mercoledì 18 marzo 2015

GLI SCOMPARSI MADONNARI

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L'arte, come indicato da varie descrizioni che si trovano in testi e lettere, fu presente in tutta l'Europa fin dal XVI secolo. Dato il materiale impiegato, dopo qualche giorno il disegno sbiadisce fino a che con la prima pioggia svanisce. Questo è anche il motivo per cui solo di recente è stato possibile iniziare ad averne una documentazione visiva.
La tradizione dei madonnari nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale si stava perdendo. Lo scarno numero di questi artisti era diminuito fino a quando alcuni di loro cercarono un posto dove riunirsi per dare luogo ad un evento annuale. Uno dei primi incontri avvenne nel 1972, grazie al contributo del comune di Curtatone, il 15 agosto sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Grazie, nei pressi di Mantova; erano in 10. Da più di vent'anni nella località dove si tiene l'Incontro Nazionale dei Madonnari, è sorta l'"Associazione Madonnari d'Italia" con una trentina di aderenti.
La riscoperta di quest'arte antica nel corso degli anni successivi ha visto nascere altre manifestazioni sia in Italia che all'estero. Pur conservando lo spirito tradizionale, a questi semplici artisti si sono aggiunti anche pittori qualificati, artisti di varie tendenze e semplici appassionati che, con produzioni a volte discutibili, elaborano madonne e altri temi sacri. Non di rado, questi artisti sono molto abili nella loro tecnica, decisamente particolare e inusuale, riuscendo a creare delle vere opere d'arte, anche se effimere.

I madonnari sono artisti di strada, così chiamati dalle immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne, che sono soliti disegnare per strada.

Il termine è di probabile origine centro-italiana.

Il madonnaro è un artista ambulante nomade che si sposta da un paese all'altro in occasione di sagre e feste popolari. Esegue i suoi disegni con gesso, gessetti o altro materiale povero, su strade, marciapiedi, cemento, selciato di centri urbani e che trae il proprio sostentamento grazie alle offerte del pubblico quali oboli o elemosine.

Madonnari patrimonio immateriale dell’umanità: il riconoscimento Unesco sarà chiesto per tutelare un’arte antica e una tradizione di cultura popolare che ha in Italia le sue radici, e alle Grazie la consacrazione con il concorso che prese il via nel 1973, ma che ormai viene copiata e amata un po’ in tutto il mondo. Tanto che in California un importante concorso di artisti americani viene definito “italian street painters” ovvero street painters al modo dei madonnari. Ma proprio quel concorso californiano, amatissimo dai madonnari statunitensi e che ha dato impulso all’economia locale, a un certo punto si è interrotto per qualche anno poichè i promotori , invecchiati, si erano stancati. Sembrava impossibile agli artisti, che pure non si scoraggiano se la pioggia cancella già la prima notte il duro lavoro di venti ore. «Può succedere!» commentano. Ma perdere un’occasione per disegnare, stare gomito a gomito, ritrovarsi fra persone che si sentono vive e realizzate se esprimono qualcosa che hanno dentro - pensieri e immagini - quello no, pesa molto più del maltempo. I madonnari vogliono disegnare sulla strada per la gente, anche quella che non va alle mostre.Si mettono a nudo, e non è facile. C’è chi passa e dice: che brutto! Altri: è meraviglioso!.

C’è chi dei gessetti sull’asfalto ha fatto la propria ragione di vita (e di lavoro), e chi vi dedica i fine settimana. La passione è la stessa, anche se un’esistenza completamente libertaria non è da tutti. Sta comunque tornando a contagiare molti giovani.

«Voi sporcate!» li offendono alcuni vigili. Con un passaporto mondiale dell’Usceo per i madonnari sarebbe più semplice ottenere il semplice diritto di disegnare per terra, rispettando regole di buon senso e rispetto, ma superando pregiudizi e chiusure immotivate.

"Il vicesindaco ci lasci in piazza Duomo. Nelle altre piazze della città non possiamo sopravvivere". Presidio dei madonnari e ritrattisti davanti a palazzo Marino "contro la decisione del Comune di spostarci dalla nostra piazza Duomo per dividerci per la città". Una quindicina, fra madonnari e ritrattisti, si sono riuniti in piazza della Scala con pastelli, cavalletti e tele.
"Da qualche mese il Comune ha deciso di fare 'ripulisti' di noi in piazza Duomo - spiega il rappresentante dei ritrattisti italiani e stranieri' - negandoci l'autorizzazione a continuare la nostra attività sotto la Madonnina. Siamo in 25, e il permesso a stare in piazza Duomo è stato concesso solo a due. Tutti gli altri, siamo stati sparpagliati per Milano, in zone in cui è impossibile per noi sopravvivere con il nostro lavoro. E c'è pure chi ha fatto domanda a maggio e ha avuto risposta che riceverà il permesso nel 2009: fa il madonnaro da una vita, da 45, 50 anni, come può campare?".

Di 800 euro l'anno il costo per il permesso: "Per noi è una cifra non irrilevante - spiegano - e chiediamo al vicesindaco che ci lasci dove siamo sempre stati, e ci permetta di vivere continuando a fare i ritratti".


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