Il comune di Laglio ha ricevuto una certa notorietà da quando il popolare attore statunitense George Clooney vi ha comprato Villa Oleandra nel 2002 dalla famiglia Heinz e Villa Margherita nel 2004. L'attore trascorre nel paese rivierasco tutte le estati.
Si tratta della villa più hollywoodiana d'Italia, la famosa Villa Oleandra a Laglio di George Clooney, splendidamente posizionata tra le ville storiche che punteggiano le meravigliose coste del lago di Como. George Clooney deve l'acquisto di Villa Oleandra a un banale guasto della sua grande passione, la motocicletta. Nell'estate del 2001 Clooney era in viaggio sulle Alpi quando - passando da Laglio - la sua Harley-Davidson si fermò improvvisamente di fronte ai cancelli della villa. «Ho suonato alla porta - racconta il divo - e i proprietari sono stati così gentili da aiutarmi».
All'epoca la casa apparteneva agli eredi di John Heinz, re del ketchup e senatore repubblicano morto in un incidente aereo nei cieli della Pennsylvania nella primavera del 1991.
Settecentesca Villa Oleandra a Laglio è l’ormai arcinota dimora estiva di George Clooney, che fin dal 2002 ha scelto questo tranquillo paese posto sulla sponda occidentale del Lago di Como per trascorrere le sue vacanze, talvolta in compagnia di altre celebrità di Hollywood. Ovviamente la presenza di Clooney ha portato un po’ di trambusto nella piccolissima Laglio, diventata improvvisamente meta di un esercito di paparazzi, fan e semplici curiosi, al punto che il Comune ha approvato un regolamento ad hoc a tutela della privacy dell’attore che vieta la sosta delle persone nelle immediate vicinanze dell’ingresso della villa (anche via lago). L’ordinanza ovviamente non riguarda i residenti del paesino comasco.
Il complesso di Villa Oleandra risulta presente nelle mappe catastali di Laglio fin dal 1720, anche se con forme diverse rispetto allo stato attuale. Nel 1834 i proprietari dell’epoca, la famiglia Stoppani, realizzarono un primo accorpamento del fabbricato con i terreni circostanti, completato poi nel 1868 dalla famiglia Antongini. Nel 1877 l’edificio, che corrispondeva finalmente alla planimetria attuale, passò alla famiglia Vitali. Nel frattempo l’intero complesso era già stato trasformato in villa, come risulta da una riproduzione del 1848. Nel corso del XX secolo Villa Oleandra venne ceduta a proprietari di origini statunitensi, l’ultima delle quali fu la famiglia del miliardario John Heinz.
Furono proprio gli eredi del "Re del ketchup", nell’estate del 2001, a offrire aiuto allo spaesato George Clooney, piantato in asso dalla sua Harley-Davidson proprio davanti ai cancelli della villa. L’attore americano, impegnato in un giro sulla Alpi a bordo della sua potente moto, si innamorò a prima vista di Villa Oleandra, soprattutto del panorama mozzafiato che si poteva ammirare dalle sue finestre, e in breve tempo decise di acquistarla per circa 10 milioni di dollari. Da allora il portone del lussuoso edificio, situato in Via Vecchia Regina 20 e circondato da un grande parco botanico, è stato varcato da numerosi vip hollywoodiani, tutti graditi ospiti di Clooney, tra cui Cindy Crawford, Brad Pitt, Matt Damon, Catherine Zeta Jones e Michael Douglas.
Nel 2004 l’attore reso celebre dalla serie televisiva "E.R. - Medici in prima linea", è diventato proprietario anche di Villa Margherita, costruzione in stile liberty ubicata vicinissimo a Villa Oleandra e comunicante con essa attraverso il ponticello di Riva Soldino.
