitanti, fece costruire piste carrozzabili, viali, sentieri per un' estensione di circa 18 KM.
Il duca morì a Bellagio, nel 1826, la villa passò in mano ai suoi figli, Giovan Battista e Ferdinando, cadde in progressivo disuso dopo la scomparsa di questi ultimi e gli eredi, a partire dal 1870 affittarono la proprietà ad Antonio Mella che ne fece una dipendenza dell' Albergo de la Grande Bretagne; infine nel 1907 la vendettero ad una società svizzera che ne fece l' Albergo Serbelloni.
L'albergo venne comprato dalla principessa Ella Walker che la lasciò nel 1959 in eredità alla fondazione Rockefeller.
Oggi Villa Serbelloni è adibita a luogo di soggiorno e di incontro per studiosi.
Numerosi furono gli ospiti illustri che soggiornarono nella villa, possiamo ricordare quando ancora era proprietà degli Sfonderati: l'Imperatore Massimiliano I, Leonardo da Vinci, Lodovico il Moro, Bianca Sforza, il cardinale Borromeo. Nell'ottocento la schiera degli ospiti è impressionante: Pellico, Moroncelli, l'Imperatore Francesco I, la regina Vittoria, il kaiser Guglielmo, Umberto I; scrittori come il Manzoni, Grossi, Pindemonte.
Questa villa domina l'abitato del centro storico. Si raggiunge da Via Garibaldi, ed è attualmente proprietà della fondazione Rockefeller di New York. Fu costruita nel XV secolo al posto di un vecchio castello raso al suolo nel 1375 (secondo alcune fonti, nell'antichità lì sorgeva una delle due ville lariane di Plinio il Giovane, la Tragoedia). Villa Serbelloni fu in seguito rimaneggiata più volte. Oggi si possono visitare solo i giardini, un suggestivo intrico di vialetti immersi nella vegetazione: boschetti con alberi secolari, altri con piante esotiche, roseti, coltivazioni di fiori. I sentieri, oltre che alla villa, conducono al Convento dei Cappuccini e alla Sfondrata, una residenza sul ramo di Lecco, costruita, appunto, dalla famiglia degli Sfondrati. Nel 1788 entra in possesso di Alessandro Serbelloni (1745-1826) che la arricchisce di preziose decorazioni ed opere d'arte del XVII e XVIII secolo. Nel 1905 passa di proprietà trasformandosi in hotel di lusso. Nel 1959 diviene proprietà della fondazione Rockefeller di New York per lascito testamentario della principessa, d'origine americana, Ella Thurn und Taxis che l'aveva acquistata nel 1930. La villa è sede di convegni internazionali, spesso tenuti da studiosi americani, ospitati nell'antica residenza.
Gioiello dalla storia antichissima, il parco di Villa Serbelloni si estende sul promontorio scosceso che separa i due rami del lago, dove, secondo la tradizione, Plinio il Giovane possedeva una villa chiamata Tragoedia. L'impianto originale della villa risale al 1400 e fu edificato per volere di Marchesino Stanga, feudatario del luogo. Nel 1788 passò al conte Alessandro Serbelloni, esponente di una delle più nobili e ricche famiglie lombarde, che vi si dedicò anima e corpo, concentrandosi soprattutto sulla realizzazione dell'immenso parco esterno, dove fece costruire piste carrozzabili, viali e sentieri per una lunghezza totale di circa 18 km. Alla morte del conte la villa passò di proprietà in proprietà e, afine '800, venne trasformata in albergo. Il complesso venen in seguito acquisito dall'americana Ella Walker, principessa Della Torre e Tasso, che decise nuovamente di abitarvi, donandolo poi alla sua morte alla Fondazione Rockefeller. Oggi la villa è sede di convegni e soggiorni di studio della Fondazione. Aperti al pubblico sono invece i giardini, un suggestivo intrico di vialetti immersi nella vegetazione autoctona ed esotica e abbelliti da terrazzamenti, statue e grotte artificiali. Durante il percorso che dalla Torre di Bellagio sale fino alla vetta del promontorio, il visitatore avrà anche modo di godere di un superbo panorama del centro lago, con i tre rami del Lario e le Prealpi.
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