La grande vasca in marmo marrone, immersa in un bagno grande come un appartamento. Il letto a baldacchino, nella camera padronale con vista sull’ abitazione del parroco. La cuccia dei cani riscaldata. L’ ex rimessa trasformata in una cantina climatizzata dove pregiati vini rossi, rigorosamente italiani, sono conservati gelosamente. E’ questa villa Oleandra, la dimora in riva al lago di Como del divo hollywoodiano George Clooney. Che però si svela solo in parte. Grazie a una chiacchierata con il designer comasco Max Formica, che conosce molto bene la villa acquistata dall’ attore americano nel 2002: l’ ha arredata negli ultimi quindici anni. « Non fatemi però parlare di Clooney o dei suoi ospiti » esordisce il 42enne nato ad Alessandria, ma con casa e studio a Como. Unica concessione ammessa: « Parlerò solo degli interni di quella che è diventata la residenza di Clooney » . E, in particolare, quelle stanze che hanno fatto innamorare l’ ex dottor Ross di E. R. tanto da convincerlo a investire otto milioni di dollari ( pari a circa nove milioni di euro dell’ epoca, quando la divisa statunitense era più forte di quella europea) nella settecentesca dimora di Laglio acquistata dagli eredi di John Heinz III, il re del ketchup. « Villa Oleandra - spiega Max Formica, in questi giorni impegnato ad allestire la nuova galleria Artestudio nel centro di Como in vista dell’ inaugurazione - ha sempre avuto un fascino particolare sugli americani. Perché non regala solo uno scorcio del lago, ma consente di vivere anche il paese di Laglio. Con i suoi ritmi e i suoi colori. Permette a chi ci abita di spogliarsi del suo ruolo. Sentirsi veramente in vacanza in un ambiente moderno, ma con il fascino del classico. Di quella storia italiana che oltreoceano piace tanto » . La visita virtuale comincia da quella che un tempo era la stalla per i cavalli. E che, oggi, è una fornitissima cantina la cui temperatura è decisa da un complesso sistema di climatizzazione che consente di conservare bottiglie pregiatissime. Anche queste comprese nella compravendita, ed ereditata da Clooney. Qui George si ritrova con gli amici più intimi a sorseggiare qualche prezioso calice di Brunello o di Chianti: « Per terra sono stati mantenuti i ciottoli della stalla. L’ arredo è molto semplice: solo un divano dove assaporare il vino » . Poco lontano c’ è un locale conosciuto come « la pizzeria » . I precedenti proprietari avevano voluto un enorme forno, ancora oggi usato dallo stesso Clooney: « Villa Oleandra non è la classica villa di rappresentanza. Ma una casa dove ospitare solo gli amici. Non deve quindi stupire che esista una stanza dove gli ospiti sono invitati a infornare da sé la loro pizza personalizzata » . Ma è l’ ultimo piano a lasciare senza fiato. In un’ alternanza tra elementi del barocco napoletano e oggetti moderni, tanto cari al designer comasco, c’ è la stanza padronale: quella dove dorme George. Letto a baldacchino, come anche nelle altre stanze degli ospiti, un divano con vista sul « porto » di Laglio, due comodini e un tavolo. « Ma è il gioco di luci e ombre a rendere affascinante questo angolo della casa » . Senza contare la stanza da bagno annessa: « Una vera e propria piazza d’ armi » ammette il designer. Quasi un piano intero della villa con una vasca in marmo marrone, due lavandini e altrettanti mobili neo classici per saponi, salviette e creme. « Tutta la villa - conclude Max Formica - è un’ alternanza di elementi moderni, di oggetti classici e di lampadari in cristallo che riportano al barocco napoletano. Spazi in cui è stato possibile giocare con gli stili. E che rendono l’ Oleandra una dimora unica » .
Villa Oleandra ha sempre avuto un fascino particolare sugli americani. Perché non regala solo uno scorcio del lago, ma consente di vivere anche il paese di Laglio. Con i suoi ritmi e i suoi colori. Permette a chi ci abita di spogliarsi del suo ruolo. Sentirsi veramente in vacanza in un ambiente moderno, ma con il fascino del classico. Di quella storia italiana che oltreoceano piace tanto.
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